Col Benevento decide un gol di Alfageme allo scadere del primo tempo. Ma i gialloblù, volenterosi e a lungo padroni del campo, convincono il pubblico. Il ritorno nelle Lega Pro Unica è una festa di sport, in attesa dei punti…
Pasquale Raicaldo | Finisce con gli applausi del generoso “Mazzella”: certi ritorni vanno incoraggiati, e quello dell’Ischia nella vecchia serie C, la Lega Pro Unico, è un traguardo a lungo sognato e cullato. E pazienza se non ci sia un risultato positivo a suggellarlo: la sconfitta di misura contro il quotato Benevento di Brini, vittorioso per uno a zero sul prato di Fondobosso, davanti a circa 1500 spettatori, è un risultato che va strettissimo a un’Ischia volenterosa e garibaldina, certamente largamente inesperta, ma che ha per lunghi tratti della ripresa avuto il pallino del gioco provando in più di un’occasione a segnare il gol che avrebbe riequilibrato la gara, sbilanciata dal guizzo dell’argentino Alfageme al termine della prima frazione di gioco, un diagonale malizioso che ha sorpreso Mennella portando i sanniti in vantaggio.
Malgrado la temperatura proibitiva e la cervellotica scelta di far scendere in campo due squadre alle 14:30 del 31 agosto, l’Ischia di Porta ha coraggiosamente sfiorato il pareggio. Questione di sfortuna e di imprecisione: Ingretolli, Finizio e un rinato Schetter, partito titolare e con rinnovata fiducia (che sia lui il miglior acquisto di stagione?), hanno impaurito Piscitelli.
La solida esperienza del Benevento, compagine di categoria e ciononostante tutt’altro che sorprendente, ha più volte vacillato, ma neanche l’espulsione del neo entrato Kanouté, nel rush finale, ha indicato agli isolani la via di un pareggio che sarebbe stato senz’altro meritato.
La prestazione di oggi consegna, al di là del risultato positivo, la certezza di una squadra che, con i dovuti accorgimenti (in particolare in difesa, dove il trio Empereur-Sirignano-Rainone non è stato impeccabile) e con un pizzico di esperienza più, ha tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo stagionale, una salvezza magari senza troppi patemi d’animo. Di buon auspicio, su tutto, la sintonia tra la squadra e il pubblico, suggellata al novantunesimo da un abbraccio corale che ha sottolineato l’impegno dell’Ischia, pur vanificato dallo 0-1 finale.
Tra i più positivi, l’esterno sinistro D’Amico e l’attaccante Ingretolli (che ha anche colto una traversa con un mancino sotto misura che ha severamente impegnato il portiere Sannita), elemento dotato di ottimi fondamentali: con la giusta dose di cattiveria, potrà fare un campionato di spessore. Certo, per l’obiettivo salvezza ci sarà da lottare: già domenica prossima a Melfi, dove l’Ischia è già stata vittoriosa in Coppa. L’auspicio è prende forma, in Basilicata, un deja-vu: dopo gli applausi di oggi, sarà già tempo di fare punti.
A breve il tabellino della gara
Sul Dispari di domani: il racconto, le interviste e le analisi di Ischia-Benevento 0-1