Un’operazione della Guardia di Finanza di Ischia ha portato alla luce un’ingente evasione fiscale perpetrata da una struttura alberghiera con annesso stabilimento balneare situata in una posizione strategica dell’isola. L’inchiesta, avviata dalla Compagnia di Ischia sotto la direzione del Capitano Giovanni Maria De Giorgio, successore del Capitano Antonio Giglio, è partita da una verifica fiscale che ha evidenziato gravi irregolarità nella contabilità della società coinvolta.
Secondo quanto emerso, la struttura operava con un ricorso sistematico al denaro contante e alla contabilità “in nero”, celando i reali incassi al Fisco. Il modus operandi individuato prevedeva la registrazione solo parziale delle entrate, mentre il resto veniva occultato attraverso un file di backup all’interno di un personal computer. Gli esperti informatici della Guardia di Finanza, utilizzando avanzate tecniche forensi, sono riusciti a recuperare e analizzare i dati, portando alla luce l’entità della frode.
Sequestro preventivo e conseguenze legali
A seguito delle indagini coordinate dalla Sezione II della Procura della Repubblica di Napoli, specializzata in reati contro la Pubblica Amministrazione, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto un sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 640.000 euro. Il provvedimento, eseguito dalla Guardia di Finanza, ha colpito le disponibilità finanziarie dell’indagato, nonché quote sociali e unità immobiliari nella provincia di Napoli.
I ricavi venivano occultati al Fisco con un particolare modus operandi. La contabilità “in nero” era custodita in un personal computer, celata in un file di backup. Lo stesso, abilmente scoperto dai militari con modalità forense, opportunamente ripristinato nel programma di gestione, ha fatto emergere gli effettivi incassi non contabilizzati.
L’operazione rappresenta un’ulteriore conferma dell’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare l’evasione fiscale, fenomeno che incide pesantemente sull’economia legale. La misura cautelare è stata adottata nella fase preliminare delle indagini, e il destinatario è da considerarsi innocente fino a eventuale sentenza definitiva.
Questo intervento si inserisce in un più ampio contesto di monitoraggio del settore turistico-alberghiero dell’isola, un comparto chiave per l’economia locale che, tuttavia, necessita di maggiore trasparenza fiscale per garantire una concorrenza leale tra gli operatori del settore.