GAETANO DI MEGLIO – GENNARO ROMANO | Da qualche giorno sono parti i lavori di riqualificazione del Molo Borbonico al Porto di Forio. La ditta, come si vede dalle foto, ha già provveduto a recintare l’area interessata dai lavori che raggiungono fino a metà del parcheggio riservato alle auto. Un cantiere “movimentato” che ha visto anche la presenza dei tecnici regionali che, guidati dal commissario straordinario Angelantonio Orlando, hanno dato il via alle indagini geologiche preliminari e necessarie per l’avvio della progettazione definitiva per l’impianto di depurazione interrato nell’area dei Marinai d’Italia.
Nonostante la presenza del ricorso al TAR e nonostante il comune abbia già provveduto a nominare un legale per la difesa del proprio operato, dal Comune di Forio si continua a procedere nell’iter prestabilito anche se, come abbiamo visto a Casamicciola proprio sul giornale di ieri, le richieste della ricorrente sembrano più che fondate.
L’urgenza dei lavori dovrebbe essere semplice: “si perdono i finanziamenti”. Non basta la corsa che si sta facendo per completare i lavori della rete delle acque fluviali campo sportivo di Panza Pietre Rosse e che forse, vedranno passare il 31 dicembre senza rendicontare nulla e con un grosso debito per il comune.
Ma la cosa più grave è che la Procura della Repubblica di Napoli ci vuole vedere chiaro. Nei giorni scorsi, infatti, i militari delegati per le indagini hanno provveduto a chiedere copia di tutti gli atti della procedura di di gara. Bando di appalto, capitolato, progettazione esecutiva, verbale di gara e di aggiudicazione. Una gara, quella dei lavori per il Molo Borbonico tanto cara alla consigliera Graziella Orlaccio che è finita sotto i riflettori, anche, dei Revisori dei Conti. I veri censori di Francesco Del Deo hanno chiesto al dirigente Lamonica copia di tutti gli atti.
IL BANDO. Al bando per i lavori del Molo Borbonico, nell’ambito delle iniziative legate al GAC, parteciparono entro la data di scadenza dello scorso 13 luglio cinque ditte: la Egeco Consorzio Stabile S.C. arl di Afragola, la Costruzioni Santoro srl di Napoli, il Research Consorzio Stabile”di Napoli, la Marine Managment Supplies Srl di Napoli e i Cantieri del Mediterraneo di Casoria. I lavori sono stati aggiudicati dall’impresa Marine Management Supplies srl di Napoli per un importo di euro 811.454,20 netto al ribasso offerto del 5,01%. Indagando un po’ sulla “Marine” abbiamo appurato che la ditta costituita il 29 ottobre 2014 e iscritta il 3 novembre dello stesso anno di cui Biagio Orlando è amministratore unico risulta essere “Impresa INATTIVA”. La domanda è lecita. E’ possibile che un appalto da 883.014,01 euro sia stato affidato ad un’azienda inattiva e per di più che riporta come attività prevalente ai fini della classificazione dell’IVA come un’azienda di “commercio al dettaglio di carburante per autotrazione?” A questo quesito risponderanno i giudici del TAR Campania sollecitati nel merito dalla seconda ditta classificata, il Consorzio Stabile Research in persona del legale rappresentante, l’architetto Dario Bifulco.
DOLORI DA GAC. In attesa della pronuncia dei giudici amministrativi, però, è opportuno focalizzarsi un po’ su cosa abbia potuto sollecitare l’intervento così tempestivo della Procura della Repubblica di Napoli che ha già aperto un fascicolo proprio in merito ai lavori per il Molo Borbonico.
Il bando, inserito nel progetto del GAC, il gruppo di azione costiera che fino ad oggi è passato in secondo piano e che ha avuto il suo momento di gloria solo in occasione della rendicontazione della produttività relativa ai dipendenti del comune di Ischia, oggi potrebbe essere il motivo dello scandalo Foriano. Ben più grande di quello relativo a chi, nei fatti, sta recitando la zona e attivando il cantiere. Fino ad ora, non c’è nessun atto ufficiale che confermi né l’ipotesi dell’avvalimento di “Marine” con un’altra azienda del luogo né di un possibile subappalto, ma c’è un forte dubbio, più che fondato, su chi avrebbe potuto accendere la miccia. Quando si effettuano questi lavori pubblici, è bene ricordarlo ai lettori, per alcuni dirigenti dell’ente locale, in questo caso il comune di Forio, sono previsti “incentivi” e, sempre per tenere alta l’attenzione di chi legge, quando c’è una gare d’appalto c’è sempre anche la possibilità di partecipare a commissioni o vedersi riconosciuti altri “incentivi”. Ora è facile fare due più due. Basta sottrarre chi non ha partecipato alla “festa” e chi, in passato, ha chiamato in giudizio il Comune di Forio proprio per gli stessi “incentivi”.
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