martedì, Novembre 26, 2024

L’ora della morte è l’ora della verità. Franco Iacono omaggia Nino D’Ambra

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Franco Iacono | L’ora della morte è l’ora della verità. Senza stupide piaggerie di circostanze. Nino D’Ambra rimane nella storia di Forio quale protagonista dalle mille sfaccettature. Quella storico-culturale è la più attuale ed anche la più utile per recuperare storia, identità di tanti personaggi, che di quei valori sono stati protagonisti. Ma Nino è anche altro, molto altro. Con lui ci siamo incontrati e scontrati prima nel PSI – il padre Domenico, lo zio Giovanni e tutta la famiglia D’Ambra avevano avuto un ruolo importante nella storia del Partito Socialista napoletano e locale – poi, quando lui scelse, dopo la dolorosa scissione del 1969, di aderire al PSDI ancora di più da partiti diversi e spesso avversi. Gli scontri furono anche veementi, nelle piazze, fuori e dentro il Consiglio comunale di Forio.

L’elezione nel 1975

La sua elezione, nel 1975, alla Provincia, di cui divenne Vice Presidente ed Assessore ai lavori Pubblici, con un altro isolano, Peppino Iacono di Casamicciola, Presidente, non li attutirono. Ma furono sempre scontri leali e mai sconfinarono nell’insulto. Anzi per me, più giovane e meno esperto, fu un’esperienza formativa misurarmi con lui e con la sua oratoria brillante. Quella esperienza la devo anche all’avvocato Michele Regine, socialista ed anche Sindaco di Forio, che mi dava spazio e fiducia per quel confronto. Ma i nostri rapporti erano tali che quando lui scrisse il famoso libro su Giuseppe Garibaldi, come Assessore provinciale nei primi anni ottanta, gli diedi, volentieri, una grande mano organizzativa. Ed anche nei momenti più aspri di quella lotta politica, coincisi con gli anni in cui ricopriva la carica di Vice Sindaco di Forio, Sindaco era l’ingegnere Giuseppe Regine, di cui anche alla furibonda battaglia, pro e contro, l’installazione del bruciatore a Panza, abbiamo sempre saputo sorridere e ricordare insieme, fino ai tempi più recenti, i momenti divertenti ed ironici di quelle lotte. Era il tempo delle idee, ma era anche il tempo degli uomini che quelle idee portavano avanti con temperamento e passione. E Nino mai si tirava indietro, anzi stimolava il confronto, la dialettica, fino allo scontro.

Lascia il Centro Studi

Lascia opere realizzate da Assessore provinciale ma lascia principalmente un centro di studi e documentazioni, recuperati con competenza, certosina pazienza e grande passione. Sarà una riserva di sapere per le giovani generazioni che a Palazzo D’Ambra potranno recuperare documenti importanti, utili alla conoscenza della nostra Storia, non solo locale. La moglie carissima, la figlia e tutta la famiglia potranno essere fieri di lui, protagonista vero, uomo colto e appassionato, oratore di razza, innamorato della propria Forio. Con lui va via una parte di me, soprattutto quella della mia formazione. Sono felice che entrambi abbiamo saputo recuperare quella serenità di rapporti, fino a sorridere anche di noi stessi. Ed io mi divertivo a ricordargli, quando in un comizio acceso, mi definì una “scartina”. Ne sorrido ancora, perché quella sua definizione mi stimolò a fare meglio se volevo crescere fino a… smentirlo. Grazie, Nino, il tuo nome resterà nella storia della nostra Forio. E nella mia memoria. La terra le sia lieve.

nelle foto
Nino D’Ambra con Michele Regine ed il Professore Gianni Jannelli.. Finalmente sorridenti e rappacificati.

Nino D’Ambra nella Sezione del PSI di Forio con Francesco De Martino e tanti altri compagni in occasione di un comizio dello stesso De Martino per la campagna elettorale nel 1979. Francesco De Martino era capolista per il PSI.

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