Con uno striscione fatto a mano e sequestrato dai Carabinieri di Ischia, alcuni ignoti hanno minacciato il sindaco di Forio, Francesco Del Deo di morte. Il lenzuolo è stato appeso sul muro che sostiene il ponte del Soccorso, raggiungibile con una “comoda” scala in ferro.

“Sindaco Corrotto, Camorra nel porto, Fascista buono è quello morto” è questo il testo di un atto vile e di un messaggio chiaro che identifica sempre di più Forio come un centro pericoloso.

Una mattinata difficile quella dei Carabinieri di Ischia che, dopo aver posto sottosequestro lo striscione hanno iniziato le indagini per scoprire gli autori del gesto infame.

La firma è chiara,  quella dei gruppi POSSE anche se non ci sono state rivendicazioni. Lo striscione è firmato con Un cerchio attraversato da una saetta, “il simbolo dei centri sociali di terza generazione (1990). Un simbolo comune a diverse esperienze sparse in Europa (Germania, Olanda, Francia, Spagna) dove il cerchio rappresenta il tessuto urbano, la città alienante e chiusa, mentre la saetta significa voglia di agire, vitalità, anticonformismo capace di rompere il cerchio, la gabbia. In sintesi : “rompere il cerchio , distruggere la gabbia, creare ed organizzare la nostra rabbia”.

FRANCESCO DEL DEO. «E’ gravissimo. Questi fatti mi rattristano prima come persona e poi come sindaco. Nel nostro comune ci sono molti giovani, alcuni dei quali voglio anche protestare contro il sistema, ma fino ad arrivare a questo non si può. A tutto deve esserci un limite”

Del Deo, nella sua dichiarazione fa riferimento al gruppo “Noi siamo Nessuno” che in passato hanno più volte protestato sia contro la pubblica amministrazione foriana sia contro il sistema. Soprattutto sull’argomento Cava dell’Isola. Gli stessi – che condannano lo striscione contro il sindaco e ne prendono le distanze – ci hanno fatto sapere che in giornata, dopo il sequestro dello striscione da parte dei Carabinieri sono stati contattati e, in pomeriggio oltre a rendere noto alle forze dell’ordine della loro “Mobilitazione Generale” in programma il 7 e l’8 marzo (24 ore di presidio!) hanno consegnato il loro statuto.

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