Che Casamicciola non mantenesse gli impegni lo sapevano tutti, troppi i rischi, troppi i malumori, poco il peso politico di una maggioranza che si butta li dove tira il vento. La dottoressa Cerni, alla luce delle limitazioni imposte dal default comunale, si è trovata costretta a pescare nella pianta organica in servizio per mandare avanti la baracca. Questo dopo aver confidato invano nella celere attuazione del comunellino e nella parola data dal Sindaco Giovan Battista Castagna.
La possibilità di attivare convenzioni con altri enti per superare l’impasse e la carenza di forza lavoro era un’auspicio non concretizzatosi. A ben vedere però neppure la scelta dei funzionari da nominare in capo ai vari uffici ha ottenuto gli effetti sperati.
Il punto nodale è l’ufficio tecnico. Infatti venuta meno Casamicciola, la Cerni aveva accolto le richieste di Oscar Rumolo dall’Ufficio Finanziario nominandolo nel ruolo e con la provvisoria funzione di gestione dell’Ufficio Tecnico. Data la mole di lavoro, in via temporanea, la Cerni ha nominato anche una unità presente in pianta organica in possesso dei requisiti tecnici adeguati, per coordinare il suo operato. Si tratta del Geometra Domenico Patalano. Rumolo con il segretario generale Luigi Cupolo e Oscar Rumolo avrebbe dovuto fornire solo il supporto amministrativo e contabile.
Rumolo quale responsabile del V servizio avrà in mano le sorti dell’edilizia privata, l’urbanistica, il condono edilizio, il Demanio Marittimo, i LL.PP e l’Igiene Urbana. Un ruolo voluto per lui dal funzionario di Governo che regge le sorti del paese e che sarebbe potuto essere, per legge, anche del Segretario Generale
Seguendo le logiche di andreottiana memoria Rumolo si sarebbe cosi trovato senza colpo ferire, al posto giusto e nel momento giusto, il Settore Demanio, per divenire il Responsabile Unico del Procedimento tanto atteso relativo all’appalto per la gestione del porto turistico di Lacco Ameno.
Ed invece è giunto come una doccia fredda il parere negativo del Ministero Competente sull’incarico appena affidatogli. Per i funzionari ministeriali Rumolo è incompatibile con tale incarico. La comunicazione è già ufficiale e nota al commissario lacchese. Tanto che a breve l’incarico per l’Ufficio Tecnico verrà revocato e con esso anche il decreto relativo dell’ufficio tecnico.
Un parere che spegne definitivamente ogni polemica e i dubbi suscitati dalla nomina prefettizia. La commissaria Cerni ha già avviato nuovi contatti con altri enti, in particolare con il comune di Forio per acquisire l’adesione e potersi avvalere di un dirigente dell’Ufficio Tecnico in convenzione.
Nel frattempo la macchina amministrativa è bloccata. Appalti, nomine, lavori, tutto fermo. Certamente si tratta di tecnicismi, altrettanto certamente ci si trova dinanzi ad un inamovismo che fa gioco alla politica che attende solo di ripresentarsi al paese per cavalcare l’onda di malessere e malcontento addossando ad altri le sue esclusivi ed inconfutabili responsabilità. Addossare ad altri il disastro sociale ed amministrativo in cui è stata precipitata Lacco Ameno.
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