La storia della mensa al Balsofiore di Forio si arricchisce di nuove novità e di nuove puntate. Come sapete da giorni, ieri non si sono svolte attività didattiche a Forio perché la scuola e la ditta aggiudicataria del servizio, per dirla in breve, non hanno eseguito i lavori necessari per adibire i locali dello scodellamento alle norme attuali.
Una gravissima disattenzione di Istituzione scolastica e aggiudicatario dell’appalto grave che ha portato, stando alle voci che circolano, ad importanti e impattanti lavori edili (si parla di cartongesso) terminati nel tardo pomeriggio di ieri sera. Quando un grosso camion è stato trasportato fuori dal parcheggio del Balsofiore quando orami il sole era calato su Forio.
I controlli dei NAS, dei Carabinieri della Compagnia di Ischia, coordinati dal Capitano Tiziano Laganà, e dagli ispettori dell’ASL Napoli 2 Nord avevano evidenziato alcune irregolarità tanto che si è vissuto un week-end di lavori intensi all’interno delle aule se non vogliamo rimarcare il dettaglio gravissimo dei lavori e dei litigi collegati ai lavori che sono andati in scena davanti agli alunni venerdì mattina.
Scene indegne di un’istituzione scolastica ma che, purtroppo, non sono state risparmiate ai piccoli studenti di Forio che hanno dovuto le proprie insegnati lottare contro bidelli e altre figure con il solo scopo di salvare qualche libro o, peggio ancora, di provare a salvare l’unica aula destinata ai ragazzi con disabilità, la “Sensory Room” che era un vero fiore all’occhiello del glorioso Comprensivo Forio 1 fino a quando era diretto dalla preside Maria Conti. Poi il declino fino alle cronache di questi giorni.
Giusto per fare chiarezza sulla responsabilità di questi giorni e del mancato superamento dei controlli di NAS e Carabinieri è bene rileggere cosa prevede il capitolato d’appalto: “Art. 6- Precisazioni sul servizio. Oltre a quanto già riportato all’art. 1 e 2, si precisa che le attività di preparazione e confezionamento saranno totalmente eseguite e portate a termine nel centro di cottura nella disponibilità della ditta concessionaria. I pasti dovranno essere forniti a scelta dell’Operatore economico offerente, in monoporzioni o multi porzione, da scodellare presso i vari istituti scolastici, in apposita area individuata da parte dell’Istruzione scolastica ed adibita ad “Area Scodellamento”, nel rispetto della normativa Igienico Sanitaria, da parte dell’aggiudicatario con propria attrezzatura. Si precisa, inoltre, che la preparazione, il confezionamento e la consegna di pasti monoporzione riguardano anche in modo particolare le diete speciali ed eventuali pasti in bianco.”
Capito? La scuola indicava l’area (ed è evidente che non lo aveva fatto) e la ditta aggiudicataria, invece, provvedeva a renderle idonee nel rispetto delle normative igienico sanitarie (cosa che non è avvenuta, considerati i controlli). Colpevoli!
VITO IACONO: ATTENDO LA PREANNUNCIATA MINACCIA
Nel frattempo, però, la storia della mensa si arricchisce di un nuovo particolare che denuncia Vito Iacono: “Mensa scolastica e altro! Mentre aspetto con impazienza e grande paura che si concretizzi l’invito, la preannunciata intimadazione/minaccia che dovrebbe pervenire da una esponente politico dell’amministrazione per il tramite di una mia congiunta e mentre gestisco i traumi dopo essere stato travolto da una macchina, ma non c’entra niente con le minacce, vengo informato che all’interno della scuola si procede, alacremente, per rimuovere alcune criticità ed adeguare, con cartongesso ed altro, gli spazi per la pratica più complicata della storia nel nostro Paese … lo scodellamento!
Ergo il problema non era la disinfezione, o almeno non era solo quello. E allora: perché in ordine alla gestione di un appalto di € 1.719.722,40 non si è ritenuto dover rispettare alti principi di trasparenza ed informazione alla cittadinanza? Perché non si è comunicato alla popolazione scolastica che si rendevano necessari interventi di adeguamento di alcune aree della scuola per favorire il rispetto della normativa Igienico Sanitaria dell'”Area Scodellamento” come puntualmente recita il comma 2 dell’articolo 6 del Capitolato speciale di gara che indica ruoli, competenze e responsabilità anche in termini di cose da fare? Quali sono le ragioni inconfessabili per cui ad una richiesta di chiarimenti e di trasparenza si risponde con il silenzio o con più o meno velate minacce?”
Poi il consigliere comunale aggiunge: “Non ho puntando l’indice contro nessuno, non è mio costume su evidenti responsabilità almeno in materia di controllo, non è mio costume, ho solo chiesto chiarezza. Chi da mesi rivendica il merito di chissà quale svolta epocale nella gestione della mensa nel nostro Paese ora si assuma la responsabilità, politica, e chieda scusa se per settimane quel servizio, almeno in un plesso, non è stato svolto nel rispetto di regole utili a salvaguardare la salute dei nostri bambini. Anche su altre criticità, muffa, perdite e quant’altro, di cui si racconta, il Sindaco con propri decreti, ad inziio anno scolastico, ha autorizzato per tutti i plessi scolastici il “funzionamento didattico”, anche per il “Balsofiore”. Sarebbe bastato darne comunicazione e condividere una strategia virtuosa, in questo senso è all’ordine del giorno del consiglio comunale una mia proposta di delibera per la costituzione della consulta per la scuola che rappresenta un tema fondamentale e di massima importante per una Comunità. Chiedo – conclude – solo di finirla con la propaganda è il momento della verità e della corretta comunicazione, soprattutto quando si tratta di Scuola e di Bambini!”
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