Oggi, 12 novembre, le strade di Roma e la piazzola antistante Montecitorio, saranno letteralmente invase da migliaia di lavoratori stagionali che manifesteranno per vedersi riconosciuti i propri diritti e per una modifica al dispositivo denominato NASPI. Una grande mobilitazione che vede Ischia ricoprire il ruolo da protagonista, con l’Associazione Lavoratori del Turismo che, con i suoi 300 rappresentanti, guiderà le compagini campane in questo evento che si preannuncia essere davvero imponente.
C’è, infatti, un grande, grandissimo mondo che è in movimento ed apprensione da quasi un anno. Un mondo composto da professionisti di ogni ambito e da persone di ogni età ed estrazione sociale. Stiamo parlando dei lavoratori stagionali che, dopo la doccia fredda delle prime comunicazioni INPS riguardo il cambiamento radicale del sistema di attribuzione del sussidi di disoccupazione e il timido tentativo da parte delle autorità nazionali di dare risposta alle sempre più pressanti richieste di modifica e di ascolto che giungevano dalla grande e composita platea dei lavoratori stagionali italiani.
Sono anche e soprattutto le località turistiche come la nostra isola a soffrire in maniera diretta del nuovo dispositivo che l’INPS vorrebbe applicare, quello della tanto nominata NASPI, in base al quale cambierebbero tutti i termini ed i requisiti per poter accedere all’assegnamento del sussidio di disoccupazione dopo sei mesi di lavoro. L’asticella dei mesi lavorativi da compiere, infatti, sarebbe aumentata di molto, addirittura a otto o nove mesi.
Una situazione insostenibile e pericolosa per una economia familiare e locale che rischia sul serio di finire sul lastrico, con intere, enormi fette di popolazione ridotte in povertà.
La società isolana ad inizio anno era stata scossa da un brivido di terrore alla notizia della futura introduzione di questo dispositivo, come anche i tanti stagionali dell’Emilia Romagna e della Toscana: in un paese come il nostro dove, parliamoci chiaro, venire assunti ed essere assicurati per sei mesi o cinque mesi è molto dura, la prospettiva di dover venire impiegati per molti altri mesi ancora era davvero impensabile.
Per tenere le fila dei discorsi e creare una figura riconosciuta da tutti, che potesse interloquire con il mondo esterno, quel mondo fatto di enti, società ed assicurazioni, è nato quasi subito un movimento spontaneo dei lavoratori stagionali isolani che ha iniziato a porre sotto i riflettori questa grave politica di riordinamento applicata dall’INPS.
Le prime battaglie sono state condotte in varie piazze e degli esponenti sono stati anche ricevuti da vari gruppi parlamentari vicini alla causa. Una ricerca continua di dialogo con le istituzioni e di sensibilizzazione delle persone ad una problematica quanto mai seria; una operazione che è stata affiancata dalle campagne di raccolta firme condotte in molti punti della nostra isola dove, alcuni lavoratori, hanno spiegato le motivazioni delle proprie preoccupazioni. In men che non si dica sono state raccolte più di 7mila firme, un risultato davvero impressionante, che testimonia come la tematica tocchi davvero una parte sostanziosa della nostra società.
Da questa esperienza è nata, poi, la necessità di costituire un gruppo univoco che potesse dialogare con le istituzioni e con gli altri gruppi nascenti in Italia. E’ così che è nata l’idea dell’associazione dei lavoratori stagionali, riunitisi, poi, in “ALT – associazione lavoratori del turismo” che abbraccia davvero tutte le categorie lavorative.
Dopo un fisiologico periodo di attività ridotte, dovuto anche e soprattutto alla concentrazione del periodo lavorativo, i promotori dell’iniziativa hanno preso il toro per le corna e sono decisi più che mai ad attirare l’attenzione sul problema e a cercare di trovare una soluzione condivisa quanto prima.
“ALT”, che è tutta isolana, è formata da Gennaro De Clemente (presidente), Luisa Morelli, Gigi Lista, Emilio Conte, Lorena Del Deo, Domenico Caserta, Eugenia Gadaleta e Riccardo Iovene.
Ed è proprio con Riccardo Iovene che abbiamo parlato della manifestazione in quel di Roma di oggi, facendo un po’ il punto della situazione di questa quanto mai ingarbugliata situazione.
Riccardo, in quanti partirete da Ischia alla volta di Roma?
“L’Associazione Lavoratori del Turismo – ci spiega – sarà presente con circa 300 persone e sarà coordinatore della Campania, che porterà in totale 700 persone circa.”
Una vera e propria manifestazione “bottom up” che vede scendere in strada padri di famiglia, giovani ed esperti professionisti, tutti uniti dall’incertezza del proprio futuro lavorativo e non solo.
“Noi da Ischia saremo la delegazione più numerosa e partiremo con il primo mezzo utile per essere a Roma e unirci nella protesta.”
Come si svolgerà la giornata del 12 novembre?
“Come dicevo – continua Riccardo Iovene – arriveremo a Roma in mattinata e presidieremo Montecitorio dalle ore 10.30 alle ore 15.00 circa.”
Ci sono alcune forze politiche che vi seguono e vi appoggiano?
“Con noi ci saranno alcuni rappresentanti del Movimento 5 Stelle e Rizzetto di Fratelli d’Italia – spiega – ma sono vicini alla nostra causa anche altri esponenti che compongono alcune frange interne al PD, come l’on. Sara Moretto, la senatrice Maria Spilabotte e l’on. Patrizia Maestri.”
Quali sono le richieste che farete emergere da questo evento?
“Sono quelle che stiamo proponendo da tempo: chiediamo la ristabilizzazione dei sei mesi per la disoccupazione e di prevedere corposi investimenti nel comparto per destagionalizzare l’intero indotto.”
La situazione al momento quale è? Ci ritroviamo ora in un periodo in cui molti lavoratori stagionali hanno terminato i propri contratti. Cosa accade?
“La situazione è delle più incerte – ci confida Riccardo Iovene – in quanto per questo anno è ancora tutto in bilico, aspettiamo che l’INPS emetta una terza circolare. Ma non abbiamo ancora avuto nulla.”
Quindi chi, ora, ha lavorato per un determinato periodo, non sa ancora se avrà il sussidio?
“Esatto, siamo a questo punto.”
Quanti membri ha l’associazione?
“Dopo una pausa dovuta alla stagione estiva, abbiamo dotato l’associazione di tutti i requisiti necessari per essere tale ed aperto una campagna di adesione. Contiamo di giungere a circa 500 persone in poco tempo, anche basandoci sulle migliaia di firme raccolte nelle manifestazioni svolte in passato.”
Hanno le idee molto chiare i promotori di ALT e, Riccardo, aggiunge: “A Roma, forse, saremo ricevuti da una commissione lavoro della Camera, una ulteriore opportunità per instaurare un dialogo tra le parti che speriamo porti ai risultati sperati.”
Non si abbassa, quindi, l’attenzione sul futuro dei lavoratori stagionali e sul grande problema della destagionalizzazione difficile del comparto.
Ischia capofila italiana per la lotta dei lavoratori stagionali, la nostra isola ad esempio per tutte le associazioni di categoria.