Ecco, ci sono riusciti, o almeno i soliti hater/leoni da tastiera credono di aver raggiunto tale ambizioso e difficile risultato: trovare un difetto a Jannik Sinner per cercare di macchiare questo splendido ed esaltante momento della sua carriera da numero uno del tennis mondiale e beniamino dell’Italia sportiva (e non solo). Pensate un po’, ora ci sarebbe del razzismo nella battuta rivolta a Fabio Fazio, rispondendo con un “Non vedevo l’ora!” al conduttore che gli comunicava la sua presenza tra i pastori più “gettonati” in quel di San Gregorio Armeno a Napoli.
Bene, grandi strateghi della comunicazione, compreso quelli che hanno invitato pubblicamente i maestri di San Gregorio a ritirare le statuine del tennista altoatesino dai loro negozi, restando ovviamente inascoltati visto il business ricorrente: ma veramente non avete un cacchio d’altro a cui pensare nella Vostra giornata? Poi quando dal nord chiamano i meridionali piagnoni e lamentosi, a nostra volta, ci sentiamo perseguitati e presi in giro. Ma per favore… Piuttosto, perché non chiedete proprio a Fazio come mai non abbia approfondito in diretta la natura dell’affermazione di Sinner, anziché proseguire nella sua lecchinaggine senza confini ridendoci su?
Perché il candore e la sincerità di questo grande campione, che ha dimostrato a tutti i livelli una maturità e un low profile senza precedenti e non solo tra i ventitreenni come lui, devono essere omologati a un’affermazione razzista come tante altre? Non può essere che quel suo humour, spesso molto più sottile di quello tipicamente british, si sia rivelato tale anche stavolta, senza troppi retropensieri del caso? E seppure così non fosse stato, ma realmente Jannik di essere oggetto di un riconoscimento neppure poi tanto esclusivo non se ne poteva fregare più di tanto, se consideriamo che sono tantissimi i personaggi che ne vengono investiti e neppure sempre per i loro meriti quanto squisitamente per la vendibilità natalizia della loro immagine, ma chi di noi può avere titolo e presunzione (o tutti e due) per metterlo alla gogna, anziché apprezzarlo per aver detto, seppure con un velo d’ironia non proprio gradevolissima, esattamente ciò che pensa?Ecco, noi napoletani a volte preferiamo farci prendere in giro da chi ci consente di “mangiarci un’emozione”, magari battendosi il pugno sulla maglia lato cuore per poi cambiare squadra in base alle offerte più vantaggiose, anziché apprezzare chi ci dice la verità al posto di quello che, invece, ci farebbe più piacere sentirci dire. Fece benissimo mister Antonio Conte, quando in ritiro a Dimaro qualcuno intonò “chi non salta bianconero è”, a non partecipare, riconoscendo pubblicamente che mai avrebbe calpestato una parte del passato a cui è legato.
Sarebbe ora di crescere anche in questo! O no?
Daily 4ward di Davide Conte del 19 novembre 2024