Una stagione difficile e penalizzante quella conclusa a maggio con la vittoria contro il Pomigliano nella gara playout e il nuovo anno sportivo ormai alle porte. All’ombra del Torrione c’è una sola indicazione: riscatto. Archiviato quanto accaduto lo scorso campionato, il Real Forio riparte e mette nel mirino il torneo di Eccellenza 2024/25. Una competizione, quella futura, che accoglie altre compagini anche per la questione titoli, passati da una parte all’altra della Campania.
In merito al prossimo percorso e alle avversarie da affrontare, il presidente Luigi Amato fa il punto sulla situazione e parla delle idee dei biancoverdi: “Come Forio abbiamo deciso di dare continuità al progetto, già da aprile abbiamo dato il via alla nuova stagione, iniziando la programmazione in anticipo anche rispetto a tante squadre. Siamo state tra le prime proprio perché abbiamo scelto la linea della continuità che va avanti da quattro anni. Sulla questione dei titoli che si sono spostati, sono un po’ timoroso di questa cosa. Ci saranno diversi ripescaggi e tra quelle che hanno fatto richiesta molte non hanno mai avuto esperienza in Eccellenza. Parliamo di un campionato complicato, non è facilmente affrontabile se non hai l’esperienza giusta. Mi auguro che ci sia un campionato regolare, non vogliamo rivedere situazioni simili a quelle delle scorso anno. È troppo presto per dare dei giudizi. Le premesse danno queste sensazioni, ma siamo fiduciosi. Speriamo non si verifichino più quelle situazioni vissute una stagione fa. Vogliamo un campionato regolare”.
Il Real Forio è stata tra le prime società a completare l’organico e a definire le strategie per il nuovo campionato. Sulle operazione di mercato e sulla costruzione del gruppo, patron Amato spiega: “L’esperienza dello scorso anno è stata d’insegnamento per il Forio. Abbiamo riconfermato quella che è l’ossatura della squadra, affidandoci a giocatori fondamentali per il nostro progetto. Abbiamo puntellato la rosa con elementi di qualità e di quantità, tra cui Mosca, Castagna, Cittadini. Sono giocatori che porteranno esperienza e qualità al Real Forio. Non abbiamo voluto rivoluzionare la squadra perché abbiamo sempre detto che il gruppo dello scorso anno non era “cattivo”. Abbiamo puntellato dove si è presentata la necessità, ma abbiamo confermato quei calciatori che ci hanno dato un grosso supporto nell’ultimo campionato”.
Non solo nuovi volti in brigata, il club si è mosso sul mercato per rinforzare la squadra e regalare a mister Sanchez le pedine giuste da inserire nello schema tattico. Il Forio, che ha scelto la strada della continuità, si è affidata a calciatori funzionali al progetto. Il numero uno dei turchi, su questo argomento, racconta: “È stato tutto ben studiato dallo staff tecnico e dall’area sportiva, è stata tracciata una linea che dobbiamo seguire. Sono stati individuati i reparti dove intervenire e quali calciatori confermare, non abbiamo fatto grandi rivoluzioni perché non era necessario farle. Prendendo in considerazione gli acquisti fatti, possiamo notare come il Forio si sia mosso in maniera mirata. Abbiamo preso calciatori che possono dare tanto a questo progetto. Stiamo portando avanti la continuità, puntando su elementi di spessore. Negli anni passati, pur avendo grandi qualità, siamo incappati in momenti non fortunatissimi. Abbiamo acquisito esperienza e insegnamenti, decidendo dunque di puntare prima sugli uomini e poi sulle qualità in campo. Parliamo di calciatori mirati e funzionali all’idea del mister”.
Nell’ambiente biancoverde si preme molto sul tema “territorio”. Tra i fattori presi in considerazione dalla proprietà c’è il rapporto tra il sodalizio e l’isola. Una precisa indicazione che ha messo d’accordo tutte le componenti: “Questa è stata un’altra nostra valutazione, abbiamo cercato di legare quanto più possibile il Real Forio al territorio. L’isolano sente di più quello che è l’impegno o quella che è la responsabilità rispetto alla maglia indossata. Ciò non significa che i calciatori non isolani non la sentano, però il calciatore di questo territorio si confronta con le persone ogni giorno. C’è un maggior legame ed è questa la direzione che abbiamo dato con gli inserimenti di Chiaiese, Pesce e Mazzella. La nostra direzione è stata quella di andare verso uno staff isolano perché vogliamo dare un forte senso d’appartenenza. Così abbiamo puntato su calciatori isolani, integrando nel gruppo elementi provenienti dalla terraferma”.
Il Real Forio continua ad investire sulla crescita dei giovanissimi e gli ultimi risultati premiano lo sforzo portato avanti.
L’estate, d’altra parte, ha visto la separazione del club da due punti di riferimento dell’ultimo anno: Castagna passato all’Ischia e Filosa al Nola. Amato dice: “Con il progetto cantera cerchiamo di formare dei calciatori che possano avere delle possibilità per il loro futuro. Tanti di questi ragazzi faranno o vogliono fare questo percorso, è giusto che abbiano la possibilità di giocarsi le loro carte. La sensazione tuttavia è un po’ particolare quando investi sui ragazzi e all’improvviso li ritrovi altrove. Parlo da un punto di vista affettivo e tecnico-tattico. A Forio abbiamo ottimi under che sono rimasti con noi e hanno sposato il progetto. Sono under solo sul piano anagrafico, hanno già grande esperienza e presenze importanti in Eccellenza. Siamo orgogliosi dei nostri giovani e siamo contenti che Castagna abbia avuto questa possibilità di poter fare la Serie D con l’Ischia. Speriamo che possa fare bene, gli auguriamo tutto il bene. Filosa? Ci sono rimasto un po’ male, perché c’era un legame molto forte. Abbiamo capito e accettato la sua scelta. Eravamo molto legati all’uomo e al calciatore, ha doti indiscutibili. Ha fatto delle scelte diverse, auguriamo anche a lui tutto il bene”.
Obiettivo? Il presidente foriano glissa. Non si vuole incappare in affrettate dichiarazioni e tiene la testa puntata soltanto sul rettangolo verde e sul lavoro quotidiano. Sarà un Real Forio diverso da quello salutato a maggio, c’è l’ambizione di voler fare bene senza stabilire un vero e proprio traguardo: “Non mi sbilancio questa volta. Non abbiamo un obiettivo. Vogliamo ben figurare e fare un bel campionato, vogliamo rendere orgogliosi i tifosi e toglierci delle soddisfazioni come società. Dopo quattro anni tra alti e bassi, è arrivato il momento di fare quel salto di qualità. Ci auguriamo di aver preparato al meglio la stagione per poterci togliere qualche soddisfazione, poi sarà il campo il giudice inappellabile. Ci confronteremo con realtà importanti, andremo a giocarci le nostre carte”