Ida Trofa | Muove poco sotto le 2000 adesioni la raccolta di firme promossa dai cittadini dell’isola d’Ischia, in maniera spontanea e libera, per richiedere la proroga dello stato di Emergenza Terremoto.
La raccolta proseguirà, grazie al contributo dei volontari e ai tanti punti di raccolta dislocati sul territori ischitano, fino ai primi di gennaio per poi essere indirizzata ai vari organismi di governo che dovranno provvedere, auspicabilmente, all’ulteriore proroga dell’emergenza affidata al commissario delegato l’Architetto Giuseppe Grimaldi.
Un’iniziativa, questa di richiedere istituzionalmente la proroga che resta in testa al governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
De Luca, lo scorso luglio aveva richiesto ancora un anno di emergenza ottenendo invece, dal Governo Conte, solo sei mesi.
Dovrà essere, proprio, il presidente del Consiglio dei Ministri, l’avvocato Conte, di concerto con il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, a rendere il proprio parere prima dell’ulteriore dichiarazione di proroga altrimenti lo stato di emergenza terminerà, tutto al più, il prossimo 24 febbraio passando poi nella gestione ordinaria della stessa Regione Campania e nelle competenze dell’altro commissario straordinario, Carlo Schilardi.
Un’ipotesi non del tutto confortante attesi gli esempi di altre realtà come il Centro Italia, ove, senza un delegato all’emergenza, i tempi per CAS ed alloggiati, come per l’assistenza alla popolazione e gli interventi di riduzione del rischio residuo e tendenti a risolvere la situazione di compromissione degli interessi primari della comunità colpita.
Una raccolta capace di unire tutte le anime, e di travalicare le sponde politiche di maggioranza e opposizione, di coinvolgere, in un anelito di solidarietà e supporto, tutte le parti politiche locali e non, che hanno inteso sostenere la raccolta anche in maniera simbolica.
La petizione ha già ottenuto nel nome di quel maledetto “21 agosto” l’appoggio trasversale dei sindaci del Cratere, quelli di Casamicciola Terme e Lacco Ameno pubblicamente sostenuti dai rispettivi capigruppo e certamente, a breve, anche del sindaco di Forio di cui si attende solo la dichiarazione.
Tutti hanno già condiviso l’iniziativa popolare e palesato l’intenzione di sollecitare istituzionalmente, con un atto ufficiale, la proroga dello stato di Emergenza Ischia in capo al delegato Grimaldi.
Anche le opposizioni di Luigi Mennella e Carmine Monti hanno aderito e supportato la proposta popolare. Forte, inoltre, il sostegno oltre la connotazione politica di diverse anime e movimenti locali che hanno accettato di mettere da parte il proprio ruolo per dedicarsi alla causa comune. E i risultati di questa condivisione sono palesi.
La richiesta. I quasi 2mila firmatari chiedono la proroga dello Stato di Emergenza innanzitutto per consentire al commissaio della ricostruzione Carlo Schilardi, atteso da un impegno arduo per non dire improbo e certamente di non rapida definizione, di poter lavorare per la ricostruzione in maniera serena e mirata ed ancora per consentire alla popolazione di ricevere la giusta assistenza, beneficiando del lavoro specifico del delegato Arch. Grimaldi, oltre che per l’assistenza materiale anche per farsi che vengano completati gli interventi di messa in sicurezza e di riduzione del rischio residuo previsti sul territorio ed affidati allo stesso commissario per l’emergenza.
I cittadini sottoscrittori chiedono ai sindaci di sostenerli perché credono fortemente nella necessità di una gestione del territorio che possa essere condotta in via straordinaria e soprattutto perché proprio Il Dl 109 tramutato nella legge per le emergenze tra cui la ricostruzione di Ischia è prevista espressamente la collaborazione tra il commissario straordinario alla ricostruzione e il commissario delegato all’emergenza. Ciò per far fronte all’interessi primari contingibili ed urgenti che richiedono misure straordinarie. La straordinarietà delle misure da porre in essere, basta voltarsi a guardare i borghi di Casamicciola e Lacco ed in parte quelli di Forio per comprendere che non si è ancora conclusa. Da qui l’ineluttabile necessità di prolungare lo stato di emergenza se non di un anno almeno di sei mesi come nei bisogni di questa realtà.
Il box. I tratti salienti della petizione . La “Petizione in favore dei cittadini terremotati dell’Isola d’Ischia (Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio) afferisce la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza dell’evento sismico che ha interessato il territorio dei Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno dell’isola di Ischia il giorno 21 agosto 2017.
I sottoscritti cittadini firmatari della petizione capace di raggiungere già 1971 firme chiedono che sia prorogato con provvedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri lo stato di emergenza dichiarato il 29 agosto 2017 in conseguenza dell’evento sismico che ha interessato il territorio dei Comuni isolani per la durata di un anno o nel peggiore dei casi di ulteriori 180 giorni. Considerato che la dichiarazione dello stato di emergenza e’ stata adottata per fronteggiare situazioni che per intensità ed estensione richiedono l’utilizzo di mezzi e poteri straordinari per i quali il 22 agosto 2017 p stata tra l’altro decretata la “dichiarazione eccezionale rischio di compromissione degli interessi primari“.
La Giunta Regionale della Campania ( delibera n. 541 del 23.08.2017) in merito all’evento sismico che ha colpito alcuni territori dell’isola di Ischia ha, tra l’altro, conferito mandato al Presidente della Giunta Regionale, ai fini della richiesta al Consiglio dei Ministri della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, ai sensi dell’articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e ss.mm.ii. ed approvate le prime disposizioni operative.
Una delibera ottenuta dal Consiglio dei Ministri il 29 agosto 2017.
Emerge pertanto, l’esigenza inconfutabile, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri di deliberare la proroga, almeno di anni 1, dello stato di emergenza affidato al commissario delegato Arch. Giuseppe Grimaldi per il proseguimento degli interventi finalizzati al superamento della grave situazione determinatasi. “Considerato che gli interventi sono tuttora in corso e che, quindi, l’emergenza non può ritenersi conclusa; ritenuto che la predetta situazione emergenziale persiste e che pertanto ricorrono, nella fattispecie, i presupposti previsti dall’art. 24, comma 3, del citato decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, per la proroga dello stato di emergenza” si legge nel documento sottoscritto.
“Tenuto conto inoltre che Ischia è l’unica emergenza prorogata di soli sei mesi per complessivi 18 mesi (dal 29 agosto 2017 spostato al 21 -24 febbraio 2019) e non di un anno come prevede la nuova normativa sulla protezione civile e come è accaduto altrove, in altri disastri. Tornare in regime ordinario, sarebbe un disastro per la popolazione che ha ancora bisogno di supporto, straordinarietà, assistenza, contributi, soccorso e sostegno. Senza nuove previsioni l’emergenza con tutte le conseguenze che ne derivano terminerà al massimo il 24 febbraio 2019”.
Una proroga dello Stato di Emergenza di almeno di un altro anno al fine, dunque, di garantire stabilità e assistenza alle popolazioni colpite in modo che tutte le parti coinvolte possano operare senza carichi ed aggravi di lavoro in una situazione delicatissima e bisognosa di cautele ed attenzioni.
L’istanza, fermo restante l’avvio della fase di ricostruzione e quanto contenuto all’ art 18 comma 1 lettera a del dl n. 109, convertito in legge 130/2018 con la quale si prevede che il commissario straordinario operi in raccordo con comm delegato al fine di coordinare le attività con gli interventi relativi al superamento dello stato di emergenza e solo che l’art 18 del decreto-legge n. 109/2018, recante “Funzioni del commissario straordinario”, ha inteso affidargli le attività relative all’assistenza alla popolazione a seguito della cessazione dello stato di emergenza.
Considerata che lo stato di emergenza non può ritenersi superato. Un bollettino di guerra che recita ancora numeri da brivido : 2000 case inagibili, 2800 sfollati di cui 400 residenti ancora in albergo, 30 tra strutture ricettive e ristoranti ancora chiusi e almeno 300 persone che un lavoro non l’hanno più trovato. E in molti casi qualcuno è emigrato. Così come gli alunni di 6 scuole che hanno il proprio plesso inagibile e il Municipio di Casamicciola allocato in una ex ristorante-pizzeria. Tale richiesta di proroga dello stato di emergenza viene formulata al fine di scongiurare gravi risvolti sociali, consentire il prosieguo del lavoro legato alla fase ed alla gestione di detta emergenza affidata al delegato Arch. Giuseppe Grimaldi e parallelamente un più agile lavoro della fase di Ricostruzione affidata al Com Straordinario Dott. Carlo Schilardi. Contrastare lo spopolamento e favorire la ricostituzione del tessuto economico e sociale delle zone colpite e sostenere il sistema “Ischia”.