C’era anche un ischitano doc, fra Fedele Mattera, alla marcia indetta dai parroci di Napoli contro la camorra: in duemila hanno preso parte ieri al corteo “Un popolo in cammino”, sfilando da Piazza Dante a Piazza del Plebiscito.
Alla testa del corteo, insieme a Mattera, anche il Decano del centro storico don Lello Ponticelli, il decano di Scampia don Francesco Minervino e quello di San Pietro a Paterno Francesco Minnelli. L’evento ha preso il via sulle note della colonna sonora del film “I cento passi” dei Modena City Ramblers. I parroci hanno portato con orgoglio uno striscione con la scritta «Un popolo in cammino per la giustizia sociale contro le camorre». Alcuni tra i circa duemila manifestanti hanno sfilato con lo striscione «Potere al popolo» e bandiere rosse. In corteo anche il padre e gli amici di Genny Cesarano, il diciassettenne ucciso alla Sanità lo scorso 6 settembre in un agguato, e Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, morto in seguito agli scontri avvenuti a Roma, prima della finale di calcio di Coppa Italia del 2014.
Già in passato fra Fedele Mattera aveva lanciato, anche attraverso Facebook, un duro “j’accuse” alla criminalità organizzata: “Ma è possibile che sia normale? Che resti solo un banalissimo trafiletto di cronaca? Passano una quarantina di motorini carichi di “gente fetente”, mitragliette, giubbini antiproiettile, scaricate di piombo in stile guerra del Vietnam… per una dimostrazione di forza tra clan rivali. C’erano bambini che giocavano e che solo Dio ha voluto che non piangessimo oggi. Nelle stesse strade dove qualche mese fa ricordavamo le vittime innocenti di camorra nella Via Crucis voluta dai Giovani Francescani. Ma è possibile che sia normale? E chi dovrebbe parlare? Perché nessuno sale sul palco per dire due parole? La nostra gente trema, e chi dovrebbe vergognarsi, chi con certa gente ci banchetta, cominci a farlo. Succede nella nostra parrocchia di Miano”.
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