giovedì, Gennaio 2, 2025

Ludopatia, le chiacchiere a vuoto di Celestino

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LA STRADA MAESTRA di Luigi Boccanfuso

LUDOPATIA : dalle parole ai fatti sulla scia di Anacapri

Il post di Giosi Ferrandino pubblicato la sera di Natale mi ha immediatamente ispirato un simpatico articolo che sono stato tentato di pubblicare già questa domenica, ma poi ho pensato che fosse giusto differirlo alla prossima settimana per dare precedenza ad argomenti molto più preoccupanti della irrequietezza del sindaco d’Ischia,quali appunto quello di oggi sulla ludopatia.

” La ludopatia non è solo un fenomeno sociale,ma è una vera e propria malattia che rende incapaci di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse,nonostante l’individuo che ne sia affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze.
La ludopatia è una condizione molto seria che può distruggere la vita! Infatti essa può portare a rovesci finanziari,a crisi familiari e coniugali,alla perdita del lavoro,fino al suicidio”.

Qualche settimana fa,su iniziativa della fondazione Opera pia Iacono Avellino Conte,si è tenuta a Ischia una interessante conferenza su questo argomento di grande attualità, alla quale é intervenuto anche il prof. Vittorino Andreoli,noto scrittore e psichiatria.
L’iniziativa della fondazione Opera Pia é indubbiamente preziosa e meritevole ed ha registrato una massiccia partecipazione di persone: tra gli intervenuti anche alcuni amministratori dei Comuni dell’isola tra cui primeggiava il primo cittadino di Ischia Giosi Ferrandino,puntuale presenzialista ma non altrettanto puntuale consequenzialista.
Infatti,terminata la conferenza, i presenti hanno assistito a numerosi ammiccamenti, varie strette di mano e poi ognuno per la sua strada…all’insegna di ” beati monocoli in terra caecorum”…

Invece,così come sul problema dell’accattonaggio è indispensabile copiare l’iniziativa del Comune di Sorrento,sul problema della ludopatia bisognerebbe copiare il Comune di Anacapri che sta portando avanti una vera e propria crociata contro il gioco d’azzardo e le slot machine scoraggiando l’apertura sul territorio di altre sale da gioco,al punto di arrivare a indire un referendum per porre ai residenti un quesito molto semplice che dovrebbe così recitare: “sei favorevole a tenere distanti dai luoghi sensibili i locali che ospitano slot machine e new slot?”

E’ giusto il caso di ricordare,invece, la circostanza che sul tema a Ischia si registra una totale apatia dell’amministrazione comunale che piuttosto somiglia sempre di più a un comitato per festeggiamenti vari ( quelli che una volta chiamavano “i mast i fest”) e che le “sale scommesse” spuntano come funghi,qualcuna perfino tra le mura “amiche…” della politica…

Solo studiando ed intraprendendo iniziative concrete si riempirá di contenuti l’iniziativa dell’opera pia e si dimostrerà di avere la reale volontá di combattere il fenomeno che vede proprio la Campania detenere la maglia nera del triste primato del gioco d’azzardo tra i giovanissimi.

In mancanza, caro Celestino, trionferá l’ipocrisia e si finirà per rafforzare il sospetto che dietro l’iniziativa dell’Opera Pia ci sia stata una regia politica solo per tentare di risucchiare gente all’altra iniziativa parallela della “leopolda ischitana” organizzata con successo da GianLuca Trani,presidente del Consiglio Comunale d’Ischia.

Personalmente respingo questo sospetto,ma solo a condizione che a stretto giro si passerá DALLE PAROLE AI FATTI……….

1 COMMENT

  1. Caro bocca, noi isolani conosciamo bene il detto che più’ ti si addice ( predica bene razzola male), ma quando parli di cieli “celestini” ci prendi sempre, personaggio d’ombra che vive all’ombra dell’architetture comunali aspettando che dall’alto gli venga gettata la preda per sbranarla e poi condividerla con i suoi.

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