La festa della Madonna della Libera, anche grazie alla conduzione di chi dovrebbe evitare certi eccessi, si è sporcata di polemica. Lo ha fatto il comitato organizzatore. Nel mondo normale la colpa cade su chi è alla guida, ovvero il parroco. A Forio, invece, si va per “cannuccelle”. Nel frattempo, in vista del prossimo 11 novembre, ricorrenza, appunto, della “Madonna della Libera” la comunità foriana è stata protagonista di polemica politico-religiosa di quelle che non si vivevano da tempo. Da una parte la chiesa, da un’altra la politica, dall’altra la cittadinanza.
Prima di ripercorrere le tappe di questa storia foriana, tuttavia, è obbligatorio dare spazio ad una nota che ci ha inviato il vice sindaco Angela Albano: “Preg.mo Direttore, esterrefatta dal gravissimo contenuto diffamatorio dell’articolo pubblicato all’interno del quotidiano da Lei diretto, a firma del sig. Savio Nello, si respingono fermamente le accuse mosse nei miei confronti, laddove il mio agire nella veste istituzionale e non, è mosso solo da un profondo senso di bene per la collettività e giammai verso singoli soggetti. Sulla vicenda de quo ringrazio espressamente le parole espresse a mezzo Facebook dal Presidente del Comitato festeggiamenti in onore della Madonna della Libera nonché Parroco dello stesso santuario sito in Forio, Don Cristian Solmonese, che da uomo di Chiesa ha affermato la verità storica dei fatti così come sono realmente accaduti. Mi riservo di adire alle vie legali per la lesione della mia immagine a seguito del diffamatorio articolo pubblicato.”
Non aggiungendo null’altro alle parole del vicesindaco Albano, tuttavia, è opportuno ripercorrere i fatti per rendere leggibile a tutti quanto accaduto. La polemica viene aperta da Nello Savio, fedele della Libera e titolare di una delle più grandi aziende di illuminazione sull’isola. “Sono stato recentemente avvicinato – aveva denunciato Savio – dal rappresentante del Comitato Organizzatore che, con non poco imbarazzo, mi comunicava di essere stato “sollecitato” da alte cariche Istituzionali (Vice Sindaco) ad informarmi che non dovevo procedere all’installazione degli addobbi e che la Ditta incaricata, “doveva” essere “Il Nibbio dei Romano”.
A queste parole, poi, si è aggiunta una sorta di chiarimento da parte del Parroco Don Cristian Solmonese.
Senza conoscere la tradizione della festa e da perfetto estraneo, Solmonese ha reso noto che “Ho comprato nel mese di settembre delle luci da mettere a disposizione per la parrocchia. Insieme ai ragazzi avevamo pensato di utilizzarle per illuminare le strade della località “Cierco” in occasione della festa della Madonna della Libera”. Che importa del gesto dei fedeli già esistenti? Che importa se Savio esprimeva il suo attaccamento alla Madonna, appunto, allestendo la contrata per l’occasione… Solmonese, da poco arrivato a Forio ha pensato bene di ignorare questa tradizione…
Poi la confessione: “Ho chiamato a telefono il vicesindaco che, come accaduto altre volte, si è messo a disposizione per realizzare questo mio desiderio senza imporre la sua volontà ne altra condizione ma semplicemente chiedendo alla ditta incaricata dal comune, di trovare del tempo per esaudire la mia richiesta”
Il parroco ha poi aggiunto un’ulteriore frase che merita attenzione: “Sono profondamente dispiaciuto che, come i servi del vangelo nella parabola del padre misericordioso, spesso i fatti e le parole vengano travisate, non capite o strumentalizzate.”
Cosa ha voluto dire Don Cristian? Chi ha travisato le sue parole? Chi non le ha capite? Chi le ha strumentalizzate? Nello Savio o qualche altro “rappresentante” del Comitato? Chi ha detto quelle parole a Nello Savio? Forse non lo sapremo mai, ma sicuramente, tutti andranno ad omaggiare l’idolo muto!
Per la serie
Esopo news
Dalla raccolta di poesie “La sagra del peccato”
I s c h i a
1 9 5 7 – 2 0 0 3
(c i r c a)
SUL PALCO SI INIZIA
Sul palco si inizia
e la sala si buia
– non devi sentire gli umori –
“Attore”
scollato
nel cubo, dal resto.
Sospeso il goccio
e la rugiada
il melograno
“Prologo”
cava la prima scheggia.
[…]
Proscenio scettico
l’alone della ribalta
– più ombre che molti –
“Attore”:
librante
sul solco, tra i fumi.
[…]
È quando si smette
che accendono
e spargono giudizi
“Attore”
infuso
nel vuoto, tra gli altri.
Annebbia il fato
annebbia il rischio
il principe
“Eccomi”
il telo è teso.
[…]