Per favore, non ditemi che sono fissato sulla Magistratura e sulla necessità di ridimensionarne il potere enorme che esercita indisturbata nei gangli vitali del nostro Paese. Ma quando poi si leggono certe notizie, è chiaro che l’argomento ritorna di assoluta e indifferibile attualità, almeno per quel che mi riguarda.
Ecco la prima, un lancio ANSA di ieri mattina: “La prima Commissione del Csm nella seduta odierna ha deliberato a maggioranza (con la sola astensione del Presidente Enrico Aimi) “l’apertura della pratica a tutela della autonomia ed indipendenza della magistratura determinata dal caso Apostolico. La verifica circa la pendenza di numerose richieste di apertura di pratica a tutela scaturite da espressioni ritenute dai proponenti lesive della autonomia ed indipendenza della magistratura ha indotto la commissione a deliberare preliminarmente (all’unanimità) la analisi urgente delle stesse per valutarne la riunione alla nuova pratica, ritenendo assolutamente necessario affrontare il tema con la completezza che merita”.
Ed ecco anche la seconda, un abstract da “Il Dubbio.news” di ieri: “Tutti contro il Gip garantista che ha osato dire no agli arresti. Stampa e magistrati attaccano il giudice che ha negato la misura cautelare per 142 accusati di associazione mafiosa. Muta l’Anm (Associazione Nazionale Magistrati -ndr), lo difende solo Roia (il presidente del Tribunale di Milano -ndr)… La colpa di Perna, stando agli accurati resoconti della stampa che già poche ore dopo il blitz – scattato per “sole” 11 persone alle tre di notte – pubblicava numerosissimi dettagli dell’inchiesta, sarebbe stata quella di copiare dal blog di un avvocato, Salvatore Del Giudice, parti della sua corposa ordinanza di custodia cautelare…. Ma sarebbe bastato andare in fondo alla pagina per scoprire un piccolo dettaglio: l’autore di quello scritto non è Del Giudice (che infatti non firma nulla), bensì – la fonte è citata – «Tribunale Bari sez. uff. indagini prel., 22/05/2019, (ud. 22/05/2019, dep. 22/05/2019). Un’accusa incredibile, se si considera che, normalmente, il copia e incolla è proprio la tecnica più elogiata, quando si concretizza con la fedele adesione del gip alla richiesta cautelare… La polemica sembra destinata a proseguire e moltissimo peserà la decisione del Riesame, al quale l’accusa ha già fatto ricorso. Il tutto mentre l’Anm, intanto, rimane muta.”
Basta con l’avvilente contegno pilatesco della politica: avanti tutta con la riforma dell’ordinamento giudiziario!