Rieccoci, dopo la pausa natalizia, con il nostro appuntamento quotidiano, lasciando tornare quel punto di vista libero e senza padroni che caratterizza queste poco più di duemila battute al giorno, sopito solo dalla consueta parentesi buonista del 24 dicembre.
Avevo serbato gelosamente l’intervista rilasciata di recente dal sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino e tutta l’inquietudine manifestata nelle parole di un sindaco ormai da tempo allo sbando totale, che parla di demagogia altrui per cercare invano di coprire le sue mancanze e adducendo come scusa al dir poco scarno cartellone natalizio la massima concentrazione su obiettivi più importanti. Peccato li conosca soltanto lui, perché noi umili comuni mortali non ne abbiamo alcuna notizia. Tuttavia non sono rimasto affatto meravigliato dalle sue parole, perché né io né il Paese (che pare stia finalmente e concretamente cominciando a capire di che pasta sia fatta l’amministrazione da lui guidata) ci saremmo aspettati alcunché di diverso da questa ennesima figura da faccia di bronzo.
Quel che invece mi è dispiaciuto è stato leggere l’intervista al nostro giornale del Sindaco di Forio, Stani Verde, al quale accreditavo (e in realtà accredito ancora) uno slancio non indifferente nell’amministrare la cosa pubblica, puntando su metodi ed energie convergenti per quanto eterogenee. In una visione, per così dire, moderna nel guidare il suo Comune, che ha dato già ottimi risultati in termini d’immagine e di credibilità tra la gente, stona non poco parlare di “risveglio dell’orgoglio foriano”: sono passati i tempi in cui un Sindaco che si rispetti dica pubblicamente e a tutti i costi quel che la gente vuol sentirsi dire per captarne la benevolenza! E quando poi, come se non bastasse, si dichiara qualcosa del tipo “ci potranno copiare gli eventi, ma per vedere la bellezza del nostro territorio che adesso è arrivata anche al Tg5, oggi mi dicono che addirittura hanno visto anche delle troupe di Italia 1, bisogna venire a Forio”, si è indubbiamente persa un’occasione d’oro per compiere, con estrema classe e a giusta ragione, un salto di qualità enorme, quello che proprio dal sindaco d’Ischia gli è stato progressivamente offerto su un piatto d’argento e che poteva consolidare il passaggio di consegne ufficiale dalla “ischiacentricità” ormai in declino alla novella “foriocentricità”.
C’è ancora tempo per rimediare, caro Stani. Ma evita passi falsi del genere: l’Isola (non solo Forio) ha bisogno di veri leader e andare oltre!