Per il cantiere attualmente nel mirino di carabinieri e magistratura il Comune pagherà 34mila euro all’arch. Andrea Mattera
I lavori al Molo Borbonico di Forio sono sicuramente al centro dell’attenzione dopo il ricorso al Tar della ditta seconda classificata e i controlli al cantiere eseguiti qualche giorno fa dai carabinieri. Ai sospetti sull’aggiudicazione dell’appalto, si aggiungono le condizioni di scarsa sicurezza dell’area di cantiere. E proprio la sicurezza è oggetto dell’ultima determina del dirigente del V Settore, arch. Giampiero Lamonica, che ha affidato a professionista esterno l’incarico di coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione.
I lavori del primo lotto, come è noto, sono stati appaltati alla “Marine Managment & Supplies srl” di Napoli per un importo contrattuale complessivo di 883.014,01 euro Iva compresa. ma su tale affidamento, come detto, si registrano il ricorso al Tar della seconda classificata. Una vicenda di cui si interessa anche la magistratura penale, oltre che i revisori dei conti.
Il progetto esecutivo per il recupero e valorizzazione del Molo Borbonico e riqualificazione del molo peschereccio interno al porto turistico era stato approvato nel 2013 e per la sua realizzazione il Comune è stato ammesso ad un finanziamento di 1.097.356,30 euro. Le opere da eseguire, nel complesso, sono volte a migliorare i servizi offerti ai pescatori, la sicurezza sul lavoro degli operatori del settore; le condizioni di sbarco, trattamento, magazzinaggio dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura; la qualità delle strutture e dei servizi a terra, nonché la promozione della gestione informatizzata delle attività di pesca.
A maggio scorso, con determina del RUP arch. Lamonica, era stato nominato direttore dei lavori e coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione l’arch. Marco Raia, funzionario del I Settore. Sta di fatto che lo stesso Raia si è “spogliato” di una parte dell’incarico, facendo presente di essere «quotidianamente impegnato anche in altri compiti di istituto» e che quindi era necessario nominare rapidamente un tecnico con funzioni di coordinatore per la sicurezza. Come al solito, la verifica interna ha portato alla conclusione che il personale tecnico in forza al Comune e in possesso dei requisiti richiesti è carente, già oberato di lavoro e dunque indisponibile ad assumersi anche tale compito.
Di qui l’ennesimo incarico a professionista esterno, nella persona dell’arch. Andrea Mattera. Il corrispettivo pattuito tra l’Ente e l’arch. Mattera ammonta a 33.991,34 euro, compresi Iva e contributi. Al momento, dunque, la sicurezza in fase di esecuzione degli interventi costerà al Comune 34mila euro.