“Velella Velella” belle e puzzolenti. A prima vista potrebbe sembrare un manto di palloncini sgonfi, dai bellissimi colori blu e viola. In realtà si tratta degli spiaggiamenti di massa di celenterati conosciuti anche come ‘barchette di San Pietro’. Sul litorale tra Casamicciola e Lacco ameno il tanfo e’ insopportabile. SOS smaltimento
Le spiagge del litorale ischitano si tingono di blu intenso. Ma l’effetto è tutto altro che piacevole. L’arenile isolano è nuovamente invaso dalle meduse “velella velella”, le stesse che in questi giorni sono spiaggiate in altre parti di Italia, nel Lazio in particolare.A Ischia era già successo, circa due anni fa. Secondo gli esperti il fenomeno sarebbe da ricondurre allo sbalzo termico improvviso che ha surriscaldato il mare.
Di solito, queste piccole meduse galleggiano sulla superficie in mare aperto, sfruttando le correnti d’aria e d’acqua alla ricerca di cibo usando la loro triangolare “vela”. Ma in anni in cui il vento cambia direzione, vengono spinti verso la riva, andando incontro a morte quasi certa.
A prima vista potrebbe sembrare un manto di palloncini sgonfi, dai bellissimi colori blu e viola. In realtà si tratta degli spiaggiamenti di massa delle Velella velella, conosciute anche come ‘barchette di San Pietro’.
Per gli uomini non sono un vero e proprio pericolo.Da quel che risulta dunque questo tipo di medusa è assolutamente innocua se toccarle potrebbe procurare irritazioni, sopratutto una volta spiaggiatesi e morte emettere una puzza insopportabile di marcio e “carogne” andate a male, dando vita a uno spettacolo davvero surreale.
Come gli altri cnidari (celenterati), sono animali carnivori. Catturano la preda, generalmente plancton, tramite i tentacoli che contengono delle tossine. Un mix che alla bellezza della vista le rende veicolo potenziale di inquinamento e sopratutto di potenziali rischi igienico sanitari.
In particolare da due giorni circa il litorale tra Casamicciola e Lacco Ameno ne è invaso e chi ha approfittato della bella giornata per prendere il sole ne ha dovuto sopportarne il fetore. Queste meduse bellissime a vedersi, una volta fuori dall’acqua emettono cattivo odore e diventano particolarmente appiccicose. Il problema principale adesso dovrebbe essere il loro opportuno smaltimento.
Un problema che nessuna amministrazione sembra essersi posto.
La situazione più critica all’imboccatura del porto di Lacco Ameno,sotto il ponte della Lava in zona Sombrero.