sabato, Novembre 23, 2024

Nuovo rinvio dell’udienza preliminare la morte di Manuel Calise

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Ugo De Rosa | Ancora un rinvio dell’udienza preliminare che dovrà decidere sulla sorte di Simone Conte, accusato di omicidio stradale per la morte di Manuel Calise avvenuta il 2 dicembre 2021 sulla litoranea che collega Casamicciola e Lacco Ameno. Un impatto terrificante tra la Panda guidata dal Conte e lo scooter su cui viaggiava il diciassettenne, che non aveva lasciato scampo al Calise. L’ennesimo tragico incidente che vide come vittima un giovanissimo e che lasciò attonita e sgomenta la comunità isolana.
E’ il terzo rinvio, di cui due causati dalla malattia dell’imputato Conte. Già il 14 dicembre il difensore avv. Antonio De Girolamo aveva presentato certificato medico attestante che il suo assistito non poteva presentarsi in aula a causa della febbre alta. E così è stato anche ieri. Il gup Federica De Bellis ha dunque rinviato l’udienza al 21 marzo prossimo. Un rinvio di appena una settimana, dunque, evidentemente nella considerazione che in questo arco di tempo l’imputato dovrebbe essersi rimesso.

Una precedente udienza era stata invece rinviata perché le persone offese (Fabrizio Calise, Grazia Bianco e Christian Calise), i familiari di Manuel, dopo essersi costituite parte civile per il tramite dei loro difensori avvocati Gioacchino Alessandro Silvestro e Mariangela Calise, avevano chiesto al gup la citazione del responsabile civile, ovvero la compagnia di assicurazione della Fiat Panda condotta dal Conte. E proprio ieri la stessa compagnia si è costituita in giudizio, rappresentata dagli avvocati Pasquale Pacifico ed Ersilia Fortezza.
Il pubblico ministero aveva chiesto il rinvio a giudizio di Simone Conte ad ottobre scorso con questa accusa: «Perché cagionava per colpa la morte di Calise Manuel, con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, in particolare degli artt. 142 e 143 del d.l. n. 285/1992 (cd. Codice della strada), relativi ai limiti di velocità dei veicoli a motore ed alla posizione dei veicoli sulla carreggiata.

Segnatamente il predetto, conducente del veicolo Fiat Panda, percorrendo la SP 270 (via Litoranea), direzione Forio d’Ischia, alla velocità compresa tra i 70 e i 75 km/h (di gran lunga superiore al limite fissato in 50 km/h), giungendo in prossimità di un tratto curvilineo, invadeva la corsia opposta, impegnata dalla vittima, che si trovava a bordo del motociclo Honda SH e, dopo averne urtato la porzione anteriore della fiancata sinistra, lo sbalzava oltre il margine destro della carreggiata, facendolo rovinare sulla scogliera sottostante; in tal modo ne determinava la morte post-traumatica conseguente a lesioni toraciche parenchima/i, addominali multiple e cranio encefaliche».
Il giudice De Bellis dunque deciderà fra una settimana, sempre se nel frattempo Simone Conte sarà guarito. Il rinvio a giudizio in questi casi appare scontato, ma sono diversi gli aspetti del tragico sinistro stradale che le difese affronteranno dinanzi al gup.

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