A Mario Savio le polemiche sulle caldaie spente a lla Scuola media “Santa Caterina da Siena” di Forio e ai plessi di Panza non sono piaciute. Dopo le denunce de “Il Dispari” e l’iniziativa di Vito Iacono, si è arrivati finalmente all’indizione della gara con procedura negoziata per i lavori di adeguamento normativo, alla quale sono state invitate cinque ditte, per un importo complessivo di 78.718,30 euro.
La soluzione è stata trovata con colpevole ritardo, ma per Mario Savio il problema era più complesso di quanto potesse apparire e comunque è merito suo e della Conti se è stato risolto: «Le caldaie sono obsolete, hanno la bellezza di vent’anni – puntualizza – ed oggi, grazie all’intervento della dott.ssa Conti e mio, siamo riusciti a trovare i fondi e ad avere un progetto a norma, certificato da un ingegnere qualificato».
Quindi lancia una frecciata al capogruppo de “Il Volo”: «Non è stato un lavoro facile. Vito Iacono fa solo filosofia dicendo “spegnete le luci di Natale e accendete le caldaie”. Non è un intervento che riguarda solo una caldaia, ma è l’intero impianto che dovrà essere rifatto e messo a norma. Attualmente non esiste un impianto elettrico, non c’è nulla. Eppure siamo riusciti a fare redigere un progetto di messa a norma, un passaggio complesso data la normativa molto rigida al riguardo».
E ribadisce, nel caso che qualcuno non avesse inteso, di chi è la paternità della soluzione concreta del problema: «Non serve che Vito Iacono si metta sul “cerasiello” e faccia inutile filosofia, è grazie all’interessamento della dott.ssa Conti e mio, se avremo finalmente un impianto a norma e funzionante per tutte le caldaie e gli alunni non dovranno più studiare al freddo».
Nel frattempo, però, presso le scuole “incriminate” il problema del freddo è grave! I ragazzi sono stati autorizzati ad andare in classe con i plaid, come ci ha detto più di un genitore, stando sempre al racconto di “mamma e papà” la Conti avrebbe rincarato la dose contro Del Deo (smentendo un po’ Savio): “I lavori si faranno dopo le feste, non c’è tempo”. Nonostante le buone intenzioni, nonostante i “fatti” che sono sotto gli occhi tutti, ovvero che è stata bandita la gara, crediamo che l’amministrazione sia arrivata tardi. Troppo tardi!
