martedì, Novembre 26, 2024

Manovra ecco l’aiuto agli “altri” terremotati. Ansie ed incertezze per quelli di Ischia

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Siamo ancora meno di Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio dove Imu e mutui sono ancora sospesi. Noi paghiamo le angherie di un governo che continua ad ignorarci

Ida Trofa | E se nella manovra finanziaria varata dal governo di Roma tornano gli aiuto ai terremotati di Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio con Imu e mutui ancora sospesi, per Ischia ci sono ancora ansie ed incertezze. In verità la gestione dei drammi italiani è accomunata da una sostanziale incapacità di programmare e operare. Tanto che da nord a sud, sindaci e commissari sono costretti ad inseguire un governo scorderelli. Purtroppo nel Cratere di Ischia, questa incapacità governativa si acuisce, ancorché gravata, dalla pochezza di un sistema che, testimone, del suo elettorato, mette in mostra tutta la sua inconsistenza.

Piegata da una politica affaristica e litigiosa, concertata su se stessa e senza reale contezza del dramma di molti Cittadini, gli sfollati i terremotati realmente colpiti dal sisma 2017, avendo perso tutto casa e lavoro, in queste settimane sono alle prese con il dramma del futuro, del maglio di Banche e tasse che pende sulle loro teste e di prospettive che tardano a venire. Sono in cerca di portavoce istituzionali in grado di poter portare avanti le loro istanze.

L’SOS della Zona rossa e delle imprese e chiuse dal sisma
Sono Titolare di Struttura Ricettiva di Casamicciola Terme.Strutture ancora inagibili causa terremoto ed in attesa di esaminazione delle relative pratiche di ricostruzione. Purtroppo visto la lungaggine della chiusura delle pratiche non si intravede alcuna possibilità di riapertura delle nostre Attività che erano unica fonte di reddito. La nostra età di giovani anziani non ci danno possibilità di intraprendere altro lavoro e quindi ci resta grazie a Dio il solo reddito di Pensione di Anzianità. Purtroppo però la nostra Attività, per renderla competitiva e quindi aggiornarla nei termini di qualità dell’ Ospitalità ha dovuto usufruire di Finanziamenti che tuttora sono in essere. Finanziamenti che sono stati sospesi fino al 31.12.2020 e che attualmente non si sa ancora se è prevista una proroga della sospensione delle rate.

Ho contattato le banche oggetto di finanziamenti da parte nostra e tutte ci hanno risposto che non è previsto nessuna proroga. Adesso abbiamo la prossime scadenze il 12 ed 21 di questo mese ed a seguire. E’ stato già chiesto, precedentemente, un interessamento delle istituzioni, del pregiatissimo commissario Persona ed attualmente non sappiamo come far fronte al pagamento delle imminenti scadenze“. Il tentativo è quello di ottenere un fattivo e quanto mai opportuno interessamento.

Non tutto oro quel che luccica
Se per altri terremoti si è già raggiunto l’accordo politico sullo stop all’Imu, sospensione delle rate dei mutui sulla prima casa ed esenzione del reddito degli immobili inagibili ai fini Irpef e ai fini della determinazione del reddito Isee. Molti terremotati ischitani attendono che anche alle nostre latitudini vengano recepite necessità ed urgenze. Fa gioco, ma non basta neppure al centro Italia, ovviamente, il Permanere dello Stato di Emergenza che a noi è stato negato con una avventata forzatura e con la complicità di molti stolti locali. Lo sottolinea lo stesso commissario del centro Italia Legnini. Tanto che alcuni giorni fa il commissario per la ricostruzione, Giovanni Legnini (confermato anche per quest’anno dal governo), aveva protestato avvertendo che “visto il permanere dello stato di emergenza, le agevolazioni sono assolutamente necessarie”. All’ultima curva, il governo è intervenuto per prorogare, per tutto il 2021, le agevolazioni in favore delle popolazioni delle quattro regioni del Centro Italia (Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio) colpite dai terremoti degli anni scorsi. Due emendamenti alla manovra, votati all’unanimità nelle Commissioni parlamentari di Bilancio, hanno rimediato ad una dimenticanza che aveva messo in allarme i 138 sindaci dei Comuni interessati.

Palazzo Chigi ha raccolto le richieste ed ha mantenuto in vigore la sospensione dell’Imu “fino alla definitiva ricostruzione o agibilità dei fabbricati“. Un beneficio che riguarda circa 80 mila case lesionate, se non addirittura distrutte. Non solo. Senza un intervento, le popolazioni dei crateri avrebbero dovuto dire addio all’esenzione dell’imposta per le insegne commerciali e della tassa di occupazione del suolo. Ma anche alla sospensione del pagamento del canone Rai. Occorre tra l’altro ricordare che lo stop all’Imu e l’esenzione del reddito degli immobili inagibili ai fini Irpef hanno carattere tombale e non prevedono la richiesta di arretrati in futuro, mentre per quanto riguarda la sospensione delle rate sui mutui, c’è un fondo statale che coprirà i proprietari. Da noi, con oltre mille case inagibili fare il paragone è impossibile, eppure la necessità è quella di far comprendere a nostri decisori istituzionali che non sono solo i numeri a dover muovere determinate logiche di governo, quanto piuttosto le reali e concrete necessità di una comunità, dei suoi cittadini e delle sue imprese comunque distrutte. La testimonianza della incapacità di chi ci governa anche nel centro Italia dove non è esattamente stato tutto risolto. Una vera e propria stangata di bollette di luce e gas sta invece per abbattersi su 400 mila cittadini. Benefit su luce e gas che invece al Cratere di Ischia è stata riconosciuta. Insomma il caos regna sovrano e non esiste una procedura univoca per gestire gli stessi drammi in regioni diversi.

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