Un ricordo particolare, sentito ed emozionante, quello che l’Actus Tragicus dedica a Vito Castagliuolo, tragicamente scomparso nella notte tra sabato e domenica.
“E’ andato via un uomo buono, mite e gentile. E’ andato via come fanno soltanto le persone speciali, in punta di piedi, senza far rumore, pensando prima agli altri che a se stesso. Ha tirato il freno a mano, perché nessuno si facesse male. L’ultimo pensiero non è stato per sé, ma per le persone sull’autobus, per la sua famiglia, per tutti noi, amici. L’ultimo pensiero di un uomo buono non è mai per sé. Platone nell’Apologia di Socrate scrive: «A un uomo buono non può capitare nessun male, né in vita né in morte». Ci piace immaginarlo ora davanti a San Pietro, quello vero, che gli sorride, lo abbraccia, e gli sussurra all’orecchio: «Sei stato così bravo, che qualche volta mi sostituirai.» E lui, vincendo una naturale ritrosia, una dolcissima timidezza, gi dirà «Non mi dire niente, San Pié, non mi sento all’altezza.» Un uomo buono e umile con le maniche rimboccate di chi ha lavorato sempre, lo sguardo attento di chi sa ascoltare, quel mezzo sorriso fissato sul volto di chi prende la vita con leggerezza. Discreto e generoso con tutti, amico come sanno esserlo solo quelli che non chiedono nulla in cambio. Ci lascia più soli, ma ci lascia la sua straordinaria famiglia. A Marilena e Felicia, che ha il suo sguardo e il suo sorriso, il nostro più grande abbraccio. E’ bello, che per un caso, uno dei suoi più fraterni amici si trova oggi ad interpretare quel ruolo. Siamo sicuri che sarebbe contento.
Ciao Vito, amico nostro, l’Actus Tragicus di quest’anno è per te, perché tu, da lassù, sia orgoglioso di noi.”