Dopo il corteo che si è svolto questa mattina con la partecipazione degli studenti dei vari istituti dell’isola, si è voluto ancora una volta dimostrare che la lotta per incrementare la sicurezza sulle nostre strade non finisce. C’è stato l’incontro tra alcuni sindaci dei comuni isolani e dei nostri rappresentanti d’istituto e sembra ci sia stato un importante dibattito su quanto accaduto, sperando che a breve le istituzioni possano intervenire per la messa in sicurezza. Purtroppo però la messa in sicurezza da parte delle istituzione e delle forze dell’ordine non basta: c’è bisogno soprattutto di buon senso da parte dei conducenti dei veicoli.
Tuttavia, spero che le parole spese quest’oggi non siano state sprecate, poiché adesso la comunità isolana, come diceva il papà di Francesco Taliercio, necessita di fatti e non di parole.
In prima linea, mi sento in dovere di reclamare un mio diritto per la mia sicurezza, quando percorro le strade isolane.
Inoltre credo che chi guida debba essere più responsabile poiché potrebbe realmente recare danni come abbiamo visto negli ultimi anni.
Attualmente, non mi sento molto sicura a percorrere queste strade, cosa che non dovrebbe accadere. Spero intanto, che le tragedie accadute, possano soltanto insegnare e che, un giorno, le persone come me non debbano più avere paura di spostarsi.