domenica, Dicembre 29, 2024

Mimmo Racioppoli: “La sfida Calise coinvolge tutti. Da qui si parte per avare qualità e coraggio. Ischia ha il potenziale”

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Gaetano Di Meglio | Si continua a chiamare “Bar Calise”, continua a ricordare i sacrifici di vita e la visione del cavalier Emiddio Calise e della sua famiglia, ma il marchio più famoso dell’isola ha completato la sua transizione (anche societaria) ed è entrata nel gruppo dei marchi del gruppo Racioppoli.
Un cambio vociferato ad inizio 2021 e avviato prima tra la primavera e l’estate del 2021 che ha fatto i conti con la pandemia da covid, con le polemiche dell’isola e con il retaggio di una storia locale che, spesso, è stata raccontata con il filtro della tipica ipocrisia locale e senza la giusta dimensione reale di quella che era.

Ma questo nuovo Calise parla di turismo, di qualità e di partecipazione. Chissà, forse, l’esperienza di terraferma e la visione poco ischitana di Mimmo Racioppoli, potrebbe essere l’ingrediente speciale che, davvero, riesce a fare la differenza. Senza girarci troppo le lunghe, noi siamo capaci di fare le cose “insieme” e lo abbiamo dimostrato molte volte e in molti campi. Con tutti i dubbi del caso e con tutte le cautele, chissà, forse vale la pena scommettere sulla sfida dell’imprenditore che ha scelto di investire sull’isola. E di farlo nel punto in cui i riflettori sono puntati da tempo e hanno più forza.

Sette mesi fa iniziava questa impresa imprenditoriale ad Ischia. Una rivoluzione ischitana oggi, però, si ferma ad un primo bilancio.
«Noi siamo dovuti partire in modo veloce e non organizzati – ci ha detto Mimmo Racioppoli seduti comodamente nei tavolini del Bar Calise di Piazza degli Eroi -, quindi all’inizio tutti hanno potuto pensare che eravamo degli sprovveduti. Abbiamo chiuso una trattativa un po’ di fretta e ci siamo trovati in un momento molto particolare, cioè la terza ondata della pandemia. Ciò significava mancanza di personale e non sapevamo cosa ci aspettasse anche perché il virus si evolveva. Tutti ricordiamo che a luglio vi fu una impennata di casi e molti turisti hanno disdetto l’albergo. Facendo una analisi, d’estate ci siamo difesi bene. L’inverno, invece, è partito male. Ci sono stati dei pregiudizi, ma noi abbiamo voluto insistere e, devo dire, ad oggi con gli ischitani si è creata una certa empatia. La gente ha capito che noi amiamo questa isola e questa attività. Questo lo dico da quando abbiamo fatto i primi incontri con i giornalisti dell’isola. Io vengo qui dagli anni ’80. Ho comprato casa e credo nel potenziale dell’isola. Oggi ne parlavamo con amici ischitani e credo che noi dobbiamo creare un’offerta alta di qualità, ma non solo Calise, per attrarre un pubblico alto. Anche se deve essere una massa critica, deve essere di qualità. L’isola ha un potenziale enorme –afferma con condizione che si legge chiaramente sul volto – e io di idee ne ho, anche attraverso una associazione di imprenditori ischitani e no, di chi come me da napoletano è venuto qui ed è rimasto su questa fantastica isola. Continuerò a ribadire che metteremo a disposizione il nostro know-how e saper fare impresa. Tutti sanno che questo non è il nostro core business e che abbiamo aziende a Marcianise, in Lombardia e Piemonte. Il nostro gruppo conta circa 300 dipendenti e le nostre aziende hanno una loro storia e vanno bene, questo per dire che la nostra mission sarà sempre quella di dare un valore aggiunto non solo alla nostra attività, ma a tutta la comunità. Se noi facciamo un evento al Calise e arrivano 1000 persone, vuol dire che queste persone dovranno dormire e mangiare… nel nostro piccolo, dove possiamo trasferire conoscenze con i nostri tecnici, noi stiamo creando sinergie e vedrete delle ottime novità di altissimo livello.”

Ha detto più volte che c’è questa ristrutturazione dei vari punti vendita, ma questo presuppone che si è completato il passaggio tra quello che era il fitto di azienda, Calise…
“Ci sono dettagli da sistemare ma siamo giunti ad un punto concreto. Nonostante ciò, abbiamo deciso di partire da due punti strategici. Lo chalet che diventerà un bistrot alla napoletana e faremo piatti street food e tipici napoletani che non si troveranno, invece, nel ristorante sul roof del Calise, dove è partita la ristrutturazione con la cucina a vista e che proporrà i canoni dell’eleganza di Calise. Lo chalet avrà i dettagli di freschezza estiva, come visti al porto dove abbiamo avuto ottimi risultati. Noi siamo in un posto di mare, il legno e i colori scuri vanno bene in montagna. Qui dobbiamo lanciare un messaggio di freschezze senza allontanarci dall’eleganza di don Emilio che è stato lungimirante e negli anni 60-70 ha fatto un bar che ancora oggi, per me, è tra i più belli al mondo. Abbiamo trovato l’impossibile (tanti rifiuti, ndr), si può dire che stiamo ancora pulendo, però con una voglia di arrivare a tutta la parte tecnica di laboratorio che avrà anche la sua innovazione. Tutto 4.0, tutto connesso e centralizzato, con manovalanza dell’isola che sanno fare bene il loro mestiere e questo ce lo stanno dimostrando sia i numeri che i commenti positivi.”

La polemica del cornetto pare che l’abbiamo superata…
“Facciamo chiarezza. Solo per mettere in funzione la macchina dei cornetti con le sue tecnologie ci sono voluti 25 giorni. Abbiamo dovuto cambiare i servizi igienici per dare un po’ di decoro. Così come don Emilio è stato lungimirante dobbiamo anche dire, e le persone non lo devono dimenticare, che negli ultimi otto anni è stato un declino. Dobbiamo dirci che è stato brutto venire qui ogni estate e trovare un giardino che non veniva pulito e potato, le luci spente… c’era una stanchezza. La gente non ricorda che appena siamo arrivati, il gruppo Raccioppoli come prima scelta che ha fatto è stata quella di eliminare le slot machine che erano una contraddizione unica e brutta per la comunità.”

Raccioppoli ha rapporti con molti enti e amministrazioni comunali, con qualcuno ha anche litigato e mi riferisco al Ministero con la polemica sulle mascherine. Come è il rapporto con le amministrazioni comunali?
“Ho trovato una grande disponibilità, ma non lo dico tanto per, hanno capito che avevamo ereditato qualcosa da stravolgere perché ormai vi erano segni di stanchezza. Questo lo vedrete con la ristrutturazione e tutto sarà pronto entro fine giugno. Riguardo all’amministrazione sia di Ischia che di Casamicciola c’è stato un calarsi nei panni dell’imprenditore stendendoci entrambe le mani. Hanno capito che volevamo preservare il posto, ma anche le maestranze all’interno del posto. Ci saranno varie novità, c’è una sinergia con il porto di Casamicciola abbiamo preso in gestione la bouvette, ci sarà un servizio accoglienza, una cosa molto bella. Ci sarà un po’ di ampliamento di tavolini, le botti nuove fatte da artigiani anche locali che saranno i tavolini dello chalet. Devo dire un grazie sincero alle due amministrazioni perché ci sono stati vicini anche quando abbiamo avuto critiche. I sindaci di Ischia e Casamicciola ci hanno difesi e ci hanno detto di aver avuto coraggio. E anche oggi, con queste novità che vogliamo portare, di ristrutturazione, ci sono vicini e ci hanno dato la massima disponibilità su tutto.”

Sembra tutto rosa e fiori, ma penso vi siano stati momenti di difficoltà.
“Sicuramente, come le dicevo prima, ottobre, novembre e dicembre con la quarta ondata abbiamo sofferto, però sono convinto che già dalla primavera e, speriamo con la curva in discesa di Omicron, penso che avremo grandi soddisfazioni noi come isola e azienda.”

Un imprenditore che viaggia su grandi numeri, su grandi target, come si cala su una realtà che comunque è piccola e un po’ chiusa?
“Il primo punto è che io ho un partner, Espresso Napoletano, con il quale noi abbiamo già fatto esperienze e il know-how e produrre prodotti di qualità, capire cosa è il servizio e l’accoglienza lo abbiamo fatto insieme. Possono cambiare i numeri, ma la vision e la strategia non cambia, è di grande apertura e proporre cose nuove non solo all’amministrazione, ma alla comunità e rendere bene accetto un cambiamento che deve portare ad un turismo di qualità.

L’isola di Ischia può e deve aspirare ad avere un turismo di qualità. Noi abbiamo cose sull’isola che non ha nessuno al mondo. Ci sono posti con elementi di grande potenzialità, luoghi irripetibili, terme, cale, piccole calette, piccoli porticcioli collegati a delle terme. Le terme, sotto questo aspetto, deve far rivalutare l’isola anche d’inverno. Avere un posto con acque calde benefiche è una potenzialità. Anche le strutture ricettive alberghiere, in questo momento, devono approfittare anche di incentivi come PNRR attraverso il quale si può migliorare con ristrutturazioni e bonus, lo si deve fare subito. Noi siamo stati guidati da imprenditori dell’isola e proporremo informazioni attraverso nostri professionisti per far capire come accedere a questi fondi. Non dimentichiamo che Procida è capitale della Cultura e non penso abbia posti per ospitare turisti. Ecco, bisogna creare sinergie, noi idee ne abbiamo e ne proporremo anche all’amministrazione nel corso di questi mesi e questi anni, mettendole a disposizione di tutti. Se posso prendere un incentivo per il bar e il mio vicino mi chiede se il mio professionista può aiutare a creare qualcosa come economia circolare, ben venga. Noi come Calise siamo a disposizione per qualsiasi confronto e qualsiasi livello di imprenditori. Noi in piena pandemia ci siamo dovuti reinventare e rimboccare le maniche.
Nella prima ondata pandemica, il settore dell’abbigliamento fermo totalmente e abbiamo reagito subito con uno strumento del governo italiano abbiamo investito 5milioni del settore dei DPI e oggi vendiamo in tutto il mondo al di fuori dello Stato Italiano. Continuano ancora ad importare mascherine tra l’altro non idonee date alle scuole, ma nessuno dice nulla. Noi produciamo mascherine certificate in Italia.”

Ad Ischia come è stata l’accoglienza della concorrenza?
“Quando farò l’inaugurazione di questi due nuovi format inviterò tutti i miei colleghi indistintamente perché mi fa molto piacere comunicare che bisogna collaborare. So che sull’isola vi sono case vinicole che non si parlano tra loro, io sto pensando ad una cena per valorizzare il prodotto vitivinicolo ischitano.”
Ha detto: “se faccio bene il Calise di Piazza degli Eroi, tutto l’intorno ne trova giovamento perché si attiva l’indotto che cresce…
“Il concetto è che dobbiamo crescere con un turismo di massa ma di qualità, qua la gente arriva, ma per avere il turista di qualità dobbiamo offrire servizi di qualità. Io offrirò nuovi servizi, nuovi prodotto ad esempio street food di qualità, ci sarà la pizza sulla botte rivista, con un vino vecchio dentro di qualità.”

Quale è l’augurio per il 2022?
“Dico che questo sarà un grande anno per noi e per l’isola. Io ho un progetto da qui a 5 anni che cercherò di portare avanti anche con imprenditori isolani affinché il cambiamento sia concreto. Ci saranno anche iniziative culturali importanti legati all’essere magnanimi e dediti al sociale. A breve comunicheremo un evento molto bello che stiamo organizzando con persone sia di Ischia che di Napoli, in cui si sosterrà il Rizzoli. Noi abbiamo avuto imprenditori lungimiranti per l’isola, stiamo parlando di Angelo Rizzoli che ha capito di poter creare strutture molto belle qui. Ora dobbiamo compiere altre opere, a tutela anche della salute. Se i fatti ci daranno ragione lo scopriremo nei prossimi mesi.”

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