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Marco, l’eletto da rabbonire | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 25 novembre 2023

Marco Trofa è un giovane che da anni ha conquistato la mia stima. Cultura, stile, fede e rispetto di amicizia e tradizioni sono virtù che lo collocano in una dimensione diversa e -a mio personalissimo giudizio- decisamente più elevata dei suoi coetanei, inquadrandolo come una sorta di “giovane vecchio” sempre disposto ad imparare e mai sottrattosi alle conseguenze delle sue azioni. 

Una delle ultime volte in cui Marco mi ha onorato di una sua richiesta di consiglio è stata quando mi sottopose la proposta che gli era stata rivolta da qualche esponente della maggioranza al Comune di Ischia di candidarsi all’assemblea del “Forum dei Giovani”, un organismo di nuova costituzione di cui tuttora non si è capito (e difficilmente lo si capirà, conoscendo Enzo Ferrandino e compagni) che genere di valenza effettiva potrà avere. 

Alla classica domanda della serie “secondo te, c’aggia fa?”, gli ho spiegato che se si trattava di una sua scelta per mettersi alla prova in un consenso di più ampia portata dopo le sempre validissime performance negli organismi scolastici in cui è stato eletto negli anni, avrebbe fatto bene a partecipare; ma se, come gli aveva detto qualcun altro meno sincero di me, questa sua candidatura andava considerata come un trampolino di lancio per un futuro impegno politico, questo contesto non solo era il meno indicato in termini di lealtà ed affidabilità verso tale obiettivo, ma sarebbe stato decisamente meglio tirarsene fuori sin dall’inizio, perché in politica nessuno ti regala nulla e la forza di un candidato, al momento, risiede esclusivamente nei numeri, ovvero nella “prova del budino”, per dirla a mo’ del mio grande Sindaco Peppino Brandi. 

Sapete qual è stato il risultato della candidatura di Marco? Nessuno dei suoi “promoter”, naturalmente, lo ha aiutato! Anzi, è stato fatto in modo di tenerlo fuori da un gruppetto di candidati ai quali è stato spiegato il meccanismo della preferenza multipla e che, guarda caso, ha totalizzato il massimo numero di voti (48) per tre candidati diversi, con un quarto a 47. Ciononostante, pur camminando solo sulle proprie gambe, Marco ha raccolto ben 42 preferenze, di cui una sola in abbinamento ad un altro candidato (trovatogli da me). Poche, rispetto a quelle che si attendeva, ma sufficienti per risultare comunque tra i sette eletti e rovinare i piani di chi lo avrebbe voluto solo come candidato scomodo e da escludere, non certo come eletto da rabbonire.

Tranquillo, Marcolino! Il futuro non sono loro.

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