“Arrivare a definire – denuncia Maria Grazia Di Scala, consigliere regionale della Campania di Forza Italia -, come ha fatto la Bindi, la camorra come un dato costitutivo della città di Napoli e dell’intera regione, è sinceramente offensivo per le tante persone perbene. Adottare simili etichette significa accomunare ai malviventi (che ci stanno ovunque, in ogni parte d’Italia) quanti vanno avanti con onestà a testa alta. Significa legittimare la dicotomia tra settentrionali e meridionali, in un paese che merita pari attenzione verso ognuna delle realtà sociali malate, che si trovi a Milano come a Napoli. Invoca le responsabilità della politica la Bindi, ma non dovrebbe dimenticare i tagli che il governo ha effettuato alle forze di polizia e all’istruzione. Si spieghi meglio. O abbia l’umiltà – conclude – di chiedere scusa ai napoletani e ai campani onesti e puliti, che non sono pochi”.
Se queste parole le avesse dette Cantone, avrei anche capito. Ma dette da Maria Grazia Di Scala, eletta grazie all’apparentamento come quota rosa col figlio di Giggin a’ Purpett (raggiunto da richiesta di arresto il padre, sospetto di collusioni con la camorra il figlio) mi pare alquanto inopportuno. Maria Grazia, ti stai rovinando con queste frequentazioni. Ed il tuo curriculum , finora limpido, ne risentirà.
sono pienamente d’accordo. Maria Grazia Di Scala è entrata proprio nell’ambito della camorra, di cui quel partito è il tutore. Sarebbe il caso di uscire da quel partito e inserirsi in altro che effettivamente guardi all’interesse del cittadino
Mai che la Discala facesse un intervento utile. Ma forse ha ragione geppy. Tutto si spiega.
Pur o pollice ten a tosse!! Sanità, trasporti, depurazione delle acque… E questa di cosa si occupa?
come e perchè si entra in politica?