sabato, Dicembre 28, 2024

Maurizio Filisdeo: «Obbligate buona musica. E con la “Pinetella” torna l’Ischia più bella»

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Come è nata l’idea della serata all’Ischia Adventure Park nella pineta di Fiaiano. Un evento “nostalgico” con ambientazione e abiti degli anni ’70 e ’80. «A Ischia, in quel periodo, c'erano i locali più belli e famosi del mondo». Le serate ischitane: «Negli anni ‘80 c'erano all'incirca 17-20 licenze di discoteca su tutta l'isola. Poi ci siamo ridotti allo stato attuale, ad avere solo tre licenze. Ma in questo inizio di stagione c’è un nuovo fermento»

Il 22 luglio nella pineta di Fiaiano rivivrà la vecchia Pinetella, storica discoteca di Ischia. Maurizio Filisdeo ci illustra i dettagli di questa iniziativa.

– Non sarà una serata come tante, ma qualcosa di più. Spiegaci e raccontaci questa Pinetella. Una serata dal sapore particolare che ci riporta un po’ indietro agli anni belli dell’isola d’Ischia…
«L’idea della Pinetella, nacque mentre mi trovavo con Enrico dell’Adventure Park. Parlammo di organizzare una bella serata, anche con un certo tipo di pubblico e con un certo tipo di musica. E mi venne in mente che a Ischia, negli storici anni ‘70 ed ‘80, c’erano i locali più belli e famosi del mondo, tra i quali, oltre al Castello, allo Scotch Club, c’era la famosa Pinetella, diventata in seguito Mamunia. Unica, proprio come lo Scotch Club. Quindi la prima cosa che feci fu contattare Tonino Baiocco, il padrone di questi locali fantastici che c’erano all’epoca. Gli chiesi che cosa ne pensasse, anche per darci una sorta di “autorizzazione” ad utilizzare il nome, i suoi loghi, i marchi. Lui rimase immediatamente entusiasta dell’idea insieme ad Egidio, suo vecchio collaboratore.

Da quel momento in poi è nata l’idea di fare una serata bella con gente anche nostalgica di quell’epoca, ma anche persone più giovani che possano comunque ritrovarsi in una dimensione di Ischia bella che oggi purtroppo non esiste. Quindi proporremo una selezione di musica che andrà dagli anni ’70 fino ai ’90. L’ambientazione sarà ricreata in stile dell’epoca e anche per i partecipanti ci sarà un dress code. Quindi se vorranno venire vestiti stile anni ‘80 sarebbe una cosa bellissima per ricreare proprio quel mood, quell’attimo…».

LA SERATA DEL 22 LUGLIO

– Scendiamo ancora nei dettagli. Al piano ci sarai tu e poi ci sarà tanto altro…
«Io farò uno show con due ragazze che canteranno con me. In pratica io sono il “contenitore” della serata che va dalla musica nostalgica fino ad arrivare quasi ai giorni nostri. Ci sarà il dj Pierre Di Meglio, il “francesino” storico, forse uno dei primi dj affermati dell’isola d’Ischia, che appunto ci farà rivivere quei momenti meravigliosi insieme ad Alex Cannava, che oltre ad essere un bravissimo dj ischitano, è anche un ottimo promoter. E poi ci sarà Willy Ragosta da Napoli, che è un dj molto bravo che lavora nei top club campani. Ricordo che questo evento si terrà il 22 di luglio all’interno della pineta di Fiaiano, nello specifico Ischia Adventure Park, grazie appunto ad Enrico Di Costanzo, che ci ospita e organizza l’evento. Ci sarà un ingresso alle ore 20:30, usufruendo di un bel buffet, un buffet tradizionale anche con del vino della Casa D’Ambra. E poi c’è un secondo ingresso dalle ore 22, dove possono entrare tutti senza buffet, quindi solo un drink. La serata dovrebbe chiudersi secondo la regolamentazione massimo alle 2.00, ma credo fino all’1.30 circa. Ci aspettiamo che vengano appunto tutte le persone, diciamo “nostalgiche”, ma anche chi ha la curiosità di assistere ad un evento bello di quel tipo come si faceva all’epoca».

PIU’ MUSICA DAL VIVO

– Proviamo a fare un’altra riflessione. Tanti anni fa ad un certo punto della serata si cantava “vediamoci stasera”. Ora non c’è più la possibilità di vederci stasera da qualche parte. Al di là della chiusura del Valentino…
«Si, “Vediamoci stasera” è un motto che non morirà mai. Era molto legato chiaramente al Valentino Club. Purtroppo in questo momento non è attivo e son so se lo sarà in futuro, me lo auguro. Però ci sono anche altri locali sull’isola, rimane comunque l’Ecstasy, sempre in zona, che comunque ha fatto un club veramente interessante. Poi a Ischia ci sono per fortuna molte belle iniziative, anche tra varie serate nei bar, di aperitivi simpatici. C’è molto fermento, anche con persone della terraferma che stanno puntando sull’isola. Per noi questo è motivo di vanto, perché Ischia comunque è sempre bella e ci si diverte sempre».

– Tu hai diverse serate e sei impegnato in diversi posti. Da tempo si sta raccontando, si parla dello stato di salute della notte ischitana. Tu sei stato uno di quelli che la notte ischitana ha aiutato a costruirla non solo a Ischia, anzi, hai esportato questo modo di fare musica durante la serata, la convivenza tra il piano bar e la musica con il dj. Qual è lo stato di salute della notte isolana?
«In realtà fino a qualche mese fa la situazione non era bellissima, a causa della chiusura del Valentino, ma anche di altre realtà, alcuni dati simbolici. Negli anni ‘80, appunto, c’erano all’incirca 17-20 licenze di discoteca su tutta l’isola, più tutta una serie di localini e pianobar dove si suonava la musica dal vivo. Poi ci siamo ridotti allo stato attuale, ad avere solo tre licenze di discoteca su tutta l’isola, quindi c’è stato un momento di alta regressione. Pare che in questo inizio di stagione, come dicevo, si stiano ricreando delle nuove situazioni. Tra aperitivi simpatici e i soliti locali che vanno avanti, tra cui anche il Calypso, c’è una bellissima programmazione musicale. Ecco, da un mio punto di vista, secondo la mia idea, quello che mi piacerebbe è che ci fosse più musica dal vivo in generale. Io credo che tutte le attività che hanno un esercizio pubblico, anche di bar, di ristorante, dovrebbero essere quasi obbligate a contenere della musica. Non mi riferisco ad una musica assordante, da discoteca, ma un intrattenimento musicale anche di qualità. Ci potrebbe essere la classica musica napoletana oppure un pianoforte, un violino o un piano bar tranquillo di ascolto con degli evergreen, con musiche attuali. Insomma tutto quanto genera musica, che incentiva anche i giovani ad ascoltare gli strumenti suonare, perché la cultura musicale è alla base comunque di ogni progresso».

UN PASSATO GLORIOSO

– Noi ormai siamo anziani, nel senso che possiamo guardare al passato e alle cose che facevamo per divertirci. Come è cambiata la generazione di quelli che escono la sera?
«La generazione è cambiata sicuramente. Ripeto, prima si era molto affezionati all’intrattenimento e al musicista, la persona che dal vivo eseguiva delle cose. Oggi la tendenza è un po’ cambiata. Se va bene, ti rivolgi ai dj, perché forse non c’è più l’abitudine a vedere delle persone fisiche che eseguono musica in tempo reale, senza nulla togliere ai dj, perché comunque anche loro sono artisti. Molti di questi sono veramente artisti super preparati perché sanno comporre la musica, sanno fare altre cose. Però, ripeto, tornare un po’ indietro ad ascoltare musica dal vivo comunque fa bene, fa bene a tutti. Quindi io mi auguro che con il tempo si ritorni a questo. E poi io tengo molto alla tradizione. Molte volte dico che per andare avanti bisogna tornare qualche volta indietro. Quindi La Pinella, nello specifico, fa parte di questo ritorno al passato, perché quel passato era veramente glorioso, era di altissima qualità. Quindi mi auguro che si vada in questa direzione. Cito come esempio il Giardino degli Aranci, un’istituzione dove si continua ad avere della musica tradizionale. La gente lo segue e ci torna ogni anno perché fa parte della consuetudine e della tradizione ischitana. Quindi mi auguro che queste belle cose che abbiamo non muoiano mai».

– Musica dal vivo, musica suonata, uno strumento. E poi nemo propheta in patria. Hai un figlio che diventa dj e varca i confini del mondo.
«Abbiamo visto l’ultimo video di Blackchild a Londra. Da brividi. Gennaro è un personaggio atipico, sicuramente è un dj, quindi un selector, ma è anche un musicista, una persona che ha studiato, ha una cultura musicale, è un po’ diverso dai ragazzi della sua età perché viene da un background diverso e lui ama tantissimo la musica classica pop che va dagli anni ‘60, dai Beatles a Stevie Wonder agli altri. Per me la cultura pop e in generale tutto quello che succede dopo è importantissima. Quindi sono orgoglioso di lui perché sta facendo delle cose fantastiche e colgo l’occasione per ricordare che sarà presente sul palco alla festa Beat Park sia il 12 che il 19 agosto con dei party veramente splendidi. Li consiglio perché comunque il movimento della musica, anche la house o underground nel mondo sta crescendo ed anche Ischia deve far parte di questo. Perché Ischia è un grande contenitore, deve avere tutto, dalla tradizione alla modernità».

COME ASCOLTARE LA MUSICA

– Ultima domanda, in conclusione di questa piacevole intervista. Il mondo della musica è stato sicuramente rivoluzionato da quelli che sono i sistemi di ascolto. Ovviamente è cambiato tutto, tante altre vicende. Ci sono i producer, c’è tanto altro. Per chi racconta e chi magari fa il piano bar com’è cambiato questo modo proprio di pensare la musica?
«Molto spesso oggi si pensa soltanto al singolo pezzo, alle figure, quindi è completamente cambiato. Influisce anche su quello che diciamo? Sicuramente per la produzione musicale oggi si parla di prodotto, non si parla più di artista in sé che scriveva canzoni, quindi cantautoriale. Ci sono dei prodotti stabiliti dalla discografia, ma non è che lo devo dire io, perché ci sono persone molto più competenti. Quello che mi dispiace, è che oggi anche l’ascolto dal diffusore è cambiato. Quando noi eravamo ragazzi, la prima cosa che si faceva era comprare lo stereo con le casse, il lettore o il giradischi e quindi in caso uno avesse avuto un gioiellino del genere, tutti sarebbero andati a casa dell’amico ad ascoltare la musica nel miglior modo possibile. Oggi la ascoltiamo dal cicalino del telefono con file compressi come YouTube, Spotify o via dicendo. Questa non è una bella cosa, perché ascoltare la musica nei dettagli, con precisione secondo me aiuta sempre in generale, quindi quando potete fatevi anche un piccolo sistemino a casa, ascoltate la musica come deve essere ascoltata.

Volevo solo dire due parole riguardanti la Pinetella che chiaramente noi, io in primis come artista e collaboratore, con Enrico Di Costanzo che è l’organizzatore dell’evento, abbiamo anche delle pubbliche relazioni che chiaramente ci stanno dando una mano per l’evento. Quindi c’è euforia, ci sono i Mascalzoni. Ciro Pilato, Alex Cannava, Gennaro Pilato, Vicky Parker. Insomma un po’ di collaboratori che, insieme a noi, ci faranno vivere questa bella festa».

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