Da anni sappiamo che il problema traffico è quello più importante da affrontare. Che è quello che ci affossa e quello che ci crea maggior danni. Eppure, non facciamo nulla per invertire la rotta.
Non vi tedierò con le solite manfrine: targhe alterne, parcheggi periferici, auto elettriche, bike sharing, taxi, uber, ncc, autobus turistici e di linea ma proveremo a fare un ragionamento su quello che è, in maniera evidente il problema numero uno.
Si, prima ancora di posizione del brand, prima ancora della depurazione, prima ancora del terremoto (volendo essere ottimisti e sperando in una veloce ricostruzione), prima ancora dei problemi della sanità.
Il titolo potrebbe far pensare alle avventure di un’automobilista che, gira e gira, e non riesce a posare la sua auto. Una scena che, sovente, si replica ma che oggi non è il mio argomento.
Nonostante sappiamo tutti che il problema TRAFFICO è al primo posto delle urgenze da affrontare, nessun sindaco ha mai pensato di provare a ragionare insieme con gli altri. Non parlo di fusione dei servizi, non parlo di pratiche virtuose che vanno in conflitto con la clientela politica e la corruttela spicciola come la gestione unificata dei flussi e la loro regolamentazione, ma almeno la possibilità di avere un osservatorio, di poter contare su un centro studi che possa analizzare il fenomeno. Niente di tutto ciò. Ogni comune si arrampica sugli specchi della solitudine e ci troviamo, ad oggi, che il Comune di Ischia – ad esempio – quello che più ne risente, non ha un piano traffico o una ipotetica intenzione di voler affrontare il problema.
Ma se tutto questo rientra nella normalità ischitana, c’è un aspetto che mi piacerebbe portare al centro delle attenzioni: non riusciamo a creare neanche un “parcheggio”.
Ischia ha il problema della SIENA al Ponte e dell’Ex Jolly al Porto. Barano quello della Molara. Forio quello di Monterone e Serrara Fontana quello del Pantano.
Cinque cantieri che creano problemi.
Nel box in basso, Salvatore Mattera affronta il problema del famoso parcheggio della Molara. Un progetto che significherebbe molto ma che resta bloccato tra le decisioni del TAR e le incapacità locali.
Ad Ischia, invece, il ragionamento è molto, molto lungo. Al Ponte, l’avvocato Santaroni porta avanti il progetto faraonico del multipiano “sotto il mare”. Un progetto che continua ad essere avversato da molti, che continua a far parlare di se sia attraverso la famosa cascata (per la quale stiamo realizzando un’inchiesta dedicata!) sia attraverso la congestione del traffico e di alcune scelte assurde come quelle intraprese durante la processione di San Giovan Giuseppre. Una costruzione privata. Un progetto finanziato in parte della comunità Europea che, sulla carta, dovrebbe dare nuova linfa all’intero comparto pontese.
Tutto nelle mani del TAR fino al 25 ottobre, invece, il contenzioso tra il comune di Ischia e alcuni Albergatori per la realizzazione del nuovo parcheggio ex Jolly. In ballo 1.400.000 euro a carico del comune che, nel caso non si riesca nella realizzazione, dovrà restituire l’importo all’ente erogante: il Ministero. In questo caso, la problematica che blocca i lavori è la falda acquifera presente nella zona. Secondo gli albergatori che hanno promosso ricorso al tribunale amministrativo c’è il dubbio di inquinamento. Il 25 ottobre, salvo rinvio, si dovrà tenere l’udienza pubblica salvo rinvii.
Sempre per il comune di Ischia, in uno stato di limbo, versa il progetto della realizzazione di un maxi parcheggio, anche qui multipiano, dove ora sorge il Parcheggio Guerra. Tanti soluzioni pensate oltre 30 anni fa che, ancora oggi, aspettano di essere realizzate. E nessuno che parli di aggiornamento di quei progetti, di realizzare una visione complessiva dell’opera e di funzionalizzarla alle attuali esigenze.
Di grandi opere in grandi opere si passa a Serrara Fontana. Il sindaco Caruso ha quasi portato a casa l’opera. In località Pantano. Sono quasi terminate le opere per la realizzazione del parcheggio interrato con un campo sportivo sul tetto.
A Forio, invece, a Monterone, sono ormai 30 anni che si parla della realizzazione di un multipiano. Un’opera che aspetta di essere realizzata da troppo tempo e che, purtroppo, oggi è diventata materia di scambio e propaganda elettorale. Poco settimane fa il nuovo affidamento alla ditta che, stando alle parole dell’assessore Mario Savio sarà operativo a Natale. Ci crediamo? Poco.
Opere datate che aspettano di essere riesumate da chissà quale ditta. Opere nate in un disegno di anni passati e che oggi, purtroppo, rischiano di essere da ostacolo ad ogni possibile soluzione. Ma chi deve prendere il bandolo della matassa e iniziare a ragionare in maniera complessiva?
Le soluzioni possono essere tante, ma non avendo interlocutori con cui potersi confrontare, diventa ancora più avvilente. Di quando si resta imbottigliati nel traffico e ci vuole mezzora per fare Farmacia Sant’Anna, Scuole Medie.
Quando rimaniamo imbottigliati nel traffico ricordiamoci che anche la nostra auto sta creando traffico..
perché qua mi pare che si pensa che solo le auto degli altri creano traffico, e che quindi solo gli altri non devono usarla :-)))
Concordo!
Uno dei nostri problemi é che prendiamo la nostra auto anche se dobbiamo percorrere pochi metri.