Tutti e ventisei sono stati rinviati a giudizio. Senza alcuna eccezione. Neanche per quei reati per i quali i difensori avevano chiesto sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione. Ha così deciso il giudice dell’udienza preliminare Ferri che ha accolto le richieste avanzate dai sostituti procuratori della Repubblica Maria Laura Lalia Morra e Luigi Alberto Cannavale. Tra gli imputati compaiono gli amministratori, o ex tali, dei comuni di Casamicciola e Barano, ufficiali della Polizia municipale, presunti beneficiari, tecnici che hanno redatto dei progetti o fatto richiesta di intervento nel settore dell’edilizia privata. Ma non solo questo. Sono innumerevoli i capi d’imputazione che vengono ascritti per i singoli episodi, che sono stati ritenuti coinvolti in presunte attività illecite. Scattando reati che vanno dal classico abuso d’ufficio al peculato, al falso ideologico e materiale e per finire anche al cosiddetto voto di scambio, che vede a giudizio politici e cittadini presunti beneficiari. Per aver “sottoscritto” un accordo nell’ambito pre-elettorale. Una ipotesi di reato per la quale la prescrizione è già giunta per via ordinaria. Vi sono comunque episodi che riguardano principalmente l’utilizzo della segnaletica stradale di proprietà del Comune d’Ischia e senza un regolare accordo tra l’Ente ischitano e quello baranese, veniva utilizzata da quest’ultima per apporla lungo l’arteria comunale per segnalare un divieto di sosta o di transito. Una ipotesi di peculato legata anche all’utilizzo non istituzionale delle autovetture di servizio del Comune di Barano da parte di appartenenti alla Polizia municipale coinvolgendo anche gli amministratori, per i quali il pubblico ministero ha sostenuto che fossero a conoscenza della gestione dei beni pubblici per fini privatistici. Circostanza, quest’ultima, da valutare in sede dibattimentale, dove i ventisei imputati in massa dovranno comparire dinanzi al giudice del dibattimento. Tra i nomi presenti nell’elenco vi sono sindaci ed esponenti politici di primo piano delle due comunità isolane. Particolare attenzione è stata riservata soprattutto a Barano, dove maggiormente si è concentrata l’attività d’indagine (guarda un po’ la coincidenza con gli ultimi fatti) e dove maggiori sono state le intercettazioni telefoniche e ambientali con accertamenti della polizia giudiziaria volti a monitorare i movimenti degli allora indagati.
Meno sostanziosa è l’imputazione complessiva che è rivolta ai soggetti di Casamicciola coinvolti nell’inchiesta soprattutto per reati di abuso d’ufficio e falso sempre inerente al rilascio di autorizzazione edilizia o di aver comunque agevolato taluni beneficiari.
Un armadio pieno di documenti che difficilmente il gup avrà avuto il tempo di rileggersi, proprio per la presenza massiccia di intercettazioni svolte allorquando a dirigere la sezione urbanistica c’era l’ex aggiunto Aldo De Chiara.
Sono finiti a giudizio dinanzi alla IV sezione penale del tribunale di Napoli Michele Maria Baldino, Giuseppe Barbieri, Ignazio Barbieri, Maria Borrelli, Paolino Buono, Vincenzo Buono, Bruna Cremona, Vincenzo D’Ambrosio, Salvatore Di Costanzo, Luigi Di Costanzo, Lucio Pasquale Di Massa, Ottavio Di Meglio, Riccardo Di Meglio, Crescenzo Di Spigno, Mattia Florio, Giuseppe Gaudioso, Dionigi Gaudioso, Rocco Impagliazzo, Fabio Mario, Salvatore Mattera, Vincenzo Mattera, Giuseppe Monti, Vincenzo Salvato, Giovanni Sessa, Felice Maria Trofa, Giorgio Vuoso.