Negli ultimi anni, l’equilibrio economico-finanziario della Serie A ha mostrato segnali di miglioramento, sebbene restino ancora forti criticità. Nella stagione 2023/24, i club del massimo campionato italiano hanno registrato un risultato netto aggregato negativo di 369 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 441 milioni dell’esercizio precedente. Nonostante il passo avanti, il confronto con il periodo pre-pandemia, come il dato dei -278 milioni del 2018/19, evidenzia quanto ci sia ancora da fare per riportare la sostenibilità nei bilanci.
Un bilancio sano rappresenta un pilastro fondamentale per costruire una strategia vincente, sia dentro che fuori dal campo. I club che riescono a mantenere stabilità economica hanno maggiore libertà di pianificazione, potendo investire in modo mirato in giocatori, infrastrutture e progetti per il futuro. L’evoluzione del settore delle scommesse, con strumenti innovativi come il Totocalcio online, ha contribuito a rendere il gioco più accessibile e coinvolgente per i tifosi, ampliando il bacino di appassionati e incrementando l’interesse verso il calcio italiano. L’aumento dell’interesse e della partecipazione può tradursi in benefici indiretti per l’intero movimento calcistico, tra cui maggiore attrattiva per sponsor e investitori.
Nella stagione scorsa, sette club hanno chiuso in utile, uno in più rispetto al 2022/23, segnando il miglior risultato dal 2019/20. Il Napoli guida questa speciale classifica grazie a plusvalenze e ricavi televisivi, seguito dalla Lazio con 38,5 milioni di euro, spinta dalla partecipazione alla Champions League. Al terzo posto si piazza il Lecce, con un utile di quasi 14 milioni di euro, confermando che anche squadre con budget inferiori possono raggiungere buoni risultati finanziari.
Tra le squadre in utile figurano anche Atalanta, Frosinone, Milan ed Hellas Verona, che hanno registrato profitti compresi tra 4 e 12 milioni di euro. In particolare, il Milan ha beneficiato di una crescita significativa nei ricavi commerciali e dalla cessione di Tonali, dimostrando l’importanza di strategie diversificate per migliorare i bilanci.
L’obiettivo di lungo termine per la Serie A rimane quello di ridurre le perdite complessive, che negli ultimi cinque esercizi hanno toccato i 3,5 miliardi di euro. Un miglioramento nella gestione economica potrebbe non solo favorire una maggiore competitività a livello europeo, ma garantire anche la sostenibilità di uno dei campionati più seguiti al mondo.