Tragedia ad Ischia. Mario Mosca, classe 1946, si è impiccato presso la sua abitazione ad Ischia. La salma è stata posta sotto sequestro dal magistrato di turno. Il corpo sarà sottoposto ad esame autoptico presso l’ospedale Policlinico di Napoli.
Mosca, famoso come allevatore di uccellini, per tanti anni è stato un attore della compagnia “Giannino Messina”. Ma l’immagine più ricorrente di Mario è quello che lo vuole come il “Re delle Graffe” per tanti anni sulla spiaggia dei Maronti. Negli anni scorsi, la morte di Peppe Mosca, l’altro volto noto ai bagnanti della nostra isola.
seguono aggiornamenti
COme al solito complimenti per la assoluta mancanza di tatto e per il pessimo gusto nel rappresentare una tragedia attraverso immagini assolutamente fuori luogo.
Bene…. bene la foto ma poco delicata la forma
il titolo dell’articolo fa’ pieta’
mi unisco alla breve invettiva del signore peppe che ha commentato sopra, assoluta mancanza di sensibilità nel pubblicare una notizia in maniera così cruda con particolari che al momento sarebbero dovuti rimanere sottaciuti per un senso del rispetto verso i suoi prossimi, invece presi dal desiderio spasmodico di pubblicare articoli di grande impatto ignorate lo stato d’animo dei suoi cari in questo momento cosi’ difficile…a proposito di stile professionale, ci si nasce
R.I.P. caro Mario.
Alla redazione… la notizia può essere comunicata in tanti altri modi. Quel titolo, crudo e insensibile, triste e irrispettoso verso la sofferenza che ha portato una persona a compiere tale estremo gesto, poteva e può essere evitato.
Che si fa per qualche click in piu. vergognatevi
Mi associo alle osservazioni, molto indelicato il modo di presentare la notizia, assurdo.
scusate, ma non sono un giornalista. Mi volete rappresentare con quale sensibilità si doveva dare la notizia? Questa è cronaca che alla fine fa solo informazione, poi ognuno la può pensare come vuole. Cmq apprendiamo le notizie con questa stampa altrimenti saremmo all’oscuro di tanti fatti, belli o brutti che siano.
tutto normale niente di srano….il gesto e strano
Il mio commento si riferiva principalmente all’infelice foto scelta dalla redazione, successivamente cambiata con una foto del defunto molto meno “irriguardosa”, che rappresentava una sagoma davanti ad un cappio. Ora io non credo che se si trattasse di un vostro prossimo congiunto (e vi auguro che mai dobbiate affrontare tale situazione, sia chiaro) avreste visto come “normale” o “facente parte del diritto di cronaca” una simile rappresentazione di un tragico e triste evento. Non nascondiamoci dietro ad un dito invocando il diritto di cronaca o ad un apparente normalità delle cose. Viviamo in una piccola comunità e questo distacco e questo poco riguardo verso tragedie così terribili ci rende più distanti, tentiamo di ritrovare un senso comune di affetto e solidarietà.
E non vorrei inferire oltre ma anche il titolo mi sembra faccia parte di una triste strategia di click baiting, avrei ritenuto più opportuno e rispettoso un “tragico suicidio”. Mi perdoni la redazione ma ho trovato molto poco umano il modo di affrontare un tale triste accadimento.
Ciao Mario
voglio solo dirti che con le tue graffe son cresciuta.
Solo silenzio e preghiere si addicono ad un un gesto così disperato…
Premesso che sono un lettore quotidiano del Dispari nelle sue versioni on line e cartacea, leggendo questi commenti, mi chiedo: in che modo bisogna trattare una notizia così brutta e triste, che fa male anche ai non conoscenti del povero Mario Mosca, ennesima vittima di questa malattia subdola e spietata che sta facendo sempre più morti? E poi, che stampa pretendono chi fa commenti celandosi dietro nomi( anche immaginari) o pseudonimi?
Censurate altri due commenti fascisti maledetti, fate schifo. Tanto già lo so che non mi pubblichi brutto celebroleso magari passi un guaio
L’incantevole spiaggia dei maronti non sarà più come prima.
Sdraiato al sole ti sentivo arrivare da lontano con il tuo gridar
graffe graffe. E in un attimo come per magia eri dinanzi a me
con la tua solita posizione per farmi gustare le saporite graffe,
semplici con nutella o con marmellata. Ciao Mario