La tutela della privacy online diventa ogni giorno una questione più complessa e delicata. Secondo gli ultimi dati raccolti, in Italia i cittadini risultano essere preoccupati dall’argomento ma non così attenti a proteggerla, consapevoli del valore commerciale dei dati personali, ma poco informati sul loro effettivo utilizzo. Desiderosi, comunque, di avere un maggiore controllo sulle informazioni fornite, perché poco convinti della trasparenza delle aziende.
Secondo i dati dello studio, c’è ancora una limitata conoscenza della nuova regolamentazione europea sul trattamento dei dati e una scarsa consapevolezza della sua importanza: quasi la metà degli italiani, infatti, il 44% degli intervistati, non ha mai sentito parlare del GDPR e un altro 27% l’ha sentito nominare ma non sa di cosa si tratti. Il 55% del campione lo identifica correttamente nel “nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali”, ma nel restante 45% regna la confusione tra chi lo indica come la “nuova authority per la privacy” (12%), il “nuovo sistema operativo che protegge la privacy” (9%), “una strategia delle aziende per accedere ai dati personali per scopi di marketing” (6%), un nuovo software per proteggere la privacy online (5%) e chi non ne ha proprio idea (13%).
Gli italiani temono in particolar modo il furto d’identità (77%), le frodi informatiche e il phishing (76%) e l’utilizzo improprio dell’immagine dei minori (74%). Seguono, nella rosa delle preoccupazioni, la scarsa trasparenza sull’utilizzo dei dati personali (72%) e la cessione dei dati a terzi (69%). Eppure, se si vanno ad indagare le misure adottate negli ultimi sei mesi per proteggere la privacy, si scopre che anche uno fra gli strumenti più noti, la navigazione in incognito, supera di poco il 25%.
Come proteggere la propria privacy online
Gli strumenti per proteggere la propria privacy online sono tanti, come ad esempio utilizzare una VPN. La VPN instrada la connessione attraverso un server esterno in modo crittografato, impedendo ogni possibile intrusione. Si può immaginare la VPN come un tunnel o una galleria che copre la strada per arrivare verso un punto, ossia il sito web.
Un modo semplice ed allo stesso tempo efficace per proteggere la propria privacy online è quello di utilizzare una password differente per ogni sito. In questo modo, però, cresce il rischio di dimenticare una delle chiavi d’accesso utilizzate e non riuscire più ad accedere al proprio account di posta elettronica o social. Per evitare che ciò accada, Mikko Hypponen suggerisce di installare su computer e smartphone un password manager, che aiuti a gestire le credenziali di accesso ai vari indirizzi di posta elettronica o social network cui si è iscritti e permetta di creare password sicure nel giro di pochi istanti.
Inoltre è possibile utilizzare i tool in grado di massimizzare la tutela dei nostri dati durante la navigazione. A partire da quelli che offrono gli stessi browser. Da Chrome a Safari, da Opera a Firefox e a Edge, tutti i browser disponibili sul mercato dispongono di una opzione di navigazione in incognito. È una tipologia che consente all’utente di non lasciare tracce della sua navigazione sul dispositivo dal quale sta navigando: niente cronologia, niente cookie, niente dati inseriti nella compilazione dei moduli (come mail, indirizzi ecc.).