Il malfunzionamento dell’illuminazione pubblica a Barano continua nonostante la prima interrogazione dei consiglieri di opposizione e la risposta dell’allora dirigente dell’Utc di non esserne a conoscenza e che avrebbe provveduto a segnalare gli inconvenienti alla concessionaria del servizio, la “CPL Concordia”. Ma ancora adesso si riscontrano i medesimi problemi.
E dunque il gruppo “Insieme per Barano” è nuovamente intervenuto interrogando sindaco e responsabile dell’Utc
I consiglieri Maria Grazia Di Scala, Pierina Di Iorio, Virginia Di Costanzo e Mario Di Meglio riportano l’interrogazione consiliare del 4 novembre: «L’illuminazione pubblica è un servizio essenziale per garantire la sicurezza dei cittadini e la qualità della vita nelle aree urbane e periferiche. Da diverso tempo, e comunque da oltre un anno, numerose segnalazioni da parte dei cittadini riportano il mancato funzionamento a fasi alterne dell’illuminazione pubblica in diverse strade principali e periferiche del Comune. Sono completamente al buio – a titolo esemplificativo – Via Angelo Migliaccio, Via Vincenzo Di Meglio, Via Schiappone, Via Terone Vatoliere. In particolare, nella zona dello Schiappone e del Terone Vatoliere è stato notato che il problema si ripresenta ogni qualvolta piove, e persiste nei giorni successivi (come quelli della settimana appena trascorsa caratterizzata dal bel tempo), probabilmente a causa di qualche corto circuito nell’impianto, completamente ignorato da codesta amministrazione che non vi pone rimedio. La mancanza di illuminazione adeguata in queste aree aumenta il rischio di incidenti stradali e pedonali, e riduce la sicurezza percepita dai residenti, costituendo un pericolo per la incolumità dei cittadini.
È compito dell’Amministrazione comunale assicurare la manutenzione e il buon funzionamento degli impianti di illuminazione pubblica, anche nelle aree periferiche del territorio comunale. Il problema sembra persistere nonostante le segnalazioni, divenute ancor più frequenti sui social e sugli organi di stampa, creando disagi alla popolazione che vive e si sposta nelle zone interessate. Non essendo ulteriormente tollerabile tale stato di cose, i sottoscritti chiedono al Sindaco e al Dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale di riferire quanto segue:
Quali sono le cause specifiche del mancato funzionamento del sistema di illuminazione pubblica nelle strade periferiche. Se siano stati effettuati interventi di manutenzione o verifiche tecniche per risolvere le problematiche segnalate, e, in caso contrario, i motivi del ritardo. Quali misure concrete l’amministrazione intende adottare per ripristinare al più presto l’illuminazione pubblica nelle aree interessate.
Se sia previsto un piano di interventi programmati per la manutenzione e il controllo degli impianti di illuminazione pubblica, al fine di evitare il ripetersi di tali situazioni in futuro.
I sottoscritti chiedono urgente risposta scritta, ed in ogni caso nei termini di cui all’art. 43 del D.Lgs.vo n. 267/00».
LA NOTA DELL’UTC
Il 3 dicembre «il Responsabile UTC riscontrava l’interrogazione, peraltro in maniera incompleta senza fornire i chiarimenti con essa richiesti, riferendo che “nel caso di guasti segnalati a quest’ufficio, l’UTC provvede prontamente a comunicarli a mezzo telematico al Responsabile di zona dell’impresa concessionaria che, come previsto da convenzione, deve intervenire entro 24 ore dalla comunicazione. Con la presente informe le SS.VV. che si provvederà a comunicare all’impresa concessionaria le strade segnalate con la suddetta nota, al fine di effettuare verifiche ed eventuali interventi ove necessari”».
STRADE ANCORA AL BUIO
Ebbene, i consiglieri di minoranza ora rilevano: «Allo stato la situazione permane invariata, e risalgono ai giorni appena trascorsi numerose segnalazioni di cittadini delle località segnalate, via social e a mezzo organi di informazione, che lamentano che le indicate strade sono al buio, che la pubblica illuminazione da mesi non è stata ripristinata, con conseguente attuale pericolo per la sicurezza stradale e per il camminamento dei pedoni.
Risulta, peraltro che la CPL Concordia non sia nuova a siffatti atteggiamenti omissivi, connotanti un suo inadempimento contrattuale che impone la rescissione del contratto con richiesta di risarcimento dei danni, strada percorsa – ad esempio – dal Sindaco di San Benedetto del Tronto come da allegato articolo del 14.1.2025».
Di conseguenza chiedono «di conoscere se, come preannunciato con la nota di riscontro del 3.12.2024, codesta amministrazione abbia effettuato le comunicazioni a mezzo telematico al Responsabile di zona della CPL Concordia; ribadiscono il perdurare dei disagi per la cittadinanza a seguito dei mancati interventi della ditta concessionaria del servizio; invitano il Sindaco di Barano d’Ischia a dar seguito alle segnalazioni, ove effettuate, diffidando la CPL Concordia ad intervenire con immediatezza per la risoluzione dei disservizi cagionati, e all’esito a contestare alla stessa l’inadempimento contrattuale, ponendo in essere tutte le azioni necessarie e propedeutiche alla richiesta di risoluzione del contratto, con contestuale richiesta di risarcimento dei danni.
Chiedono copia delle contestazioni e segnalazioni effettuate dall’ente nei confronti della CPL Concordia, in uno alle ricevute di trasmissione ed accettazione delle relative pec.
I sottoscritti chiedono urgente risposta scritta, ed in ogni caso nei termini di cui all’art. 43 del D.Lgs.vo n. 267/00».
Possibile che sia così “complicato” ripristinare l’illuminazione in tilt? E di chi è la colpa, del Comune o della “CPL Concordia”?
Un dato è certo: l’opposizione non intende mollare la presa su questo problema.
Le palafitte abusive sulla spiaggia stanno benissimo, quelle non si vedono e non danno fastidio?
Cosa volete che accada quando un comune fallito chieda dei lavori ad una ditta fallita?