Sindaco la sua e’ un’iniziativa indubbiamente forte vuole spiegarci la ratio?
“L’emergenza del terremoto, la scuola materna, perché la scuola ha un piano inutilizzato che io ho requisito, perché ho 144 bambini di scuola da sistemare.
Noi abbiamo sistemato con doppi turni, con un po’ di disagio, i bambini delle elementari nel comune di Forio, perché la scuola sul corso Rizzoli resta inagibile perché necessita di maggiori verifiche statiche. Per quanto riguarda i ragazzi della scuola media, 8 classi, andranno in doppio turno a Panza. Ma presso il plesso i lavori sono già iniziati e conto di consegnare al scuola a fine settembre inizio ottobre. Per quanto riguarda i bambini delle 13 classi delle scuole elementari andranno a Forio, tra lo Scentone e il Balsofiore, sempre in doppi turni.
Per quanto riguarda la scuola materna sono iniziati i lavori, ma in questa fase si è resa necessaria la requisizione perché ho 144 bambini di cui 35 erano in scuola materna presso il plesso inagibile. Così io farò un asilo in cui recupero le classi di questi 35 bambini in più accorpo l’asilo, faccio una mensa più dignitosa. Non ci sono altri spazi sul territorio e per razionalizzare il tutto e cercare di far tornare i bambini alla normalità e superare la fase emergenziale, si è reso necessario questo atto che ho assunto con la coscienza di chi sa che in questo momento deve fare determinate cose per la sua comunità. Non sto facendo nulla di eccezionale, sto facendo il mio dovere“.
I BAMBINI CHE GIA’ FREQUENTAVANO IL COMPLESSO DELLE STIGMATINE ?
“ E i bambini che andavano al Pannella, continueranno ad andarci, ma con un piano in più. In tutto abbiamo sistemato 144 bambini, ed avranno anche una mensa dignitosa. Spero di portare così normalità ed un sorriso in quelle case in cui è stata persa sia l’abitazione che il lavoro”.
NON SOLO REQUISIZIONI MA ANCHE NUOVE STRADE PER RAGGIUNGERE GLI ABITATI AGIBILI? DOPO LE PIETRE ANCHE LA STRADA PER LA ZONA BECCACCIA E’ TRANSITABILE ?
“L’abbiamo fatta una decina di giorni fa, visto che fin da subito abbiamo avuto un disagio per 37 clienti che alloggiavano su ed erano venuti ad Ischia con l’auto ed erano rimasti bloccati con il crollo di un edificio di Forio collassato sul territorio di Lacco Ameno. Abbiamo fatto la strada alternativa grazie ad un privato e abbiamo fatto andare via queste persone. Nello stesso tempo abbiamo dovuto provvedere a riaprire, anche se non in completa sicurezza, l’alveo della Beccaccia in previsione di possibili future piogge. Abbiamo dato una soluzione anche alla Pietra. Tutti gli interventi sono coordinati con i vigili del fuoco all’interno del tavolo del COM.”
LA SUA è UN’EMERGENZA MOLTO “AGILE“ RISPETTO ALLE REALTà LIMITROFE CHE VIVONO GLI STESSI PROBLEMI. A CASAMICCIOLA E’ TUTTO FERMO. QUALI LE DIFFERENZE ?
“Io sono in somma emergenza dalla notte del sisma, l’ho detto anche in consiglio comunale. Significa che dalla scossa, per tutte le mie decisioni, non sono mai uscito dalla somma emergenza. Questo significa che una serie di interventi di emergenze ritenuti di priorità sono stati fatti, e da quando si è insediato il COM sono stati fatti in coordinazione con esso, anche perché al mattino ci incontriamo e decidiamo gli interventi e le priorità. Poi succede che io vado avanti, incontro delle difficoltà cerco di superarle e vado avanti. Dalla venuta del commissario abbiamo concordato questa linea. Le somme urgenze mie sono le stesse di Casamicciola, dove io non ho notizie, ma credo che siano partite anche lì le operazioni legate alla messa in sicurezza. Ad esempio dovrebbe essere portata a termine una demolizione di un fabbricato e, con altri interventi nell’area si risolverebbero i problemi del 70% dei residenti e si risolve anche il problema del transito dei residenti di Casamicciola nel comune di Lacco Ameno. Gli interventi di messa in sicurezza devono anche per volere del commissario viaggiare in somma urgenza perché noi dobbiamo, sia a Casamicciola che a Lacco Ameno, portare a casa le persone che pur stando in zona rossa hanno le case paradossalmente agibili e vivono il disagio per inagibilità esterna, e ciò ci fa, poi, ridurre i costi dell’emergenza, altrimenti questi soldi si dissolverebbero in un non nulla, se li “mangiano”.
LEI CI INSEGNA CHE ALLE DEMOLIZIONI CI SI PUO’ OPPORRE!
“No, ci sono già i pareri di tutti e sono lavori in somma urgenza, ci sarà poco da opporsi. Quando si procede con la demolizione è perché non vi sono alternative. La messa in sicurezza di un fabbricato prospiciente su pubblica via a difesa della pubblica e privata incolumità, la prima azione più sicura è la demolizione, quando si è davanti ad un caso in cui il puntellamento mette in sicurezza lo stabile, allora si opta per la seconda opzione. Come successe a Lacco Ameno a via Mezzavia, o al Paradisiello a Casamicciola, per la sicurezza vi è solo l’opzione la demolizione in molti casi.”
INUTILE, QUINDI, SUGGERIRE DI PARTIRE DA UN ALTRO PUNTO ?
“Si inizia con le priorità, vanno messe in sicurezza gli stabili che liberano le strade sia per le persone che per i mezzi di sicurezza.”
QUAL’E’ LA DIFFERENZA ORGANIZZATIVA E DECISIONALE TRA LEI E CASTAGNA ? LACCO, E NON HA NULL A CHE VEDERE CON L’ESTENSIONE, E’ GIA’ AVANTI IN MOLTI AMBITI?
“Io e lui, che piaccia o no all’opinione pubblica, siamo gli unici due che non possiamo perdere la calma, non possiamo crollare, non possiamo fare errori. La differenza tra me e lui? Io ho pensato a Lacco Ameno di dargli una organizzazione, contattando gli enti sovra comunali, da un minuto dopo il sisma e da quel minuto non mi sono mai fermato. Io ero uno che si svegliava anche tardi la mattina, ora dormo 2 ore e mezza a notte, penso sempre a cosa fare, ora farò una iniziativa sulle case popolari che farò parlare tutta l’Italia…
Io sono sempre sul pezzo ma anche io sto crollando, è tutto più grande di me. Io mi sono dato una organizzazione di struttura. Noi stavamo in emergenza anche prima del sisma con il personale e ora ho fatto delle cose che se vanno a buon fine potrò ritenere di aver fatto una cosa buona per l’isola tutta. In questo momento viviamo determinate cose, ma abbiamo la possibilità di parlare direttamente con il Governo, senza anticamera. Ora io devo agire in qualità di massima autorità sul territorio e pretendere per la mia comunità che le nostre istanze siano ascoltate ed ove giuste accolte . In questi momento dobbiamo coglierla questa opportunità non per fare i fatti nostri, ma per sistemare i comuni le cui finanze dopo questo evento stanno collassando. Un esempio banale: io chiedevo una pratica in Prefettura e dovevo attendere i tempi canonici, ora il Prefetto è obbligato a rispondermi. Ora gli occhi di tutte le massime cariche dello Stato sono puntate su di noi e noi dobbiamo far si che non si distolgano, che i riflettori non si spengano ”
LEI È SOVENTE VITTIMA DI ATTACCHI ANCHE FEROCI MA NoN TEME IL CONFRONTO RISPETTO A CHI SI NASCONDE, E’ UN VANTAGGIO CONSIDEREVOLE ?
“Io sto facendo il mio anche a livello di comunicazione, non è facile non far piangere i nostri concittadini del Fango e far ridere i turisti di Piazza Santa Restituta. Ma questo è anche il mio gravoso compito. Voglio dare una mano, sono un isolano convinto. Le 250 mamme che mi dicevano che mi avrebbero assalito per la questione dei doppi turni, alla fine mi hanno ascoltato per 40 minuti e questo mi ha convinto che parlare e farsi ascoltare aiuta. Bisogna parlare alle persone e spiegare tutte le fasi. Non si può dire “il Liceo che è nostro è stato dato al Mattei”, perché i ragazzi del Mattei sono ragazzi nostri, sono sindaco dell’isola non solo di Lacco Ameno. Io mi assumo tutte le responsabilità. L’organizzazione che mi sono dato al momento dimostra di funzionare”.
Ida Trofa