Gentile Direttore,
con la presente per esporre quanto segue. Le compagnie di navigazione Caremar e Snav applicano in maniera del tutto arbitraria ed illegale un supplemento per coloro che acquistano il biglietto on-line tramite il sito web delle compagnie.
La società Snav impone il supplemento in contrasto con quanto sancito dall’art. 62 Codice del consumo: “è vietato imporre sovrapprezzi a chi acquista beni e servizi diversi da quelli finanziari o creditizi” e ribadito nella direttiva (UE) 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno (c.d. “PSD2”), recepita dal decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 218.
Nello specifico, al prezzo di un biglietto (es. residente) pari a 6,20 euro, la società applica un supplemento per acquisto on-line di ben 3,20 euro denominato dal call center della stessa Snav genericamente “tasse”, ma in realtà non dovuto quando si acquista in biglietteria. Dunque non può essere una tassa.
Inoltre tale sovrapprezzo è ben nascosto nella pagina web all’atto dell’acquisto on-line: infatti il consumatore può vedere solo il prezzo totale pari a 10,40 (6,20 + 3,20 + 1 euro prevendita).
Anche la società Caremar impone il supplemento di 1 euro per ogni transazione. Per queste ragioni, esposte in una nota dell’AGCOM, ho inviato due segnalazioni al Garante e spero che si possa aprire una vertenza con i rappresentanti delle società, ma anche che i media e i rappresentanti politici locali possano prendere l’impegno di battersi contro questa ingiustizia e illegalità ai danni dei consumatori.
Dario Comegna
Ma stiamo ancora a stupirci? In questo mondo nessuno ti regala niente, tutto ti è dato solo con il sudore della tua fronte. Ognuno con le proprie mani nelle proprie tasche. Anche l’aria che respiriamo si paga. Quindi che speranze abbiamo?