Gaetano Di Meglio | Il problema della sicurezza delle nostre strade è, sempre di più, legata alla buona gestione della Città Metropolitana. Sono numerosi, infatti, i tratti di competenza dell’ex provincia. E tanti devono restare almeno che non si voglia fare come Forio e si voglia fare un regalo all’ente del sindaco Manfredi e del consigliere delegato Gaudioso. A Forio, come molti ricorderanno, infatti, il comune, negli anni, si caricò della responsabilità di tutte le strade e i risultati si vedono. Il pericolo al Cuotto è altissimo, la pioggia ha aggravato di parecchio le condizioni del manto stradale e bisogna fare molta attenzione. Diverse buche si sono aperte a Barano e, tra la “Starza” e la Molara, il percorso ad ostacoli – quando si vedono perché ieri sera era out anche la pubblica illuminazione – è pericoloso e difficile da compiere tra curve, auto mal parcheggiate e vigili urbani che non si vedono neanche con il lanternino.
A rompere il silenzio e, in qualche modo, anche a puntare il dito è il sindaco di Serrara Fontana, Irene Iacono, che con stile richiama l’ente metropolitano alle sue responsabilità.
“Piove incessantemente da quasi 48 ore (in questo momento sembra essersi fermata la pioggia), stiamo effettuando sopralluoghi su tutto il territorio – scrive Iacono – da venerdì pomeriggio per monitorare le situazioni che possono destare preoccupazione. Anche sul nostro territorio si stanno verificando piccoli smottamenti che stiamo ripulendo da stamattina con i nostri mezzi onde garantire la viabilità in considerazione anche della situazione di Casamicciola. In particolare, nella zona nei pressi di Casa Museo (tra Fontana e Buonopane), una rete paramassi, che ha svolto egregiamente la sua funzione, necessita con urgenza di essere svuotata, operazione non semplice visto che le piante sono tante e molto alte. Sempre nello spirito di collaborazione che deve caratterizzare i rapporti istituzionali con gli altri Enti competenti, varie volte abbiamo interloquito e segnalato alla Città Metropolitana – attacca con stile – la necessità di pulire dietro alle reti, sollecitato vari interventi sulla ex SS 270 in vari punti per evitare tali eventi. Stessa situazione al Ciglio dove, a causa della presenza del semaforo da oltre un anno, quotidianamente, riceviamo attacchi e critiche dalla cittadinanza dell’intera isola” rimarca il primo cittadino del comune montano che, evidentemente, è stufa di non essere ascoltata dall’ente che vede in Dionigi Gaudioso il riferimento più diretto e che, a Ischia, è presente con poche forze.
È arrivato il caso di far capire al sindaco Metropolitano, che Ischia non è periferia e che servono più ditte impegnate e più risorse. Lo sforzo realizzato – a metà – sulla strada di Casamicciola è solo un pezzo e che non assolve l’ente custode delle strade dall’essere presente su tutta l’isola. Oggi si pagano anni e anni di cattiva gestione, di menefreghismo e di interventi “altrove” e ora nessuno si può più permettere atteggiamenti del genere.
“Non è polemica – chiarisce il primo cittadino donna dell’isola – la mia ma credo sia giusto spiegare ai cittadini la situazione in cui spesso noi Sindaci ci troviamo. Così come è giusto dire ai cittadini, appellandoci al senso di responsabilità civile, che bisogna cambiare completamente mentalità. Tutti coloro che hanno proprietà prospicienti alla via pubblica o comunque vicino a beni comuni devono necessariamente provvedere a manutenere la proprietà garantendo decoro e sicurezza. Solo così eviteremo che l’isola cada a pezzi, come avviene dopo ogni temporale. Manutenzione, cura, senso di responsabilità civile da parte di tutti, Enti pubblici e privati cittadini, per far sì che la nostra isola non sia più così fragile”.
Uno sfogo, questo della sindaca isolana, che arriva dopo la “passeggiata” isolana del dirigente Sarno insieme con il sindaco Gaudioso che, in qualche modo, ha snobbato le urgenze del comune di Serrara Fontana, concentrandosi solo sui punti di maggiore visibilità. Purtroppo, la “questione Ischia” non può continuare ad essere gestita in questo modo. Serve di più. E Gaudioso è chiamato ad un intervento diverso e più aperto. Rifare la strada dei Maronti è sicuramente una cosa buona, ma gli impegni devono essere maggiori e diversi
Non a caso la prima a rompere il muro di silenzio e di finta pace con la Città Metropolitana è stata Irene Iacono, una donna. Che fa eco alla dottoressa Calcaterra nel mese di dicembre quando, però, il comune di casamicciola era in torto (e non poteva essere diversamente dopo anni targati Castagna-Silvitelli-Senese), attaccò l’ente metropolitano per la questione della SS270 all’altezza della Casa Cantoniera.
Silenzi imbarazzanti, invece, arrivano da Forio dove non sono due reti a preoccupare, bensì metri e metri di costa a rischio. Via Giovanni Mazzella che cade a pezzi a mare e il muraglione della vergogna resta come emblema della pessima gestione metropolitana degli anni scorsi.
Speriamo in segnali di ripresa che possano arrivare quanto prima.