venerdì, Marzo 21, 2025

Maria Grazia Di Scala: «I baranesi penalizzati dalla mancata approvazione del Puc»

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Il leader dell’opposizione spara a zero sull’inerzia dell’Amministrazione Gaudioso. Senza lo strumento urbanistico non si può usufruire del bonus facciate che consente una detrazione del 90%. Le iniziative della minoranza. Giudizi negativi su gran parte dei lavori in corso

Con Maria Grazia Di Scala affronteremo qualche tema “baranese”. Il sindaco Dionigi Gaudioso pensa che l’edilizia possa essere una valvola di sfogo e ripartenza per Barano, ma sembra solo riguardare quella pubblica, dove la politica può dirigere assunzioni. Quella privata sembra che abbia qualche problema.

«Sì, sicuramente sembra abbia qualche problema perché sappiamo che l’edilizia privata è quella che consente alle Amministrazioni di fare figli e figliastri, naturalmente questo in presenza di alcuni presupposti come quelli sussistenti a Barano, ossia la mancanza di uno strumento urbanistico.

Ed è proprio di questo che voglio parlare, perché si traduce in una penalizzazione estrema per i cittadini di Barano che non solo sono costretti a chiedere favori ed elemosinare quello che spetterebbe loro, in assenza di una regolamentazione e pianificazione urbanistica come Dio comanda, ma devono subire, adesso, anche le omissioni compiute dall’Amministrazione baranese che non si è dotata di uno strumento urbanistico nonostante siano scaduti i termini da circa un triennio. Mi spiego. Voglio parlare del famoso bonus facciate, il bonus 90% istituito dalla Legge di Bilancio 2020. La Legge e la circolare esplicativa prevedono che il bonus può essere applicato a fabbricati che ricadono in zona A e B del Piano regolatore, quindi ci vuole uno strumento urbanistico vigente che Barano non ha.

Per accedere al bonus il tecnico del cittadino deve rivolgersi al dirigente dell’Ufficio tecnico e chiedere il rilascio della certificazione di sussistenza del fabbricato nella zona A o B o comunque una certificazione che consenta di usufruire di tale misura. A Barano non c’è uno strumento urbanistico, quindi chi mi deve dire se il mio fabbricato si trova in zona A o B? Il dirigente dell’Utc. Ma tutti i cittadini che volevano questa certificazione, se ne sono tornati a casa con le pive nel sacco perché, ovviamente, la certificazione è una responsabilità che non può prendersi il responsabile dell’Utc se non vi è lo strumento adatto.

Occorre che il sindaco e la Giunta diano indicazioni al dirigente su come agire per permettere ai cittadini di usufruire di tale bonus.

E’ impensabile che i cittadini di Barano non possano usufruire di un bonus che scade al 31 dicembre, che consente di ottenere una detrazione del 90% delle spese sostenute. Sarebbe anche una sistemazione del paese, perché si interviene sulle facciate, e si darebbe lavoro alle imprese e ai tecnici che cureranno le pratiche.

Tutto questo sfuma a causa dell’inerzia dell’Amministrazione di Barano, affaccendata in altre faccende e che pospone queste tematiche. In questo caso non si possono posporre perché vi è una scadenza.

In tempi non sospetti, ad aprile 2021, come gruppo abbiamo chiesto chiarimenti con una interrogazione che è rimasta inevasa.

Quando in Consiglio comunale ho chiesto al sindaco cosa volesse fare per questa problematica, mi è stato risposto “abbiamo approvato con una delibera di giunta di maggio, il preliminare del PUC”. Questo è insufficiente perché non può bastare a soddisfare le esigenze di chiarezza e certezze che provengono dai cittadini, perché l’approvazione preliminare non costituisce strumento urbanistico, l’approvazione del PUC richiede una lunga serie di passaggi e approvazioni, un iter lunghissimo che è iniziato nel maggio 2021 e sicuramente non finirà nel 2021».

– Quale è una soluzione?

«Io una soluzione la proporrò: chiederò la convocazione di un Consiglio comunale. Attendo che il sindaco mi risponda ad una interrogazione protocollata oggi (6 agosto, ndr) in cui chiediamo che i chiarimenti vengano resi. La soluzione c’è, come l’hanno trovata anche altre Amministrazioni, e attendo questa risposta che ho chiesto che mi venga data in via d’urgenza entro 10 giorni come da regolamento consiliare. Spero mi venga data altrimenti saremo noi della minoranza a fare una proposta concreta e risolutiva chiedendo la convocazione del Consiglio comunale».

LE OPERE PUBBLICHE

– E’ innegabile che Barano stia vivendo un periodo particolare. Maria Grazia di Scala dall’opposizione come legge tutte le iniziative in corso?

«Amministrare significa darsi priorità, non soltanto spendere a casaccio soldi pubblici che vengono dati in un momento di particolare fortuna per i sindaci che si trovano ad amministrare in questo periodo. Ci sono delle opere che potevano essere evitate, altre necessarie e non ne vedo la realizzazione in corso d’opera in questo momento. Credo che la piazza Maronti, la chiesa Baldino, lo stesso parcheggio di Piedimonte non siano opere fondamentali in questo momento. Piazzale dei Maronti, continuo a dire, a me non piace per quello che ho visto in corso di realizzazione. Magari ne uscirà un’opera bellissima, questo non lo so. Non credo nemmeno che rivestano di appetibilità da un punto di vista economico e commerciale quei locali che sono stati creati al di sotto del piazzale, credo che ci fosse solo bisogno di un po’ di manutenzione in più, di abbellimento, di estetica. Quello che avrei investito per i Maronti lo avrei dirottato altrove, magari per il ripristino delle condizioni di percorribilità ed estetica del serpentone, della passeggiata dei Maronti, che versa in quelle condizioni e crea danni ad ogni mareggiata quando emergono i ferri terribili; avrei investito per rimuovere le macerie di quella che all’epoca fu considerata un’opera mastodontica dell’Amministrazione Gaudioso; avrei investito in parcheggi perché bisogna togliere le auto dalle strade, bisogna creare le condizioni di vivibilità per il paese che ora non è vivibile».

– Ultima domanda: da poco avete approvato il Consuntivo. Come è la gestione economica del comune?

«Io credo che sul bilancio di Barano debba finalmente intervenire la Corte dei Conti. E’ un bilancio falso, l’ho dichiarato a verbale. E sono pronta anche a denunciare una serie di arzigogoli che vengono posti in essere per far quadrare i conti che invece non quadrano. Ci sono buchi enormi e vengono fatte operazioni appostando delle somme per provocare un pareggio di bilancio che invece nella sostanza non c’è».

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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