Il peso dell’attacco gialloblù sulle spalle, il grande gioco sporco in molte zone del campo, i momenti di blackout e le difficoltà, la reazione, i gol e la gioia. E’ un po’ questo il racconto di Nicola Talamo in maglia gialloblu. Arrivato lo scorso anno dalla Nocerina, Talamo si è ricavato uno spazio nella “hall of fame” gialloblù senza timore di smentita. Domenica scorsa al “Novi” di Angri è andato in rete regalando alla truppa di Simone Corino il doppio vantaggio contro il Costa d’Amalfi in un tuffo pregevole colpendo la palla di testa e insaccando nell’angolo lontano. Con la partenza di Ciro Favetta, l’attacco ischitano – ancora di più – torna di marca Talamo.
Nicola Talamo regala tre punti a Ischia contro il Costa d’Amalfi. Torna a segnare dopo un periodo complicato sia per lui che per la squadra. Ora sembra che le cose stiano migliorando per il cielo gialloblù. Quali sono le tue sensazioni?
“Ho segnato un gol rilevante per la squadra, la società e i tifosi, contribuendo alla vittoria in una partita fondamentale. Domenica prossima (contro il Real Acerrana) sarà un incontro ancora più importante rispetto alla scorsa domenica, trattandosi di uno scontro diretto. Faremo del nostro meglio per vincere”.
Anche se non segnavi da un po’ di tempo, il tuo impegno in campo è sempre stato costante. Hai svolto molto lavoro importante, contribuendo notevolmente all’attacco insieme a un giocatore di categoria come Favetta, adesso, invece, condividi il reparto con gli under D’Anna, Quirino, Pellino. Salutiamo ovviamente Favetta e rispettiamo le sue decisioni. Ora, però, la responsabilità dell’attacco ricade su di te…
“Per me è stato un periodo particolare, anche se ogni domenica cerco di sfruttare l’occasione al meglio. Domenica scorsa ho avuto alcune opportunità e fortunatamente sono riuscito a segnare e a contribuire alla vittoria della squadra. Per quanto riguarda i ragazzi, sono davvero straordinari perché si allenano ogni giorno con una mentalità vincente e con la voglia di migliorarsi, combattere e vincere. Sono contento di avere compagni di squadra così motivati. Auguro buona fortuna a Ciro, che è stato mio compagno di reparto e una persona eccezionale”.
Non voglio metterti in difficoltà, la mia domanda non ha questo scopo. È cambiato l’allenatore: un’icona del calcio è andata via, Enrico Buonocore, ma ha lasciato il segno con il suo lavoro, specialmente a Ischia. Ora Simone Corino, della “scuola” Bonocore, guida la squadra, anche se non ha lo stesso carisma e peso di mister Buonocore. Cambia il vostro rapporto e, se sì, come?
“Il mister ha fatto molto in questi due anni e mezzo. Nonostante un cambio di percorso quest’anno, abbiamo iniziato con qualche difficoltà. Tuttavia, l’impronta del mister è sempre stata presente, grazie al suo carisma ci ha trasmesso motivazione e senso di appartenenza all’isola in ogni partita. Mister Corino è stato parte integrante dello staff e conosce bene tutti i giocatori, anche se è ancora alle prime esperienze come allenatore. È molto carismatico e ci motiva continuamente. Da qualche mese vive con noi sull’isola in modo affettuoso”.
L’attaccamento alla maglia diventa certamente più facile quando si è al Mazzella e si comprende l’importanza attribuita dai tifosi, dallo stadio e dall’intero ambiente. Tuttavia, quest’anno i linguaggi si sono in qualche modo confusi, rendendo più difficile mantenere lo stesso legame con la maglia.
“L’anno scorso sono stato accolto come un membro della famiglia, e posso solo esprimere la mia gratitudine per il sostegno che mi è stato offerto anche nei momenti più difficili. Quest’anno, con l’arrivo di nuovi giocatori, è comprensibile che l’ambientamento sia più complesso, ma sono fiducioso che queste problematiche si risolveranno a breve. Sebbene al momento sia difficile percepire appieno il calore del nostro pubblico, sono certo che entro un mese riusciremo a riempire lo stadio e a far sentire tutto il loro supporto. Questo processo sarà continuo e non si concluderà domani”.
