Ida Trofa|Non c’erano dubbi, ma i fatti di queste ultime ore l’hanno confermato. “In questa Italia di sonnambuli, che vagano nella notte politica senza più meta e destino come i protagonisti della trilogia di Hermann Broch“ come sostiene Massimo Giannini l’unica luce accesa è nelle coscienze di chi resta oltre il populismo ed il nulla. Negli uomini delle istituzioni capaci ancora di provare sdegno oltre le cariche ed i ruoli politici, di soffermarsi a pensare
Nel frattempo, la maggioranza si spacca anche sulla successione di Tito Boeri all’Inps. L’istituto di previdenza è senza guida dopo che il nome di Mauro Nori non è riuscito a mettere d’accordo Lega e Cinquestelle. E lo scontro ora tocca anche l’Autonomia regionale, con il presidente della Camera Fico che frena e il Carroccio che parla di allarmismi infondate. Mentre il neoeletto governatore abruzzese Marsilio si dice pronto ad opporsi con tutte le forze, Vincenzo De Luca si fionda sull’autonomia. Lo Sceriffo di Salerno si concentra sulle macchiette in TV ma snobba Ischia e la sua Emergenza schiacciata però da una guerra politica, a senso unico, innescata con il governo pentastellato. Di tutto questo e della vergogna del Sisma Ischia ne Parliamo con il vice coordinatore della Campania di Forza Italia è presidente dell’associazione Nord e Sud Severino Nappi. Il vero problema è il nulla.
Severino Nappi: “Nessuno si volti dall’altra parte. L’Emergenza Ischia non ha colore politico! “
-Professor Nappi da mesi stiamo assistendo a questa assurda pantomima Lega cinque stelle, sulla proroga dello Stato di Emergenza sisma ad Ischia che il Governo Conte ci nega. Genova, il Centro Italia tutte realtà che hanno visto riconoscersi uno status che ad Ischia spetterebbe per legge almeno per i prossimi sei mesi ed ancora fino al febbraio 2020 per sperare di rientrare nella normalità. Lei è stato l’unico a spendere una parola concreta in tal senso. L’unica voce politica sin qui?
“ Su questo dramma il silenzio delle forze politiche – da destra a sinistra – è imbarazzante, ma quello che davvero preoccupa è l’indifferenza delle Istituzioni e del governo. Sono loro che hanno la responsabilità di dare risposte immediate. La proroga dello stato di emergenza è un presupposto imprescindibile. In particolare in questo caso in cui l’opera di ricostruzione è ancora al palo. Se da Palazzo Chigi non arriveranno la stesse risposte riservate alle altre comunità colpite da eventi di questo tipo sarà difficile non prendere atto che si è deciso di avere due pesi e due misure. A quel punto, la vicenda di Ischia, sarebbe l’ulteriore conferma che la tenuta sociale del Paese è in seria discussione“
-Un modo di governare e di agire ridicolo che lascia emergere la palese incapacità di questo governo che ora parla a sproposito di secessione, separazione, autonomia?
“ Quella dell’autonomia non è una questione ideologica ma pratica. In concreto, alle regioni del Sud conviene? E’ utile? La risposta è nei numeri: no. E il dramma è che la politica meridionale, e in particolare quella campana, se ne frega, e continua a chiudere gli occhi. O, al più, dice sciocchezze. Per esempio, a Palazzo Santa Lucia, c’è un signore, di nome Vincenzo De Luca, che ha già dimostrato di non avere interesse per la crescita e lo sviluppo della Regione Campania. E ora prova a scimmiottare le proposte di Veneto, Lombardia e Emilia Romagna. Ma almeno legga le carte. Loro chiedono di tenersi i residui fiscali. Però, applicando quel metodo, il Veneto potrebbe rivendicare 52 miliardi di euro, mentre noi in Campania ci troveremmo di fronte ad un saldo negativo di 6! La mia proposta è un’altra: chiedere allo stato di introdurre i Lep. Solo con l’introduzione dei livelli essenziali delle prestazioni sarà possibile smascherare la rapina nordista e al tempo stesso garantire ai cittadini del Sud gli stessi diritti di quelli del resto del Paese”.
-Come contraltare ci negano lo Stato di Emergenza l’assistenza primaria per affidarci politicamente e materialmente ad un ex Prefetto in pensione a cui riconoscono uno stipendio esagerato per tre anni di gestione. Siamo alla deriva e soprattutto lontani dalle reali esigenze ?
“ E’ la dimostrazione che le nomine e i commissari non bastano e non servono a risolvere i problemi, semmai ad aumentare gli sprechi. In Campania negli ultimi anni questa storia si è ripetuta per tutte le emergenze storiche o recenti. Per affrontare e risolvere le questioni ci vuole serietà e competenza. E sopratutto scardinare la selva di ipocrita burocrazia che copre tutto e che in fondo serve a giustificare l’immobilismo. Chi ha una posizione istituzionale e riveste un ruolo di governo lo eserciti, non si nasconda dietro commissari e sceriffi“.
-Una emergenza di primario interesse regionale che oltre alla incapacità ed alla inettitudine del governo centrale rispecchia la medesima incapacità de governatore De Luca nel far valere le ragioni del territorio che amministra, con le sue tribune TV fa solo chiacchiere e macchiette?
“ La Regione Campania è diventata salernocentrica, ma nel modo peggiore. Quattro anni di favori ad amici, parenti e vecchie conoscenze. Il clientelismo ha surclassato il merito. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: dalla sanità, ai trasporti, alla sicurezza. Non c’è un settore in cui ci siano stati passi in avanti piuttosto che clamorose retromarce. Io amo la mia terra. E non credo di essere il solo. Ogni giorno incontro amministratori, imprenditori, lavoratori, persone che credono sia tempo di selezionare una nuova classe dirigente. Onesta, ma anche capace. E in grado di affrontare i grandi temi che interessano tutti noi: migliorare l’offerta turistica, valorizzare le nostre bellezze, ristrutturare la rete dei trasporti e la logistica, favorire la formazione qualificata dei nostri ragazzi, garantire servizi dignitosi alle persone e qualità dell’assistenza sanitaria. Non mi pare impossibile. Lo fanno sembrare così il degrado cui abbiamo assistito delegando la politica agli affaristi, ai mercenari, agli incompetenti“.
-Ancor di più si palesa l’incapacità di De Luca nella realtà inconfutabile che il mancato riconoscimento dello Stato di Emergenza andando contro a ciò che la norma prevede con un provvedimento “Anti Grimaldi“. Il commissario all’emergenza sisma considerato l’uomo di De Luca. Il territorio perde lo Stato di Emergenza perché lega e cinque stelle ci vogliono colpire De Luca liberandosi di Grimaldi ed il governatore in tutti questi mesi non ha speso una parola per Ischia e soprattutto per mettere fine a questo crimine assurdo in nome di una guerra politica che non dovrebbe esistere. Cosa ne pensa?
“ E’ buon dovere di un rappresentante delle istituzioni come il presidente di una Regione mantenere rapporti con Roma. Ne va dell’interesse della Campania. Il primo compito di un governatore è difendere quando c’è da difendere e richiamare l’attenzione quando dalla Capitale ci si dimentica delle nostre istanze. Preso atto dell’indifferenza di Roma, De Luca avrebbe dovuto ricordare a chi ci governa che non esistono colori politici e differenze geografiche di fronte alle tragedie, al cospetto di drammi come quello patito dai cittadini di Ischia per il terremoto dell’agosto 2017. Non esistono neanche scadenze elettorali o di mandato: lo Stato ha il dovere di rispondere. Tra cinque giorni, il 21 febbraio, scadrà la proroga dello stato di emergenza per il sisma. E’ l’unica a non avere durata di un anno come, invece, prevede la nuova normativa sulla protezione civile e come, infatti, è accaduto altrove. Una differenza che non trova ragione alcuna e che provocherà seri problemi agli ischitani e difficoltà nella ricostruzione ma, soprattutto, nel ritorno alla normalità. Stiamo parlando di 2475 sfollati, di cui 2195 assistiti mediante il contributo di autonoma sistemazione e 280 alloggiati in strutture alberghiere. Senza quella proroga si bloccheranno assunzioni e si fermeranno lavori. E’ un delitto su cui non si deve tacere. Ecco perché io sono al fianco dei comitati e mi batterò con tutte le mie forze e in tutte le sedi opportune per richiamare l’attenzione del governo. Nessuno si giri dall’altra parte”.
5 giorni alla Vera Emergenza
Il 21 febbraio si chiude cosi di punto in bianco lo stato di emergenza Ischia a cui non viene riconosciuto neppure un diritto alla applicazione di una norma vigente. Quelle sulla protezione civile.
Un veto politico e qualche antipatia di bassa lega ci privano di un diritto.La situazione emergenziale persiste e continuano a ricorrere i presupposti previsti dall’art. 24, comma 3, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, cosiddetto Codice della Protezione civile, ma il governo Conte ha deciso altro per colpire un nemico politico invisibile. Vorremmo che, davvero, la decisione del Governo nel merito fosse apolitica e scevra dai personalismi.
Fino al prossimo 20 del mese, ovvero per i prossimi 5 giorni Grimaldi continuerà a liquidare ( ed in ballo ci sono ancora i CAS e gli alloggiati che i comuni devono certificare: Forio è stato liquidato, Lacco è in istruttoria, mentre Casamicciola non ha ancora certificato il permanere delle condizioni di necessità ) per poi conoscere dal capo dipartimento Angelo Borrelli quali le sorti della sua contabilità, quali quelle del suo lavoro ed il prosieguo.
Fonti ufficiali del governo ci hanno confermato lo stop allo Stato di Emergenza che cesserà il prossimo 21 febbraio. Gli umori dei sindaci, gli organi di stampa ufficiali del commissario straordinario Carlo Schilardi addirittura parlano del trionfo di Carlo, unico ed incontrastato deus ex machina del Terremoto di Ischia che raddoppia le sue strutture e accentra tutto nelle sue mani. Faraonico lo stipendio per un soggetto che dovrebbe già essere in quiescenza: 250 mila euro tondi tondi. Una vittoria di Pirro. Un trionfo sterile e pericoloso che non raddoppia nessuno potere schilardiano, ma riduce il territorio ad una macchietta piombandolo nella vera emergenza. Tra 5 giorni lo stato di Emergenza Cessa e non ci sta niente da prendersi o unificare sotto l’egida di un solo comando e di una solo ego. Quella smisurata di un uomo con la fissa per i commissariati al terremoto da Avellino passando per Napoli fin ad Ischia solo per caratterizzarsi con una gestione infinita e dispendiosa che sull’isola ai toni del verde affianca quelli del giallo grillino. Siamo al ridicolo. Con un ex Prefetto entrato in competizione personale e politica con il delegato Giuseppe Grimaldi, un anonimo funzionario regionale. Pensate un po’ a che livello siamo.
La verità è che da due mesi assistiamo ad una pantomima ed una polemica sulla necessità di prorogare lo “Stato di Emergenza “ surreale ed a tratti incomprensibile. Fate ridere!
“Provvedimento anti Grimaldi“
Senza l’ordinanza di Proroga disposta a seguire l’iter delle OCDM dal capo dipartimento Angelo Borrelli siamo davvero dinanzi ad un atto che ha del clamoroso. Un vero “Provvedimento anti Grimaldi“ perpetrato dallo stesso Borrelli di cui il funzionario regionale è estensione e rappresentazione sul territorio. Si va contro una legge, si nega lo Stato di Emergenza ad un paese in ginocchio sebbene gli sia riconosciuto dalla norma sulla Protezione Civile. Tutto per andare contro, incredibile, ad un esponete della protezione civile, Giuseppe Grimaldi. Un dipendente regionale e di protezione civile inviso politicamente e chissà per quale altro recondito motivo! Non vorremmo che il politico di turno, i furbetti del quartierino e delle somme urgenze stiano inoculando anche questo tarlo anti grimaldiano nella testa del nostro concittadino, un uomo buono e lavoratore, forse troppo ingenuo persino per questi volpini di provincia, il dottor Angelo Borrelli. Noi ci auguriamo per loro e per noi che ciò non avvenga. La mancata emissione di un’Ordinanza di Proroga farebbe diventare uno sgarbo al delegato all’emergenza, magari con l’obiettivo Vincenzo De Luca una iattura per il territorio. Significherebbe mettere nella condizione le persone di perdere anche quel briciolo di tranquillità faticosamente raggiunto in questi mesi. Ma che cosa dovete conquistare togliendoci l’Emergenza? Cosa dovete ottenere? Che vittoria di Pirro è questa ? Ma di che state parlando? Cosa vi ha tolto e cosa vi toglierebbe Grimaldi con lo Stato di Emergenza che al massimo concedereste per sei mesi o un anno, se tutto va bene? Che conquista politica o fattuale è? State conquistando semplicemente il nulla in termini di potere e di politica e precipitando gli sfollati nel baratro. Questa guerra è zero! Uno zero quantificato i termini pratici per chi ragiona in relazione alla politica ed ai numeri, ma che ha ed avrà risvolti inimmaginabili sulla popolazione. Se questa emergenza non si fosse chiamata Grimaldi lo avreste fatto lo stesso ? Squallidi come squallida è la politica di bassa lega che rappresenta questa schifezza.