Scatti osé a Sant’Angelo: la figlia della Muti fa notizia. O no?
Pasquale Raicaldo | Nuda su Neruda. La rima è perfetta, ai tempi di Twitter è già garanzia di successo. E l’hashtag, quella formuletta che accompagna il “post”, è bell’e fatto. Ma l’ultima foto, rigorosamente hot, di Naike Rivelli, l’eccentrica figlia dell’attrice Ornella Muti che ha eletto l’isola d’Ischia a suo buen ritiro fa decisamente discutere. Perché dopo il sesso tantrico con Yari Carrisi, sotto l’ulivo secolare di papà Al Bano, la showgirl ha giocato – nella sua ultima vacanza isolana – con una roccia simbolo di Sant’Angelo, la pietra di tufo sulla quale l’associazione “Amici di Sant’Angelo” ha applicato una ceramica che riproduce il volto di Neruda. La sacralità di uno dei più grandi poeti di sempre s’è così accompagnata, in uno scatto che ha fatto il giro d’Italia (quasi 800 like su Instagram, il social delle foto), con la visione assai profana delle conturbanti forme della giovanotta, che per la verità neanche farebbero più notizia (vista la conclamata propensione al déshabillé).
E se dall’Abruzzo alla Lombardia, blog e siti di news hanno raccontato la “nuda su Neruda” con post acchiappa-click (Il Messaggero ha per esempio raccontato: “Una vacanza davvero hot per Naike Rivelli e Yari Carrisi: i due stanno soggiornando sulla bellissima isola di Ischia e Naike non perde mai occasione per mandare in tilt i suoi fans), certo l’isola si è spaccata su quel confine neanche troppo impercettibile tra buon gusto e marketing. «La questione è semplice. – prova a spiegare Giuseppe Iacono, titolare di “Divina”, che ha accompagnato la figlia d’arte in giro in questi giorni – Naike e Yari ha una forte attenzione mediatica. Anche le pose all’apparenza senza senso possono veicolare a migliaia di utenti, attraverso foto e clip, alcuni scorci dell’isola: da Cavascura alle Fumarole, dove la Rivelli si è esibita nella cottura sotto la sabbia. Nessuno scandalo: la televisione, del resto, viaggia su molti format non propriamente ricchi di contenuti, da cui traspare però la bellezza dei luoghi. Ora, anche se un numero marginale di utenti viene attratto da quel che vede, è tutto guadagnato».
Sarà, ma non tutti paiono persuasi dal valore aggiunto delle forme della Rivelli per le strategie turistiche dell’isola. «Leggo che il “web impazzisce” – ha per esempio scritto sul suo profilo Facebook il regista Salvatore Ronga – con ammiccamenti e complicità di sapore provinciale, ma nessuno, dico nessuno che stigmatizzi cafonate come questa? I vati del turismo di casa nostra, le vestali del social con l’hashtag sempre pronto, i selfie-made- men, i guru del glamour piennolo&champagne? Nessuno che prenda le distanze da un comportamento così becero? Mah!». Suo anche l’ironico testo, in punta di penna, intitolato – neanche a dirlo – “Nuda su Neruda”. «Durante il suo esilio europeo – ha scritto Ronga – Pablo Neruda fece tappa a Ischia, nel piccolo borgo di Sant’Angelo. Il soggiorno sull’isola avrebbe ispirato a Skarmeta il suo romanzo più famoso, diventato poi un amatissimo film, apologia della poesia, con l’ultima struggente interpretazione di Massimo Troisi, “Il postino”.
Di fronte al mare che guarda verso sud una pietra lavorata dall’uomo ricorda il passaggio del poeta, il vento salmastro liscia l’opera, l’orizzonte si spalanca evocando pensieri d’altri tempi.
Poi accade che una starlette dei reality, Naike Rivelli, in esilio sull’isola per riposarsi dalle fatiche di essere figlia di un’icona del cinema di casa nostra come Ornella Muti, incontra la pietra sul proprio cammino e, soggiogata dalla magia del luogo, dalla potenza ammaliatrice della poesia, sente l’impulso irrefrenabile di mettersi a nudo, come faremmo tutti – perché tutti ci sentiamo nudi di fronte alla poesia quando essa è tale – e per rendere chiaro il concetto ai suoi estimatori che la seguono su twitter, lo fa letteralmente.
Non solo, ma chi lo ha detto che un monumento non può servire ad altri scopi se non a quello del ricordo? Un monumento può avere la sventura di essere comodo, come nel caso della pietra di cui sopra. E così la nostra starlette si adagia sull’opera per una foto ricordo, con tanto di didascalia. “Mi sono spogliata nuda su Pablo Neruda” cinguetta felice, perché la carne è debole, ma lo spirito è spirito di patata». Serve altro?
Donna oltremodo volgare, senza né arte né parte!
Pienamente d’accordo………