giovedì, Dicembre 26, 2024

NAPULE È ? Ma non eravamo tutti “terroni?”

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SANDRA MALATESTA | Ho come la sensazione che di colpo tanti ci amino un po’ di più, tanti vogliono essere napoletani tanti amano Napoli, e tanti scelgono di venire a visitare questa città incredibile, non solo bella e piena di arte, di musei, di teatri, di castelli, di pizzeria, di chiese, ma anche di persone simpatiche, diciamolo pure. Per tanti anni parlando di Napoli si sentiva dire di stare attenti che a Napoli erano tutti ladri, di camminare senza portare oggetti d’oro addosso, che i napoletani e tutti quelli del sud, erano terroni nel senso di persone poco colte, istintive, pronte all’aggressività, e a parlare in un dialetto complicato, insomma i napoletani proprio non erano così ben voluti come sta succedendo da un po’ di tempo in qua. Può essere stato lo scudetto vinto?

Più che lo scudetto vinto secondo me ha colpito il cuore di tanti, la gioia sincera dei tifosi del Napoli che non volevano smettere di festeggiare, che dopo una lunga attesa finalmente avevano avuto quello che sognavano. Una gioia incontenibile, colorata, allegra che ha riempito piazze, strade, che non si è accontentata di una serata o di due serate, ma è continuata per giorni e giorni. Ci penso e mi dico che non trovo una risposta al perché di colpo Napoli e napoletani piacciono a tanti di più. Ieri sera allo stadio Maradona di Napoli il concerto dei Coldplay è stato qualcosa di incredibile soprattutto perché il frontman Chris Martin, è sembrato quasi un napoletano quando ha detto “Grazie mille guagliù, ve vulimm bene”, quando ha cantato molto meglio di tanti artisti italiani Napule è, scandendo bene le parole. Mi è sembrato che i Coldplay fossero anche loro napoletani e che tutte le persone presenti si fossero sentite a casa più che a un concerto. Una strana atmosfera di simpatia ha unito i Coldplay al pubblico, una buona musica si ascoltava con piacere, e poi quella chiusura del concerto con Chris Martin che porta al collo la sciarpa del Napoli e che fa esplodere di felicità quello stadio intitolato a chi si è sentito subito napoletano. Non so voi, ma io ho notato che da qualche tempo in qua, dire Napoli significa dire posto bello, da visitare, e di colpo, nessuno ha più paura di essere rapinato o fregato. In realtà sembra che si stia scoprendo l’acqua calda, perché Napoli e i napoletani sono da sempre qualcosa di magico con un forte senso dell’ironia che regala voglia di sorridere, fischiare e cantare spesso, e che da sempre tanti non hanno voluto vedere e capire.

Ricordo che nel film di De Crescenzo “Così parlò Bellavista”, la scena di chi aveva comprato un cavallo a dondolo per il nipote e lo portava sotto braccio, ma non riusciva ad andare via perché raccontava quello che era successo più volte e in modo identico ai curiosi che volevano sapere, è stata la scena che ha detto dei napoletani, che spinti da una grande curiosità, non si fanno da parte, sono attenti a quello che succede intorno a loro, se devono dare una mano la danno, e non si voltano mai dall’altra parte. Sto parlando in generale, ben sapendo che ovunque ci sono brave e cattive persone, ma mi piace dire che forse spesso giudichiamo in base al sentito dire. Cosi uno strano passa parola negativo aveva creato un’immagine di Napoli e del suo popolo, molto alterata e ancora non mi spiego quello che invece un passa parola positivo sta facendo di Napoli e dei Napoletani, quasi uno scrigno da voler aprire per vederci dentro quello che si immagina e che è invece molto più naturale e dolce di un tesoro nascosto in uno scrigno, perché come faceva Pino Daniele, semplicemente “Napul è…”

1 COMMENT

  1. Che fosse una città pericolosa era vero, e che i napoletani fossero simpatici anche, e questo è sempre stato noto…
    Adesso è diventata all’improvviso un’attrazione perché tutto è merce per turisti, anche i bassi dei quartieri e la gomorra delle periferie: tutto è merce!
    La gentrificazione dei napoletani sarà più lenta di quella veneziana però, perché il popolino qui è più numeroso.
    Comunque di “rinascite” Napoli ne ha viste tante, e purtroppo sono tutte fallite e nessuna è bastata a cambiare il suo destino!

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