Da Ischia verso il mondo: andata e ritorno. Sì, potremmo riassumere così le tante attività che vedono come protagonista il “nostro” Michelangelo Messina che, partendo dal suo Ischia Film Festival ha conquistato notorietà e credito in tutto il mondo, venendo chiamato come esperto in conferenze tematiche e come membro di giuria di premi molto importanti per la cinematografia come questo ultimo di Kiev.
Michelangelo, raccontaci della tua esperienza come giurato al “Molodist”, apprezzato e storico festival europeo.
“Sono stato invitato a partecipare come giurato nella giuria internazionale dallo storico Direttore Artistico del Molodist Film festival Andrei Khalpakhchi, membro di diverse giurie internazionali come quella della sezione Panorama al Festival di Berlino dell’anno scorso. Mi ha invitato a far parte della giuria internazionale, un grande pregio e un grande onore per me. Insieme a me Catherine Dussart, la produttrice francese di moltissimi film tra cui quello di Pavel Lounguine e il prossimo di Peter Greenway, lo scrittore e regista polacco Dariusz Gajewski, autore di film quali “Varsavia” vincitore di moltissimi premi internazionali, Matthias Freihof, attore tedesco molto conosciuto in Germania e in Italia per aver interpretato alcune serie televisive e per la parte di uno dei consiglieri nazisti nel film di Tom Cruise “Valkirie”, e Yaroslav Pilunsky, operatore ucraino conosciuto sopratutto perché fu arrestato durante la guerra in Crimea.”
Come sono stati i lavori della giuria? Che cosa ci puoi raccontare sull’atmosfera vissuta in quei giorni?
“Vi era una atmosfera straordinaria in un festival internazionale che si è svolto tra il Cinema Kyiv Culture Center, Palazzo del cinema di Kiev molto utilizzato dal regime sovietico come luogo di propaganda e il Sakkara art Hotel, un albergo – nave sul fiume di Kiev. Le giurie erano quattro, oltre la nostra , considerata la più importante perché era quella internazionale altre per definire le migliori opere Ucraine, quelle dei studenti e quelle dei nuovi filmakers. Abbiamo visto 57 film, tra lungometraggi e cortometraggi per poi scegliere i vincitori. Abbiamo assegnato il Grand Prix che ha ricevuto oltre al premio (il cervo d’oro) un contributo di 10.000 dollari al film della giovane regista Israeliana Tali Shalom-Ezer per il film “Princess”, il premio per il miglior lungometraggio che personalmente ho assegnato è andato ex equo (1250,00 USD a testa) al film del regista del Guatemala Jayro Bustamante “Xicanul – Vulcano” coproduzione Guatemala Francia già vincitore dell’Orso d’Argento alla Berlinale di quest’anno e il film del giovane regista scozzese Ben Sharrock con il lungometraggio “Piakedro”, un film straordinario vincitore già al San Sebastian Film festival in Spagna. Abbiamo inoltre assegnato premi al cortometraggio svizzero Discipline del regista Christophe M. Saber e una menzione speciale al cortometraggio polacco “Pinky” del regista Tomasz Cichoń. a “Milky Brother”, del dir. Vahram Mkhitaryan (Polonia, Armenia) e al film “De Smet”, dir. Wim Goedens, Thomas Boertin (Netherlands, Belgium).
L’unico documentario in gara in queste tre sezioni era il film “Made in by” del regista italiano Luigi Minardi. Molte le autorità cinematografiche e politiche presenti nello splendido Teatro Nazionale di Kiev tra cui il presidente onorario del festival ed ex presidente dell’Ucraina Yuschenko.”
Cosa ti porti dentro di questa grande avventura internazionale?
“E’ stata una grande esperienza per me, mi ha permesso di incontrare molte personalità del cinema internazionale e di accreditarmi con il mio festival, probabilmente nascerà da questa esperienza in collaborazione con il Kiev film festival anche un focus sui film dell’est nella prossima edizione dell’Ischia Film festival.”