giovedì, Dicembre 5, 2024

Luciano Giusepponi: “Aiutiamo i giovani Burkinabè, il sapere è potere”

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Accogliamo, in queste nostre pagine, l’appello, accorato e forte, di Luciano Giusepponi che, con passione, è impegnato da tempo in prima linea in iniziative benefiche pro – Burkina Faso e non solo.
Con tutto l’amore e la passione che lo contraddistinguono, Luciano descrive la situazione vissuta da giovanissimi e da donne in una delle aree più travagliate del mondo, concludendo con tutte le indicazioni utili per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti di quella porzione del globo.
“Carissimi amici – scrive Luciano – e benefattori buongiorno, salute e bene a tutti voi con le vostre famiglie, ci ritroviamo anche quest’anno, per grazia di Dio, al nostro solito incontro per ricordarci dei nostri impegni missionari.
Quest’anno, per la prima volta, il mio messaggio sarà più lungo del solito, spero di non infastidirvi, ma ritengo doveroso che sappiate di alcune realtà del paese, Burkina-Faso, al quale portiamo il vostro aiuto e sostegno, informative utili per comprendere soprattutto per coloro che non appartengono alla parrocchia e non possono attingere direttamente alla fonte.
Il mio parroco mi accusa, amorevolmente, di non avere il “dono” della sintesi.
Ed è vero!
C’è da dire, però, che su certi argomenti è difficile essere sintetici vista la molteplicità delle situazioni che li compongono.
Non amo scrivere, sollecitare, inviare circolari come fanno tante altre organizzazioni e/o associazioni; dopo alcune esperienze totalmente negative con associazioni ed organizzazioni anche mondiali, ho deciso di operare da SOLO, andando di persona in loco, con la collaborazione della parrocchia, di alcuni amici sempre appartenenti alla parrocchia e di referenti sacerdoti diocesani e religiosi missionari indigeni e non.
In Burkina-faso la popolazione si divide in Islamici, Cattolici ed Animisti; benchè la presenza dei Cristiani Cattolici sia “corposa” la maggioranza appartiene all’Islam e solo una piccolissima parte agli Animisti.
La cultura sociale di origine Islamica è assolutamente maschilista, dove il maschio fin dalla nascita è padrone e signore assoluto su tutti, le donne e le bambine sono considerate serve e schiave sottomesse, senza diritto alcuno, al maschio anche non dominante.
L’islam è un problema, anche se non certo l’unico.
L’islam è una religione: non è quindi né di pace né di guerra, perché tutte le religioni sono state di pace e di guerra.
Lo sappiamo. Tutti. Anche se non tutti abbiamo il coraggio di dirlo. Anche perché dirlo costituisce a sua volta un problema, se lo si vuole dire — o scrivere — con le migliori intenzioni e senza alcun intento provocatorio. Perché è molto alto il rischio che sia preso comunque come offensivo, che sia accusato di “islamofobia”, che sia accostato a quanto diffuso dai razzisti. A prescindere. E allora, perché rischiare?
Continuo a ritenere il velo un simbolo di sottomissione: figuriamoci il burqa.
Nel discorso all’accettazione dell’Annie Taylor Award, nel 2005, Oriana fu esplicita: «L’islam moderato è un’altra invenzione. Un’altra illusione fabbricata dall’ipocrisia, dalla furberia, dalla quislingheria o dalla Realpolitik di chi mente sapendo di mentire. L’islam moderato non esiste. E non esiste perché non esiste qualcosa che si chiama islam buono e islam cattivo. Esiste l’islam e basta. E l’islam è il Corano. Nient’altro che il Corano. E il Corano è il “Mein Kampf” di una religione che ha sempre mirato a eliminare gli altri». (ctz Oriana Fallaci)
Il dramma del Burkina Faso si sta purtroppo consumando nell’indifferenza mondiale e sono pochissime le realtà caritative internazionali presenti in loco.
La Chiesa cattolica – è in prima linea nel sostenere la popolazione e soprattutto le centinaia di migliaia di sfollati oltre a sotterrare i propri martiri fedeli, alunni ed insegnanti che ogni anno vengono uccisi durante le partecipazioni alle funzioni religiose o durante lo svolgimento delle attività scolastiche.
Nonostante la persecuzione i cristiani del Burkina Faso non rinnegano la propria fede. «Al contrario gli attacchi terroristici contro la nostra comunità hanno rafforzato la nostra fede. Nonostante la loro vita sia minacciata, i fedeli sono fieri di essere cattolici».
In Burkina Faso i cristiani sono sotto attacco.
Perché? La risposta è semplice, nel 90% i Cristiani Cattolici promuovono l’istruzione, sono presenti attivamente nella sanità, nel sociale, nel sostegno dei diritti, nella cooperazione, nell’aiuto ai bisognosi, promuove attività e iniziative a carattere formativo, educativo, informativo, tecnico e professionale con riferimento a programmi di sviluppo umano, culturale, socio-economico, con particolare attenzione ai temi della giustizia sociale, dell’equità e del rispetto dei diritti umani, della salvaguardia del creato e del potenziamento del ruolo della donna.
In pratica i Cristiani Cattolici creano cultura attraverso l’istruzione, cultura ed istruzione invise al “pianeta” Islamico in quanto lo stesso è in antitesi con l’istruzione perché il “sapere è potere e rende liberi” ed un libero, istruito e colto, non accetterà più di essere schiavo, quindi non potrà essere più manipolato.
Ecco cari amici e benefattori tutti, uno dei tanti motivi per sostenere questi giovani Burkinabè (termine per indicare gli abitanti del Burkina-faso) a scuola e, per quanto possibile a ciascuno, anche tutti gli altri progetti che qui sotto vi elenco.

  • Acquisto di capre da latte (considerato un prezioso bene) certificate da veterinario €100,00;
  • Intervento chirurgico oftalmico completo di farmaci e assistenza pre e post operatoria € 150,00;
  • Singola quota per perforazione pozzo per acqua potabile ( x un pozzo necessarie 200 quote) € 50,00;
  • Contributo per costruzione o completamento di scuole € libera offerta;
  • Sostegno scolastico alle elementari ad un bambino € 120,00 annui, impegno per 5 anni;
  • Contributo per farmaci e medicazioni a lebbrosi € libera offerta;
  • Contributo par costruzione recinzioni e alloggi a lebbrosi € libera offerta;
  • Contributo per la costruzione di una casa a famiglia povera € 800,00;
  • Contributo per acquisti materiali scolastici € libera offerta;
  • Mantenimento agli studi di un seminarista € 50,00 annui, impegno per 5 anni;
  • Sostegno al San Margaret’s College in INDIA € libera offerta;
  • Sostegno sanitario/alimentare in Africa ed in India € libera offerta (un quintale di riso o mais o miglio costano € 30,00);
  • Sostegno per le vedove (normalmente vengono uccise) € libera offerta;
  • Sostegno ai frati Francescani di rito Copto in Egitto per gli orfanatrofi € libera offerta;
  • Sostegno ospedali e centro AIDS dei Camilliani in Africa € libera offerta;
    Si accettano anche farmaci per adulti, bambini e lattanti, che i medici ricevono in quantità dalle case farmaceutiche come campioni gratuiti, antibiotici ad ampio spettro, macrolidi, antinfiammatori, antipiretici, medicazioni, bende, garze, attrezzi di chirurgia monouso, siringhe monouso, ATTENZIONE EVITARE FARMACI in forma di CREME, SUPPOSTE e SOSPENSIONI ORALI tutto deve avere una scadenza di almeno due anni.
    Nulla è cambiato per il versamento della quota sempre uguale, per chi vorrà preferire il bonifico bancario qui sotto le indicazioni per procedere, diversamente potete chiamarmi al 3476244570 per concordare il ritiro.
    Bonifico bancario sul conto corrente intestato a don Giuseppe Nicolella indicare SEMPRE nella causale se è per “adozione a distanza per uno o più bambini” oppure per quale altra destinazione si invia l’offerta sul codice IBAN:
    IT 44 G 03062 34210 00000 1912076
    Ringrazio tutti, la ricompensa non spetta a me dare , ma a chi più Grande provvederà a compensarvi al centuplo, Dio vi benedica e la Sua benedizione rimanga sempre su voi.
    P.S. perdonate la mancanza di sintesi!!!!!!!!”

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