Mauro Iovino | 7 giorni fa, improvvisamente, sono stato tolto da Ottorino Mattera dal mio ruolo di coordinatore della redazione de “Il Golfo” e tale ruolo è stato affidato a mia insaputa a Gaetano Ferrandino. Ho atteso giorni e giorni prima di parlarne pubblicamente perché non avevo intenzione di alzare un polverone visto che Mattera mi ha negato anche il pagamento dello stipendio di aprile scorso e ho tentato con amici comuni di riuscire almeno a recuperare lo stipendio negato. Ciò non è avvenuto in quanto Mattera mi ha negato fino alla fine il pagamento dello stipendio che utilizzavo per il sostentamento della mia famiglia! Questo, di tutta la storia lo trovo l’aspetto più meschino che potesse fare!
Ritengo che i mass media e i giornali debbano occuparsi di cronaca e società, raccontare l’isola e lavorare per migliorarla e non dedicarsi a quanto accade nelle redazioni ma quello che è successo impone delle riflessioni e soprattutto di essere portato a galla e a conoscenza dell’intera opinione pubblica.
La mia storia è stata già resa pubblica dal sito on line Il Dispari che ha ricevuto da mano “ignota” una mia lettera inviata a redattori e opinionisti in forma privata in data 3 maggio, e nell’immediatezza del “colpo di mano” e contestuale sostituzione del sottoscritto dal proprio ruolo, passato da un’ora ad un’altra a Gaetano Ferrandino.
Cos’è successo? Il pomeriggio del 3 maggio mentre andavo da Ischia a Casamicciola per lavorare in redazione è stata cambiata la password di accesso alla posta elettronica del giornale, impedendomi così di lavorare. Salito sopra in ufficio, Ottorino Mattera mi ha esposto che in seguito all’ingresso di un altro socio, portato da Gaetano Ferrandino all’interno della cordata Mattera-Iervolino, che avrebbe sborsato 2000,00 euro al mese, cambiavano alcune cose: il mio posto lo assumeva ipso facto (immediatamente) Gaetano Ferrandino e io avrei dovuto continuare a lavorare in redazione occupandomi della sola impaginazione delle pagine, quindi da un ruolo direttivo e dirigenziale ad un mero ruolo di passacarte! Mi si conservava la possibilità di poter fare l’editoriale della domenica, diventando di fatto un opinionista de Il Golfo. Non potevo accettare di mettere la faccia dietro ad un giornale diretto di fatto da Gaetano Ferrandino al posto mio, quindi con una linea editoriale diversa dalla mia. Non potevo accettare il cambio di direzione con questi metodi e con questa arroganza!
Per quale motivo sono stato sostituito da un’ora all’altra, senza un preavviso, un incontro interlocutorio e soprattutto senza alcuna contestazione sul mio operato?
(Operato che è stato apprezzato e manifestato fino alla fine da Ottorino e dal padre Ambrogio Mattera ai redattori e opinionisti che sabato scorso li hanno incontrati).
In alcuni recenti incontri con il duo Ambrogio e Ottorino alcuni malumori mi erano stati palesati, anche se alla fine pensavo fosse stato tutto chiarito. Cosa mi contestavano?
Innanzitutto di essere stato troppo spesso dalla parte dei giornalisti della redazione, difendendone ruoli e posizioni economiche, peraltro caratterizzate da cifre davvero irrisorie!
Ad una giornalista che viene corrisposto per la realizzazione di una pagina al giorno 7 giorni su 7, la paga pari ad un jeans firmato, Ottorino Mattera aveva all’improvviso deciso di toglierle ben 100,00 euro ed io ho difeso la sua (scarsa) retribuzione imponendo che nessun taglio le fosse fatto!
Ho difeso anche il taglio che era stato operato ad un noto e bravo giornalista che si occupa di cinema, società e attualità e politicamente si dichiara essere di sinistra. Avevo ben compreso tutto lo sconforto e il dispiacere del collega di fronte al taglio economico che subiva e per questo era mortificato. Io, per tale decisione, lesiva della sua professionalità e della sua retribuzione ho fatto il possibile, avendolo sempre ritenuto uno dei principali collaboratori in termini di qualità, fedeltà ed attaccamento alla squadra, la nostra squadra!
Al terzo punto il fatto che io avessi difeso con il silenzio la scelta di altri due redattori di non venire più in redazione dopo che loro sono passati sotto la gestione economica e diretta di Antonio Sasso (de Il Roma) e subito un taglio del 20% sul compenso percepito al mese per la realizzazione di due pagine al giorno.
Entrambi avevano deciso di non venire più in redazione per risparmiare “i soldi della benzina”, come mi avevano comunicato. Scelta che per me ha rappresentato un aggravio di lavoro, trovandomi solo da un giorno all’altro e quindi privo della preziosa collaborazione della collega che provvedeva a mandare le sue due pagine in agenzia per l’impaginazione e a volte anche una terza che preparava e mandava lei. Così come mi è venuto meno l’aiuto dell’altro collega nel rispondere al telefono o nel ricevimento di persone che venivano in redazione.
Ho quindi dovuto fare per un mese TUTTO da solo con aggravio di energie, impegno e lavoro!!
Ho replicato che io non ho difeso i due colleghi MA ho accettato la loro libertà di decidere come comportarsi di fronte ai fatti accaduti e ai tagli economici subiti!
Tutto questo anche dopo che mi era stato abbassato da Aprile lo stipendio di ben 300,00 euro, in quanto l’editore O.M. aveva manifestato difficoltà a sostenere le spese della redazione, senza l’aiuto di un altro socio (che poi è arrivato come mi ha detto il 3 maggio scorso)!
Riguardo ai 5 colleghi che ho difeso, in un incontro avuto domenica scorsa con Ottorino Mattera, questi ha puntualizzato – con una buona dose di ironia, presunzione e arroganza – che è vero che io li ho difesi ma loro dopo il mio allontanamento dalla direzione del giornale hanno continuato a scrivere come nulla fosse!
L’ultimo punto che mi ha contestato nell’incontro avutosi domenica scorsa, sicuramente il più importante: la gestione del giornale nella vicenda di un noto politico isolano gravato da una misura cautelare personale che dopo la perfetta ed impareggiabile cronaca giornalistica posta in essere da Francesco Ferrandino (che avrebbe ricevuto i complimenti dall’avvocato del politico), Gaetano Ferrandino e Marco Gaudini, si è rivolto ai vertici regionali di Forza Italia per incontrare Danilo Iervolino presidente della Pegaso e socio di Ottorino Mattera.
Dopo l’intervento di Iervolino mi giunse da Ottorino Mattera (che aveva incontrato prima questo politico in separata sede) la richiesta di non scrivere più articoli sulla sua vicenda giudiziaria e quando è arrivata la seconda trance dell’inchiesta, quella relativa alla fuga di notizie che c’era stata prima delle esecuzioni delle misure cautelari, NON è stato da loro gradito il lavoro fatto dal giornale. Ottorino Mattera al riguardo ha detto che ora che mi ha tolto la direzione del giornale “non sarà costretto a vendersi IL GOLFO come fece Domenico Di Meglio per le varie cause perse!” (travisando una realtà dei fatti che forse i diretti interessati conosceranno più di me – [E’ giusto sottolineare che Domenico Di Meglio non si è venduto proprio niente. Putroppo Mattera, spesso, quando non sa cosa dire, preferisce infangare gli altri, inventarsi le situazioni e pensare che siano tutti allocchi che gli credono. Gaetano Di Meglio] ).
Ed ha aggiunto: “OMISSIS (il politico) … mi ha fatto chiamare e io sono ben disponibile con tutti!!”. Quindi è chiaro qual è stato il disegno propedeutico al mio allontanamento!
Voglio solo dire al riguardo che la linea del giornale su questa vicenda processuale e di cronaca giudiziaria è SEMPRE stata condivisa sia da Ottorino Mattera che dal padre Ambrogio. Entrambi però avevano manifestato l’intenzione di avere ampia disponibilità ad andare incontro a questo politico ed a un suo noto parente ove mai questi si fossero presentati presso il loro ufficio come si suol dire “col cappello in mano” o se costoro li avessero chiamati. Circostanza questa che non si verificò fino all’intervento di Iervolino!
Sul ruolo meschino di Gaetano Ferrandino (con cui mi sono sempre sentito per due anni dalle 3 alle 5 volte al giorno, sempre con toni scherzosi e amichevoli da parte sua) in questa vicenda e nel corso dei mesi voglio stendere un velo pietoso…
Come dicevo l’aspetto più meschino della vicenda è stata la ritorsione che ho subito con il mancato pagamento del mio stipendio di aprile. L’editore aveva subordinato il pagamento di quanto a me dovuto alla sottoscrizione di una serie di atti che mi sono rifiutato di firmare!
Voglio solo concludere RINGRAZIANDO pubblicamente di cuore Vincenzo Acunto, Graziano Petrucci e Franco Borgogna che mi hanno manifestato una sincera e concreta solidarietà, nonostante nessuno di questi fosse tra i 5 giornalisti da me difesi in quanto la loro prestazione giornalistica è sempre stata di carattere gratuita!
Con questa mia lettera colgo l’occasione per ringraziare e salutare cordialmente tutte le persone, lettori e non, quasi 500, che mi hanno telefonato negli ultimi giorni ed espresso tutta la loro solidarietà e vicinanza esprimendo un corale senso di disapprovazione e condanna per il comportamento posto in essere dagli editori de Il Golfo nei miei confronti e nei confronti della mia famiglia.
Sono di carattere forte ma anche umile e non mi aspettavo tanta vicinanza e solidarietà che mi ha profondamente commosso.
Mauro Iovino
Il giornalista locale “vive” sulle disgrazie altrui, pubblica indiscrezioni, spesso false, le chiamano rumors, pur di riempire le pagine con storie accattivanti per alimentare il pettegolezzo di piazza. Passa sulla “pelle” di famiglie intere che hanno la “colpa” di aver fatto un errore, con la scusa di “tengo famiglia”! Poi un giorno si sveglia e si accorge di non essere nessuno, e si lamenta che gli pubblicano la letterina, che gli cambiano il lavoro e che la vita é dura…. non sarà ne il primo né l’ultimo ad essere ingoiato dai giornaletti di quartiere, asserviti a chi li mantiene … peccato non avere il coraggio di parlarne da dentro e lamentarsene solo quando si prende un calcio nel sedere!
…..e perché mai finora a quelli de “Il Golfo” è andato bene? Perché si sono svegliati solo ora?. Per quanto mi riguarda non ritengo giusto assolutamente questo comportamento, ma ognuno è libero di gestire il proprio “giornale” come gli pare, ma non è assolutamente normale che uno possa negare lo stipendio ad una persona per il suo lavoro svolto, qualunque cosa quest’ultimo avesse fatto!!!!!!
quando c’è stato il colpo di mano, Iovino si è prestitato a collaborare con il golfo, come da lui dichiarato togliendoli dalla m…a. Ora gli hanno riservato lo stesso trattamento. Meditate!
Quelli del dispari da gran signori gli hanno teso la mano partecipando al suo dolore.