venerdì, Dicembre 27, 2024

Luca Orlando, l’attacco gialloblu è nelle tue mani

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Dopo un inseguimento lungo un’estate, Luca Orlando è finalmente un giocatore dell’Ischia Isolaverde. Nel pomeriggio di ieri, l’attaccante classe ’90 si è legato ai gialloblu dopo avere svolto già in mattinata il primo allenamento agli ordini di Mister Bitetto. Cresciuto nella Salernitana, Orlando farà parte della comitiva che nella tarda mattinata di oggi, dopo la consueta rifinitura, partirà alla volta di Messina per disputare domani la gara allo stadio San Filippo. Scherzo del destino, il nuovo acquisto gialloblu ha vestito la maglia peloritana fino allo scorso giugno: non è ancora in piena forma, ma nei minuti che gli concederà Bitetto vorrà sicuramente mostrare le sue qualità ai siciliani, magari rei di averlo scaricato con troppa semplicità. Luca Orlando sarà dunque chiamato a dare peso al reparto offensivo gialloblu, orfano di Kanouté e Fall: dalla sua l’attaccante salernitano ha un fiuto del gol niente, come dimostrano le 38 reti messe a segno tra i professionisti (di cui 2 in Serie B). Da ricordare, in questo senso, le stagioni in Lega Pro con Paganese e Aversa Normanna, concluse rispettivamente con 16 e 12 gol all’attivo. Certamente non parliamo di un giocatore fisico in grado di svolgere lo stesso lavoro di Ameth Fall, ma Bitetto adesso si ritrova in casa un attaccante vero, e come affermato dallo stesso Orlando, in grado di giocare in più ruoli.

LE PRIME PAROLE DA GIOCATORE GIALLOBLU

La firma è arrivata intorno alle 18.00 di ieri. Dopo un’estate senza squadra, ma nel segno di trattative e rumors (vedi Salernitana e Ternana), Luca Orlando si appresta a vivere il settimo campionato professionistico in carriera. «Sono entusiasta per questa nuova avventura, spero che ci toglieremo belle soddisfazioni», queste le prime parole in gialloblu dell’attaccante ventiquattrenne. Ieri ha preso contatto con la nuova realtà, svolgendo il primo allenamento con gli isolani: «Che impressione mi ha dato la squadra? L’Ischia l’ho seguita in questo inizio di stagione, perché ci sono molti ragazzi che hanno giocato con me. Conosco Moracci con cui ho condiviso l’esperienza di Portogruaro, con Izzillo e Iuliano ci ho giocato a Messina l’anno scorso». Orlando analizza il momento degli isolani: «La squadra è partita bene, peccato per queste due sconfitte. Riusciremo a rialzarci».

Utilizzato in carriera tanto da esterno, quanto da prima punta, Orlando spiega le sue caratteristiche: «Ho giocato sia da prima punta, come ad Aversa, che da seconda punta, come a Pagani e Messina. Di certo sono un attaccante molto mobile che cerca gli spazi e ama svariare lungo tutto il reparto offensivo. Prediligo attaccare la profondità e sfruttare le occasioni che arrivano in area».

Domani probabile esordio a Messina, in uno stadio che l’anno scorso lo ha visto protagonista, contro una squadra con cui l’anno scorso esordì con uno spettacolare gol di tatto nel derby con la Reggina: «È uno scherzo del destino. Prima partita che disputai con la Reggina, ancora una volta il destino mi mette difronte il Messina e spero che ci potremo togliere soddisfazioni, a prescindere di quelle che possono essere rivalità personali come potrebbero essere la mia o quella di altri miei compagni di squadra». Ci sarà, ma certamente non è al massimo della forma: «In estate ho avuto la possibilità di allenarmi con la Equipe Salerno, poi nell’ultimo mese molti ragazzi hanno trovato una sistemazione e quindi da quel momento in poi si può parlare di una preparazione personale. Non posso dire che ho il ritmo partita nelle gambe, ma ho fatto il massimo per farmi trovare pronto. Sono curioso di vedere quello che riesco a fare, ma le mie condizioni possono certamente migliorare con allenamenti e partite».

Alla luce dei numeri della carriera di Luca Orlando, sorge spontaneo chiedersi perché un calciatore del genere abbia trovato squadra solo ai primi di ottobre: «Purtroppo si è persa la meritocrazia nel calcio di oggi, con la regola degli under che, per fare giocare ragazzi nati dal 94 al 96, toglie spazio a giocatori più anziani che hanno dimostrato il loro valore». È stata un’estate di trattative, per l’attaccante salernitano: «Le richieste sono arrivate, aspettavo una chiamata di una certa levatura. Ho accetto l’Ischia perché è una piazza importante e per la presenza di Mister Bitetto: mio fratello (Fabio Orlando, ndr) lo ha avuto a Melfi e me ne ha parlato molto bene. Con lui in panchina – conclude la punta gialloblu – daremo filo da torcere a tante squadre».

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