Lorenzo Insigne, cuore di Napoli: il capitano della squadra azzurra allenata da Gennaro Gattuso è il vero trascinatore tecnico-tattico della squadra, e soprattutto il più riconosciuto simbolo di napoletanità all’interno della società partenopea di Aurelio De Laurentiis. Un simbolo che tiene tantissimo alla fascia di capitano, ai simboli storici della città (non a caso, è di pochi giorni fa un suo tatuaggio realizzato in onore di Diego Armando Maradona, el Pibe de Oro) e alla sua gente, fino ad arrivare a compiere gesti esagerati, come successo in occasione del recente match del Napoli giocato in trasferta, a San Siro, contro l’Inter.
Le quote sulla Serie A per il prossimo turno natalizio continuano a dare il Napoli in un ottimo momento di forma, anche per via della presenza del capitano Lorenzo Insigne. Inizialmente, Insigne pareva poter rischiare di saltare ben due giornate di campionato, dopo il rosso diretto sventolatogli in faccia dall’arbitro Massa durante la sfida contro i nerazzurri, invece il giudice sportivo ha optato per far saltare soltanto un turno di Serie A all’ala sinistra del Napoli e della Nazionale, probabilmente complice anche la valutazione dell’episodio in questione.
Nel secondo tempo della sfida contro l’Inter, una sfida di alta classifica tra due squadre a ridosso della capolista Milan e che ha visto un grande equilibrio tattico in campo per i primi settanta minuti, il primo (e unico) turning point della partita è stata una rara giocata in verticale dell’Inter, con un rimpallo che ha generato un rigore causato da Ospina su Darmian, trovatosi con la palla davanti al portiere. Un episodio chiaro e sfortunato, per un Napoli fin lì perfettamente in partita, e che ha poi portato Lukaku a siglare lo 0-1 che è poi valso i tre punti ai nerazzurri.
Nell’occasione, capitan Insigne in seguito alla certificazione del giusto rigore ha palesemente insultato l’arbitro. Niente di clamoroso, episodi che succedono spesso nel gioco del calcio ma che in questo caso si è rivelato plateale, favorito anche dall’assenza di pubblico e da un audio a bordo campo che in questi mesi fa fatica a perdersi qualsiasi episodio. L’episodio è di per sé criticabile, l’arbitro Massa avrebbe potuto dimostrare più intelligenza e sapienza nel capire la gravità del momento della partita e nel mettersi nei panni del capitano, ma non c’è dubbio che il gesto di Insigne sia stato, da regolamento, meritevole di espulsione e soprattutto sconsiderato nei confronti della propria squadra, che in dieci contro undici nei venti minuti finali ha creato tantissimi presupposti per vincere la partita in maniera meritata.
Un gesto che spiega quanto Insigne tenga a questi colori, alla sua città e alla sua gente, nonostante con quest’ultima abbia avuto diversi screzi in passato proprio per questo suo esagerato e spassionato attaccamento a qualsiasi sfaccettatura del Napoli. Ciò non toglie che questa passionalità non debba sfociare in comportamenti poi nocivi per la squadra e per l’allenatore, con cui Insigne ha un ottimo rapporto: incanalare questo grande amore sui binari giusti, senza errori, può essere una delle chiavi per la stagione del Napoli.