lunedì, Novembre 25, 2024

“Nata per te”, Ischia torna ad ospitare una produzione cinematografica

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Ancora una volta l’isola d’Ischia è stata scelta come location per una produzione cinematografica. Infatti sono appena terminate le riprese del film diretto da Fabio Massa “Nata per te”. Un’opera ispirata all’omonimo libro di Luca Mercadante e Luca Trapanese edito da Giulio Einaudi Editore, e che ripercorre la storia vera di un uomo e di una bambina, Luca e Alba. Un caso di adozione che ha commosso l’Italia intera. Il film è stato girato in parte anche nell’isola verde, nello specifico nel comune di Forio. L’ennesima scelta che premia la nostra isola e che si trasforma in un formidabile veicolo promozionale, ma non solo. Per saperne di più ne abbiamo parlato con Michelangelo Messina, location manager e organizzatore sull’isola anche per questa produzione e che oramai da circa trent’anni è il punto di riferimento per le produzioni cine tv ad Ischia.

«E’ sicuramente importante che per il film “Nata per te”, coprodotto da Cattleya e Bartlebyfilm abbiano scelto anche Ischia per girare alcune sequenze. Le riprese sono iniziate a Napoli a metà settembre. Qui sull’isola, nello specifico è stata utilizzata una villa a Panza, mentre alcune sequenze sono state girate sul porto di Forio e sulla spiaggia di Citara e vi hanno preso parte circa cinquanta comparse isolane».

– Quanto è importante questa produzione per l’isola?
«Tutte le produzioni che sbarcano ad Ischia per le loro riprese sono importantissime, basti pensare alla promozione del territorio con la veicolazione di immagini degli angoli più suggestivi. Senza calcolare poi tutto l’indotto economico che genera».

– Che tipo di indotto?
«Dipende dalla produzione e dal tempo in cui la troupe rimane sull’isola. Per esempio questa produzione è rimasta soltanto una settimana per girare le scene, anche se una parte della troupe è arrivata qualche giorno prima per la “pre – preparazione delle location”. Una produzione che comunque ha utilizzato per tutto il periodo circa 20 unità di personale tra runner, manovali, guardiania, il servizio catering, trasporti; cinquanta comparse. Oltre al gruppo storico che collabora con me da anni, fidato e professionalmente molto preparato a soddisfare ogni esigenza delle produzioni».

Un bell’indotto, quindi.
«Certamente, basti pensare che comunque una troupe di 60 persone ha alloggiato a Forio in due alberghi occupando camere per dieci giorni. E quando alla domenica le riprese erano ferme, ne hanno approfittato per godere delle bellezze dell’isola, in primis dei parchi termali, come dei ristoranti dopo il lavoro. Insomma, viene creato complessivamente un consistente indotto, oltre alla promozione del territorio».

– E il territorio come risponde?
«Devo dire molto bene, a partire dalle Amministrazioni che sono sempre disponibili e collaborative. Grazie al sindaco Francesco Del Deo la produzione ha avuto il patrocinio del Comune di Forio, il quale ha fornito ampia assistenza mettendo a disposizione autorizzazioni, suolo pubblico e assistenza municipale. Il Comune d’Ischia si è invece impegnato per il permesso per gli sbarchi e l’assistenza municipale. Poiché alcune scene venivano girate su aree demaniali, lo stesso Circomare Ischia e Locamare di Forio sono stati molto disponibili per le autorizzazioni e l’assistenza. Come pure le compagnie isolane di trasporto marittimo coinvolte, come la Medmar e Alilauro.

Senza dimentica il Calise, che ci ha ospitato per il casting, e ovviamente la Film Commission della Regione Campania, con cui collaboro da anni. Mi ritengo molto fortunato poiché tutti collaborano e fanno in modo che le produzioni si trovino a loro agio. Ricordo ancora le scene del film di Muccino (“A casa tutti bene”), quando dovemmo bloccare la Statale a Casamicciola e tutti, pubblico e automobilisti, restarono in un silenzio assoluto mentre si girava, al punto che il direttore di produzione disse “a Roma non sarebbe mai successo”, e ci ringraziò molto».

– Parliamo di questo film.
Il film è tratto dal romanzo che Luca Trapanese ha scritto dopo questa meravigliosa esperienza che lo ha portato ad adottare una bambina down. Nel cast c’è Teresa Saponangelo, che in molti ricorderanno per aver interpretato la madre del giovane Sorrentino in “E’ stata la mano di Dio”, per la quale ha vinto il David di Donatello come miglior attrice non protagonista. Altri interpreti sono Barbora Bobulova, Alessandro Piavani, Antonia Truppo e la partecipazione straordinaria di Iaia Forte. Con il regista Fabio Massa è stato un piacevole re-incontro. Infatti era stato già qui sull’isola, aveva partecipato con il suo primo film “Il sud è niente” all’edizione 2014 dell’Ischia Film Festival da noi al Castello. Per il resto dobbiamo aspettare le comunicazioni ufficiali della produzione».

– All’orizzonte ci sono altre produzioni?
«Per il momento siamo in attesa di poter iniziare un importante film americano con una produzione internazionale. E’ già da un anno che abbiamo messo in moto la macchina e dovremmo battere il primo ciak verso la metà dell’anno prossimo. Poi c’è un altro film per il quale stiamo effettuando in queste settimane dei primi sopralluoghi cognitivi. Se son rose fioriranno…».

– Allora buona fortuna e in bocca al lupo.
«Grazie».

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