Umanamente mi spiace per la chiusura del Valentino. 30 giorni a Ferragosto ha il sapore della misura enorme. Imprenditorialmente capisco cosa significa e, senza voler fare troppi giri di parole, spero che gli avvocati possano riuscire a parare il colpo con gli strumenti di legge a disposizione.
Il comunicato della Questura fa chiarezza sui motivi che sono alla base della misura emanata dal Prefetto e, purtroppo, devo dire, nulla mi è stato nuovo. Ne avevo parlato sia con Marcello sia con altri e mi ero fatto un’idea diversa da quello che i più raccontavano e la chiusura comminata ieri, in un certo senso, mi dava ragione.
Chiarito questo e tenuto fuori dal ragionamento Marcello e il suo Valentino, vorrei provare ad allargare, ancora una volta, il ragionamento.
Da ieri, ho letto le motivazioni più assurde a sostegno dell’ingiustizia della chiusura del Valentino. C’è chi fa i paragoni tra le liti di Forio e le motivazioni che hanno portato alla chiusura (avverso le quali, immagino, Marcello vorrà ricorrere) del Valentino che si contrappongono a chi, invece, spara a zero e invoca la chiusura tutto l’anno.
In medio stat virtus. Negli anni scorsi abbiamo raccontato la chiusura di altri locali per un tempo minore, eppure, per il giovane Borsò non ho sentito difese. Non sarò io il suo difensore, anche perché ci ha pensato il TAR a dargli ragione, ma vorrei che provassimo ad avere un atteggiamento diverso con le regole e le loro applicazioni. Non ce ne possiamo uscire con l’accusa contro tutti e vedere abusivi ovunque e dobbiamo iniziare a fare i conti con un aspetto più serio delle forze dell’ordine.
A Coroglio, l’altro ieri, una discoteca è stata chiusa per 30 giorni. Un’altra a Sorrento e, ancora, sempre a Sorrento, per una rissa tra clienti un altro locale chiuso per 15 giorni.
E, ancora, per un altro fenomeno che meriterebbe più attenzione, lo stesso Questore ha chiuso un bar per 15 giorni. “Il Questore di Napoli, su proposta della Polizia Municipale ha disposto la sospensione per 15 giorni dell’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nei confronti di un’attività commerciale in via San Sebastiano. In particolare, il titolare del locale per aver somministrato un drink ad una 17 enne alla quale non era stato chiesto il documento d’identità nonostante i caratteri somatici ne evidenziassero la minore età”
Al netto dei casi singoli, credo sia arrivato il tempo di iniziare ad aver un atteggiamento più equilibrato con le regole e una sensibilità al rispetto maggiore. Questo significa che ci saranno sempre i furbi, che ci saranno sempre le ingiustizie (soprattutto con questa magistratura non modificata) ma inizieremo a cambiare il nostro modo di vivere e di fare. E, chissà, forse potrebbe anche iniziare a piacerci.
Un protagonista del mondo by night scrive: “Possiamo dire che gran parte del Bynight ischitano finisce qui!!! Non bastavo le ridicole “zone del silenzio” adesso la chiusura del Valentino, istituzione storica, porge fine una delle attrazioni più ambite del turismo giovanile!!!” Quindi, al netto di ogni considerazione sul singolo caso, vorremmo che ad Ischia e in genere si deve vivere in un posto senza regole? In una sorta di zona franca dove è possibile fare di tutto perché ci si deve divertire?
Iniziamo col dirci che abbiamo bisogno di regole chiare, applicate con rigore, senza tolleranza e con puntualità. Lo ripeto, chissà, forse potrebbe anche iniziare a piacerci.
Ognuno crede di non fare parte del problema….poi quando i controlli arrivano crede di essere perseguitato.
domanderei al Sig Prefetto se questa sua decisione è un bene per Ischia-per lo stato-per il turismo e per tutti i contorni che porta la vacanza e i turisti ad ischia-non ci potrebbero essere altre strade per arrivare allo stesso scopo e forse anche di piu ?domanderei sempre al sig.Prefetto quante persone perdono il posto di lavoro- loro che aspettano l estate per poter sanare i deficit familiari accumulati durante l Inverno e specialmente la dignita di essere ?quante persone collateralmente vedono diminuire il lavoro per la chiusura dei locali( panettieri-rivenditori di bibite-etcc etcc )cosa faranno e dove si riverseranno tutti quei frequentatori dei locali e se cio non comporta un maggior lavoro di sorveglianza da parte delle forze dell Ordine gia oberate di lavoro-?e poi parliamo del turismo isolano schifato dai giovani che scelgono altre localita’-e tanti appellano Ischia paradiso per i vecchi-dobbiamo convenire che con queste decisione forse hanno ragione- da aggiungere e non per ultimo che queste decisione fanno si che gli stessi colpevoli si sentono propensi a dimostrazione tramite medi e avvocatura dichiarando torti subiti che loro sono vergini e immacolati e la colpa non è loro e percui sono solo vittime -scusate noi sappiamo come gli italiani soffrono se si toccano le loro tasche -allora perche non si emettono multe salatissime che li toccano veramente nel portafoglio e nell anima e li fanno riflettere prima di prendere tante iniziative errate nella gestione e nel comportamento del loro lavoro ?bohhhh siamo in Italia-
riapertura del Valentino-Barzelletta Italiana gia conosciuta –