venerdì, Marzo 14, 2025

Nicola Nicolella: “Ego Eco: la società difesa dal Sindaco Del Deo che riesce a Forio ancora a dettare legge”.

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Nicola Nicolella | È ormai una società in balia delle onde che riesce a Forio, nonostante tutto,ancora a dettare legge, facendo il bello ed il cattivo tempo nonostante fosse inadempiente rispetto al contratto ed al capitolato sottoscritto con il Comune.

Qualcuno, dopo quello che si verificato con i dipendenti della società, ha azzardato che ci fosse qualcuno dietro che li aizzasse, al solo scopo di nascondere quelle che sono le responsabilità di dirigenti e sindaco sulla vicenda.

Non voglio ripetere tutto quanto più volte detto in precedenti interventi, ma non posso fare a meno di segnalare il mio ultimo intervento in Consiglio comunale ed esattamente in data 11.06.2015 riportato nella delibera n. , nel quale dopo la premessa fatta è inserita anche la proposta per risolvere il problema. All’epoca mi chiedevo e chiedevo anche al sindaco e ai consiglieri di maggioranza quale fosse l’interesse di fare silenzio di fronte alle continue inadempienze contrattuali della società. La maggioranza appariva correa della società nelle mancanze circa il servizio/ disservizio della raccolta dei rifiuti solidi urbani nel territorio di Forio. Nel citato consiglio comunale per l’ennesima volta spiegai che il DURC della società non era regolare così come già dichiarato dai dirigenti di altri Comuni della Campania e del Lazio e nonostante ciò il Comune di Forio pagava regolarmente. Qualche amministratore diceva a bassa voce che il pagamento avveniva per consentire il pagamento degli stipendi dei dipendenti. Bene, oggi che nemmeno questo avviene, vorrei ascoltare quegli amministratori cosa hanno da dire a giustificazione. E cosa potrebbero dire difronte a licenziamenti fatti dalla società e dopo aver fatto sottoscrivere ai dipendenti con le rappresentanze sindacali contratti di solidarietà o applicargli la cassa integrazione guadagni; e cosa diranno laddove la società ha preteso dai lavoratori la liberatoria da eventuali oneri derivante dalla mancata accettazione da parte dell’INPS per gli eventuali oneri a carico dell’Ente non concessi per non aver accettato i contratti di solidarietà.

E cosa avranno da dire sull’inodoneità dei mezzi in termini di sicurezza e di igiene- sanitario; e cosa ancora avranno da dire sul mancato acquisto dei mezzi stessi che dovrebbero essere a scadenza del contratto di proprietà del Comune.

Oggi, credo più niente se non quello della consapevolezza che effettivamente il DURC non è regolare e che nonostante ciò il Comune ha comunque pagato. Allora mi chiedo: ma se il DURC non è regolare e la legge prevede che il Comune si deve sostituire alla società nel versamento dei contributi all’Ente previdenziale, di conseguenza vuol dire che, attraverso l’omissione, il Comune ha distolto le relative somme dei dipendenti a favore della società. Infatti va ricordato che i contributi previdenziali sono determinati da somme dei dipendenti che il datore di lavoro trattiene per versare all’Ente previdenziale e non versarle significa appropriarsene indebitamente, tanto che lo stesso mancato versamento costituisce reato. Orbene, un semplice sillogismo porta ad affermare che il Comune versando l’intero canone alla società ha distolto la relativa quota da versare all’Ente previdenziale in sostituzione della società stessa in favore di quest’ultima.

Oggi mi chiedo quale sarà il comportamento del Sindaco difronte a questa situazione che non può essere più nascosta. Farà sempre finta di non sapere nulla come è sua ormai consuetudine! Anche difronte a ciò l’unica cosa che mi viene da dire è che il sindaco o non fa il sindaco o non può farlo. Mi rendo conto che il Dirigente del Commissariato di P. S. di ISCHIA deve fare il suo dovere provvedendo a denunziare i lavoratori per interruzione di pubblico servizio ma spero che, investito della problematica del servizio interrotto, indaghi anche sulle lamentele dei lavoratori circa le condizioni in cui gli stessi sono costretti a lavorare e se effettivamente le condizioni permettano di farlo, poiché se queste ultime non sono idonee, allora non si configurerebbe il reato di interruzione di pubblico servizio, poiché l’eventuale reato determinato dalla mancanza delle condizioni di sicurezza ed igienico – sanitarie, determinerebbe l’immediata interruzione del servizio poiché i reati ipotizzabili sono di pericolo e non di danno, significando che non è necessario per la loro configurabilità il verificarsi dell’evento.

Un ultima osservazione che mi viene da fare e che non vuole essere una difesa dei lavoratori è il fatto che per ciò che è successo la società ha già elevato a tutti i dipendenti la contestazione per, a dire della stessa, l’arbitraria astensione dal lavoro.

A questa contestazione, il sindaco nulla ha fatto come se il cantiere non fosse del Comune, tollerando di fatto ciò che sta accadendo sulla pelle dei lavoratori così come già accaduto ad altri in passato.

Ebbene, a questo punto visto che il sindaco nessuna contestazione muove alla società nè le Autorità preposte prendono provvedimenti in ordine alle numerose irregolarità commesse dalla società,esorto i dipendenti a fare formali contestazioni alla società su tutte le mancanze sostituendosi ad un sindaco che nulla sa o fa finta di non sapere.

In ordine poi alla mancata corresponsione degli stipendi mi viene da dire ai dipendenti, purtroppo, auto invitatevi a casa del sindaco e degli assessori portando tutti i componenti della famiglia poiché con il loro indennizzo che percepiscono sempre puntuale vi potranno offrire un piatto caldo.

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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