martedì, Novembre 26, 2024

#lospedalenonsitocca il mondo del web è con Procida

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Un grido che parte dall’isola di Procida e si riverbera in tutto il mondo: “l’ospedale non si tocca” è diventato subito uno slogan virale che, dopo aver riempito le strade e la piazza principale di Procida durante le manifestazioni che si sono susseguite in questi giorni, ora viaggia nel mondo grazie alla solidarietà dimostrata dai tanti procidani che vivono fuori dall’isola (in Italia o all’estero) e delle centinaia di turisti che hanno soggiornato o visitato l’isola di Procida almeno una volta nella vita.

Bambini, famiglie, coppie, lavoratori marittimi, comandanti, cagnolini e squadre sportive… tutti hanno messo la faccia per dire “no” ai tagli.

Dalla Spagna all’Australia, passando per varie regioni italiane, le fotografie e i messaggi di vicinanza e solidarietà stanno colorando il mondo, attraverso i social network, tutti uniti per salvare il presidio sanitario di Procida che, stando al nuovo piano ospedaliero, sparirebbe quasi del tutto.

Sì, perché seguendo le direttive del decreto ministeriale 70/2015 la struttura isolana vede la soppressione del PSA h24 e la sua sostituzione con un Punto di Primo Intervento con 4 posti letto di osservazione breve (OBI), e un Ospedale di Comunità, gestito dai medici di famiglia.

Un pericoloso ridimensionamento che davvero non risulta essere utile alla comunità locale e ai tanti turisti che, in ogni stagione dell’anno, si recano sull’isola di Arturo.

Le manifestazioni plateali contro il dispositivo hanno davvero scosso l’opinione pubblica che ha partecipato in massa sia alla fiaccolata che ha interessato tutte le strade dell’isola, sia il blocco del porto, portato avanti con coraggio da tutti i residenti dell’isola, proprio per accendere i riflettori sul problema che deve, quanto prima, essere risolto.

Un problema, questo derivante della trasformazione della struttura ospedaliera, che tocca tutti gli strati della società civile e della politica. E che continua ad essere monitorato da tutti.

La comunità procidana, in questi giorni, ha raccolto anche la solidarietà di personaggi noti del mondo del sociale e della chiesa, come il Cardinale Sepe che ha inviato una nota in cui esprime tutta la sua vicinanza alla problematica ed auspica una pronta risoluzione.

Cosa ha in serbo il futuro per la struttura ospedaliera di Procida? Questo non si sa, ancora, ma dopo le manifestazioni pro ospedale dei giorni scorsi, vi sarà per al giornata di oggi, 23 maggio, alle ore 16.00 un incontro indetto dal neonato Comitato di difesa dell’Ospedale, presso la sala consiliare del comune di Procida per valutare come e quando continuare la protesta.

E tra le dichiarazioni e le dimostrazioni di solidarietà arriva, da Armando Cesaro, consigliere regionale di Forza Italia, un impegno concreto: “In commissione Sanità – dichiara Cesaro – il tema che affronteremo con il commissario Joseph Polimeni, oltre a quello dei mille annunci cui non seguono fatti concreti, sarà quello della pari dignità e dei pari diritti di tutti i cittadini della Campania. Un piano ospedaliero che non centra questi obietti non può reputarsi un buon piano ospedaliero”. Lo afferma il presidente del gruppo di Forza Italia del Consiglio Regionale della Campania, Armando Cesaro, che esprimendo “piena solidarietà e sostegno ai cittadini di Procida”, sottolinea “che il principio della parità dei diritti deve valere per Procida così come per tutti quei territori particolarmente svantaggiati”.

“Il diritto alla salute – ricorda Cesaro – non si tutela con promesse o con tiepide aperture politiche all’indirizzo di chi giustamente protesta ma con atti concreti in grado di garantirlo”.

L’attenzione è sempre molto alta sull’argomento e la mobilitazione popolare continua per chiedere l’inserimento del presidio di Procida tra quelli in deroga al Piano Ospedaliero predisposto dal Commissario Polimeni.

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